giovedì, Novembre 14, 2024

GP AUSTRIA: analisi della gara e non solo…

Seconda Vittoria stagionale per Valtteri Bottas che è riuscito a precedere di soli 6 decimi la Ferrari SF70H di Sebastian Vettel. Terzo posto per Ricciardo, riuscito ad avere la meglio su un ottimo Lewis Hamilton conquistando il quinto podio consecutivo con una Red Bull che rispetto ad inizio stagione sembra essere in ripresa. Il Team di Milton Keynes è riuscito a risolvere i problemi di correlazione dei dati tra la pista e la galleria del vento/CFD e, grazie agli sviluppi introdotti a partire dal Gp di Spagna, la RB13 sta dimostrando, gara dopo gara, delle buone performance. Miglioramenti che non sono arrivati soltanto dall’aerodinamica ma anche grazie al lavoro fatto sulla Power Unit Renault che, grazie ad un nuovo software, introdotto a Baku è riuscita ad ottenere un miglioramento prestazionale di circa 2 decimi al giro. Oltre al software sono state apportati degli interventi al blocco motore ed ai pistoni che permettono agli ingegneri Red Bull di utilizzare, in qualifica e in alcuni momenti della gara, delle mappature più spinte in grado di apportare qualche CV in più alla Power Unit francese. 

Dopo aver parlato di Red Bull concentriamoci sull’avvincente sfida tra Mercedes e Ferrari che ci sta regalando un mondiale molto spettacolare. Alla vigilia aveva sollevato parecchia preoccupazione tra i tifosi della scuderia di Maranello la lettera che la FIA aveva inviato a tutti i team per chiarire alcuni aspetti del regolamento tecnico sulla flessibilità del fondo. Quindi la lettera della FIA non era indirizzata esplicitamente alla rossa, come inizialmente si pensava, ma si sono dovuti adeguare tutti i Team che utilizzavano soluzioni similari a quelle viste sulla SF70H. Lettera che non ha inficiato sulle prestazioni della vettura di Maranello come ci è stato detto da uno dei massimi esponenti del settore aerodinamico al termine della gara. 
In casa Mercedes, oltre al pacchetto aerodinamico portato per questo appuntamento, ha tenuto banco il problema di Hamilton che, in fabbrica, conoscevano da martedì scorso ma che è stato reso pubblico dalla FIA venerdì sera. Problema che ha fatto perdere 5 posizioni in griglia al 3 volte campione del mondo compromettendo in modo molto importante il suo fine settimana. 
La gara si preannunciava molto intrigante a causa della possibilità di pioggia (caduta a fine corsa) e per il degrado delle gomme, in quanto, Pirelli prevedeva la possibilità di blistering dopo pochi giri sulle UltraSoft. Per chi non lo conoscesse, il blistering, è un fenomeno che si
verifica quando una particolare sezione di gomma vicino alla carcassa si
surriscalda in modo anomalo provocando delle piccole bolle d’aria all’interno
dello pneumatico che creano a sua volta un distaccamento della gomma. Questi
distaccamenti di gomma possono avere superfici diverse a seconda del livello di
stress termico e meccanico cui sono soggette. Sullo pneumatico si vanno a
creare dei veri e propri buchi che molto spesso sono molto profondi ed arrivano
fino alla carcassa. 
Blistering che, invece, non si è visto sulle vetture di testa nella prima parte di gara ma che ha creato qualche problema alla Mercedes di Bottas nel secondo stint. Mercedes aveva optato per un assetto aerodinamico piuttosto scarico al posteriore pur caricando molto l’ala anteriore per avere un buon inserimento in curva. Assetto che ha dato i suoi frutti in qualifica e nella prima parte di gara ma che si è rivelato problematico man mano che la vettura si scaricava. Il sovrasterzo della W08 ha stressato oltre modo gli pneumatici posteriori SS Pirelli che hanno accusato del blistering. 


LA PARTENZA
La partenza ha regalato un momento di suspance, in quanto, si pensava ad una partenza anticipata di Bottas. Jump start che invece non c’è stato, anzi, Bottas è riuscito a fare una partenza quasi perfetta con soli 2 decimi di secondo come tempo di reazione. Tempo di reazione che viene
calcolato dal momento dello spegnimento dei semaforo rosso fino a quando la
vettura inizia a muoversi. 
1°STINT
Nella prima parte di gara il ritmo e la costanza di Bottas è stata davvero impressionante. Un’ottima Ferrari non è riuscita a reggere il ritmo della W08 che nella prima parte di gara è riuscita a guadagnare sulla SF70H del pilota tedesco oltre 7 secondi. 

Se analizziamo il grafico in alto possiamo notare che, Bottas, è riuscito a girare con un ritmo inferiore rispetto a Vettel di oltre 2 decimi ma sorprende che, la Rossa, è stata di solo 1 decimo più rapida rispetto alla Red Bull di Ricciardo


Hamilton, partito con le SS, a causa del degrado sulle US inferiore alle previsioni, non è riuscito ad avere il vantaggio che gli strateghi si aspettavano con l’utilizzo di tale strategia. Il pilota anglo caraibico è riuscito a sopravanzare piuttosto agevolmente la Force India di Perez, la Haas di Grosjean ma, arrivato in scia di Raikkonen, non ha avuto nessuna possibilità di sopravanzarlo, in quanto, le gomme del pilota finlandese stavano funzionando ancora egregiamente. 

