Non si può dir di certo che la stagione 2017 per la McLaren sia iniziata nel migliore dei modi visto che il Team inglese è l’unico ancora a quota 0 nella Campionato Costruttori a causa principalmente della scarse prestazioni della Power Unit Honda che oltre ad essere carente di potenza massima è anche poco affidabile. Una stagione fallimentare in quella che doveva essere del riscatto per il team di Woking visto che, lo staff tecnico, puntava molto su questo importante cambio regolamentare per poter colmare il gap dai migliori ossia Mercedes, Ferrari e Red Bull.
Il lavoro fatto a livello telaistico, meccanico e aerodinamico dall’equipe diretta dal Direttore Tecnico Tim Goss è stato molto importante e positivo; la MCL32, rispetto alla MP4-31, è una vettura che, Power Unit a parte, risulta essere molto competitiva, sicuramente almeno la quarta forza del mondiale dietro a Ferrari, Mercedes e Red Bull anche se all’interno del Team inglese credono che a parità di unità motrice la MCL32 sarebbe più performante della RB13 e quindi potrebbe lottare per il podio quando Mercedes o Ferrari accusano dei problemi come a Monaco o in Canada. E con una Power Unit ancora più performante credono di essere vicini alle ottime prestazioni di Ferrari e Mercedes.
Numeri alla mano, prendendo come parametro di confronto il recente Gran Premio del Canada, possiamo notare che Fernando Alonso nel primo settore di pista, quello più guidato, è stato piuttosto competitivo realizzando un intertempo similare a quello delle due Red Bull. Nel 2°settore e in special modo nel 3° tratto di pista dove è fondamentale avere una Power Unit molto potente le prestazioni della MCL32 sono calate notevolmente.
La mancanza di potenza la si nota chiaramente analizzando i dati dello speed trap dove, in qualifica, la McLaren è stata la vettura più lenta in pista pagando 9 km/h sulla Mercedes di Hamilton ben 12 km/h sulla Ferrari di Vettel. La Power Unit Honda “Phase 2”, come già scritto la scorsa settimana, paga una differenza di 80 CV in condizioni di gara e ben 100 CV in regime di qualifica rispetto a due Power Unit, quella Mercedes e quella Ferrari, le uniche che riescono a raggiungere attualmente i 1000 CV nelle fasi più importanti della qualifica.
In Canada, secondo i piani iniziali del colosso giapponese, avrebbe dovuto debuttare la PU Phase 3, poi ritardata, che dovrebbe risolvere completamente i problemi di vibrazioni dovuti alla nuova combustione e soprattutto riuscire a fornire quei “pieni” 50 CV (quindi 40 CV di aggiornamenti, da sommarci i 10 CV della PU Phase 2 Spec Spagna) già preventivati sulla PU Phase 1 di inizio stagione. Honda, dopo i problemi legati all’introduzione della tecnologia HCCI Plus nella sua camera di combustione, ha dovuto mettere mano in modo pesante alla camera di combustione del proprio del motore endotermico con novità che andranno a toccare anche i pistoni e soprattutto sembra ancora l’iniezione. Novità che vedrebbero ovviamente un aumento del rendimento termico e quindi di conseguenza una riduzione dei consumi, fattore non meno importante dell’aumento di potenza, visti i regolamenti tecnici della moderna F1.
Dalle parole di Hasegawa la PU Phase 3 potrebbe non vedersi a Baku, anche se delle novità saranno sicuramente montate sulla MCL32 di Fernando Alonso:
“Se a Baku cambieremo l’ICE sulla vettura di Alonso gliene monteremo uno con delle novità. Ma non siamo ancora sicuri se sarà la Spec 3 o una intermedia.”
Bontà del telaio che si è notata anche a Monte-Carlo dove la McLaren è stata a metà classifica in ogni settore della pista pur non dipendendo della propria arma migliore e cioè Fernando Alonso impegnato in quei giorni a disputare la 500 miglia di Indianapolis.
Se due indizi non fanno una prova ecco il terzo che mette in evidenza le prestazioni offerte, in qualifica, dai veri piloti, nel terzo settore del tracciato di Barcellona. Un tratto di pista caratterizzato da curve lente e da un tratto di rettifilo. Anche qui, la MCL32, ha dimostrato di avere un ottimo potenziale.
Gli ingegneri del team di Woking, nonostante i tanti problemi alla Power Unit, continuano ad introdurre novità tecniche ad ogni appuntamento per cercare di migliorare le prestazioni della vettura.
Nel recente Gp del Canada sono stati modificati gli specchietti retrovisori che, come potete osservare dal confronto in basso, sono stati spostati più in basso e il supporto presenta una forma più arrotondata.
Oltre a questo intervento di micro-aerodinamica sono stati introdotti degli sviluppi molto più importanti nella zona posteriore del fondo, in prossimità delle ruote posteriori.
Come potete osservare dal confronto in basso sono state realizzate 3 soffiature sul fondo per gestire nel migliore dei modi il fenomeno chiamato “tyre squirt”. Con il rotolamento dello pneumatico posteriore si vanno a generare dei vortici che influiscono sulle prestazioni e sull’efficienza del diffusore che, per una vettura che utilizza un assetto rake molto accentuato come la McLaren MCL32, è molto importante gestire correttamente.
Oltre a queste due novità introdotte nel GP del Canada, McLaren aveva portato qualche nuovo componente anche a Monte-Carlo che non avevamo ancora analizzato. Come potete osservare dal confronto in basso, sono stati modificati i bargeboards per cercare di migliorare l’efficienza aerodinamica della vettura andando ad energizzare ulteriormente il flusso d’aria diretto verso il posteriore.
Oltre a ciò era stata modificata tutta la zona esterna del diffusore che ora risulta contenere due soffiature verticali collegate a quelli, presenti già dall’inizio della stagione, orizzontali. Una modifica, quella alla parte esterna del diffusore, che lavora a stretto contatto con la parte terminale del fondo, davanti alle ruote posteriori, modificata nel recente GP del Canada. Per concludere, è stato aggiunto un marciapiede orizzontale nella parte più esterna del diffusore con la funzione di creare una sorta di ” minigonna” per evitare l’entrata di flussi laterali dall’esterno, deleteri per la generazione corretta di carico aerodinamico.
Una soluzione che era stata provata anche durante i test di Barcellona 2 ma che era stata subito abbandonata. Soluzione tecnica che è stata rivista ed utilizzata su entrambe le vetture anche nel recente Gran Premio del Canada al contrario della nuova specifica degli specchietti, non utilizzati in gara.
Il fatto che in Mclaren sanno di avere una vettura molto competitiva ma una Power Unit molto scadente, è un motivo in più per cercare di liberarsi dal colosso giapponese almeno per la prossima stagione (e poi si vedrà) cercando un motorista più affidabile che li porterebbe a lottare nuovamente per il podio. Esattamente quello che stanno facendo sia Zak Brawn che soprattutto i principali azionisti di Mclaren che hanno già siglato, come vi avevamo anticipato la scorsa settimana (maggiori informazioni), un accordo con Mercedes per la fornitura della Power Unit tedesca nella prossima stagione di F1. Ora il tutto è in mano agli avvocati che stanno cercando la miglior via di uscita proprio per far valere il contratto firmato a Barcellona da Mclaren con Mercedes. Con sullo sfondo anche possibili importanti battaglie legali (con Mclaren che chiederà i danni per le perdite causate da Honda in questi 3 anni?) se Honda non verrà incontro al Team di Woking ammettendo i suoi sbagli e le sue ancora grandi lacune di prestazioni delle propria unità motrice.