Vedendo l’impossibilità di guadagnare in pista la posizione sulla Ferrari gli strateghi della Mercedes hanno deciso giustamente di cambiare la strategia ed anticipare il pit del loro pilota di punta. Aperta la finestra su Grosjean hanno “pittato” provando l’undercut su Raikkonen. Scelta che ha permesso ad Hamilton di guadagnare la posizione sul finlandese, in quanto, il muretto di Maranello non ha risposto a tale strategia ed ha preferito effettuare un 1° stint di gara lunghissimo.
Raikkonen è stato tenuto in pista per due
motivi: il suo passo era ancora buono ma, soprattutto, per cercare di far perdere qualche
secondo a Bottas che, dopo il pit stop, si è ritrovato dietro al connazionale
della Ferrari.
Il muretto di Maranello ha utilizzato una strategia similare a
quella utilizzata dalla Mercedes in Spagna che non ha, però, dato i risultati
sperati in quanto, Bottas è riuscito a scavalcare subito Raikkonen a causa di
un errore del pilota della rossa in curva 3. 
Ritornando ad analizzare le prestazioni di Bottas e Vettel possiamo notare, osservando le linee di tendenza del grafico in basso, che la gestione della gomma US era migliore sulla Mercedes rispetto alla Ferrari. Bottas prima del pit stop è riuscito ad abbassare i tempi a dimostrazione che la gomma era ancora in buono stato mentre, Vettel, non ha avuto la capacità di farlo in quanto molto al limite con gli pneumatici.
2°STINT
Analizzando i passi del secondo
stint emerge un dato piuttosto
curioso in quanto Bottas, sul passo gara, è stato più veloce di Vettel di
qualche millesimo di secondo anche con le SS
. Questo dato sembra anomalo
vista la rimonta di Vettel su Bottas. 

Stint che Vettel ha iniziato 6 giri prima ed è stata “macchiato” da un errore al giro 44 che ha fatto perdere 1,8 secondi su Bottas. Tempo perso che risulterà fondamentale a fine gara vista la distanza a fine gara. 
Se andiamo ad analizzare il passo
di Bottas e Vettel, dal giro 45 a fine gara
, possiamo notare che, il pilota
della Ferrari, è riuscito a girare con un ritmo di oltre 1 decimo migliore
rispetto al finlandese della Mercedes.
 


Ferrari con le SS non ha
avuto particolari problemi anche grazie all’assetto scelto che, come spesso
succede in questa stagione, è sempre più carico e bilanciato rispetto alla Mercedes e questo
fattore li aiuta nella gestione degli pneumatici. 
Vettel , anticipando lo stop, è riuscito a recuperare oltre il 50% del gap che aveva nei confronti di Bottas, il quale, non ha risposto subito al pit Ferrari ma ha preferito continuare per altri giri. Scelta che Mercedes non ha fatto casualmente ma, con molta probabilità, si aspettavano dei problemi con la gomma “rossa” e quindi hanno preferito proseguire con la US visto che i tempi erano ancora molto buoni ma superiori a quelli di Vettel che stava montando la SS nuova. 

I dati dicono che, tale scelta, fatta dal team anglo tedesco, ha fatto perdere tempo prezioso a Bottas, in quanto, in 6 giri si è fatto recuperare oltre 4 s da Vettel vanificando parte del vantaggio che aveva accumulato nella prima parte di gara. 
Vettel è riuscito a portarsi
negli scarichi della Mercedes solo negli ultimi giri ma non è mai riuscito a
tentare un attacco anche grazie all’assetto più scarico della Mercedes che nel
lungo rettilineo in salita aveva qualche km/h di vantaggio nei confronti della
SF70H
.

La perdita di tempo al giro 44 è stata fondamentale perché, Vettel, poteva mettere sotto pressione Bottas molti giri prima per cercare di vincere la gara. 

Nella lotta per il podio,
Ricciardo, è riuscito ad avere la meglio su Hamilton che a causa del pit stop
anticipato non ha potuto spingere al massimo con le US visto che doveva
portarle fino al termine della gara. Pilota inglese che ha avuto un deciso cambio
di ritmo negli ultimi 16 giri quando ha iniziato a girare costantemente sotto
il muro del 1:08 recuperando diversi secondi su Ricciardo.
Pilota australiano
che è riuscito a difendersi dall’attacco del tre volte campione del mondo
riuscendo a portare a casa un podio che, alla vigilia, sembrava insperato.
Anche questo fine settimana è stato positivo per la Ferrari che è riuscita a guadagnare ulteriori punti su Hamilton. Adesso il vantaggio è di 20 punti e sarà dura per Hamilton recuperare nonostante le prestazioni della W08 siano nettamente migliori rispetto a quelle di inizio anno. 

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3 Commenti

  1. Una domanda: appena si era aperta la finestra per le US con Hamilton era abbastanza evidente che la Mercedes l'avrebbe fatto pittare, vista l'impossibilità di passare Kimi in pista. Non era forse meglio per la Ferrari coprire la strategia Mercedes in modo da mantenere Raikonnen davanti ad Hamilton? Ad inizio stint la Ferrari di Raikonnen era molto performante con SS, pertanto poteva essere un'ottima opzione per far perdere punti ad Hamilton e fare guadagnare una posizione alla seconda Ferrari.

  2. Appena Hamilton si é portato a ridosso di Raikkonen, e non é riuscito a sopravanzarlo, con il cambio di strategia da parte di mercedes si é reso impossibile copiare loro, perché il britannico una volta pittato, era già davanti a Kimi anche se avesse fatto la sosta anch'esso, quindi giusto a quel punto continuare fino a sfruttare a fondo le gomme montate nel primo Stint.

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