Austria. Zeltweg o meglio Spielberg. Nono appuntamento della stagione 2017 di Formula 1.
Dopo il caos di Baku e la conferma di una Mercedes nettamente in ripresa, soprattutto su circuiti da medio basso carico, non cosi favorevoli però alle caratteristiche della Ferrari SF70H, si ritorna su un circuito con un livello di carico aerodinamico di due livelli superiori (4-5 su 7 rispetto al 2-3 di Baku) dove Ferrari potrebbe tornare maggiormente a dir la sua. Ma non è cosi scontato e ciò lo mettiamo in evidenza alla fine di questa nuova Preview.
Una gara molto importante anche per RedBull visto che questo Gran Premio lo si può considerare a tutti gli effetti quello di casase si osserva che il Team batte bandiera austriaca pur avendo la sede a Milton Keynes in Inghilterra.
REDBULL RING: serve un compromesso aerodinamico per gestire al meglio i tre settori
Dal punto di vista tecnico il Red Bull Ring è un circuito molto interessante perchè include tratti molto veloci come la prima metà del circuito, a tratti anche guidati come la seconda e ultima parte. E’ quindi fondamentale ricercare durante le “sole” quattro ore di prove libere un compromesso aerodinamico importante, pur partendo dal fatto che solitamente per questa pista austriaca si opta per un carico aerodinamico tra il medio e medio/alto.
Cosa successe lo scorso anno? Hamilton parte in pole, Rosberg invece più indietro per la sostituzione del cambio. Mantiene la testa, ma dopo pochi giri si ferma per via del degrado della gomma. Leader diventa Vettel, che essendosi qualificato con gomma supersoft, prova ad allungare il suo stint. Ma la strategia non paga, una gomma scoppia ed è costretto al ritiro. Hamilton prosegue su una strategia standard; Rosberg invece prova una strategia leggermente più aggressiva e riesce a superare il compagno. Hamilton però non molla e negli ultimi giri attacca Nico. C’è un contatto tra i due e la peggio va al tedesco, che chiuderà 4°.
GP AUSTRIA: è “solo” il terzo Gran Premio (di nove) in chiaro dopo Bahrain e Monaco
Il Gran Premio dell’Austria, cosi come quello del Bahrain e quello di Monaco, sarà trasmesso in chiaro sulla TV nazionale Rai oltre che ovviamente sull’emittente a pagamento Sky (Sport F1 HD).
REDBULL RING: il circuito si trova a 660 m d’altezza slm ma non ci saranno grossi problemi per le Power Unit
Per chi non lo sapesse, il bel tracciato austriaco è situato tra le Alpi austriache ad una altezza sul livello del mare attorno ai 660 metri. Se le nuove vetture di Formula 1 utilizzassero ancora motori aspirati, la perdita di potenza legata alla più elevata altezza sarebbe di circa il 6-8% rispetto alle potenza ottenibili su piste situate ad un’altezza di 0 m sul livello del mare. Ma per le attuali Power Unit che utilizzano motori endotermici V6 turbo non ci saranno grossi problemi.
Su un motore turbocompresso la minor densità dell’aria la si può combattere con un aumento della pressione del turbo (i componenti del gruppo turbocompressore gireranno a velocità più elevate) per ottenere potenze più elevate di quelle che si otterrebbero a parità di condizioni del motore rispetto ad una quota ben più bassa. Questo assicura ai turbo delle prestazioni generali molto simili anche a diverse quote di utilizzo. E’ facile quindi dedurre che nel prossimo Gran Premio le unità endotermiche saranno più sollecitate per mantenere i loro “standard” di potenza ma senza preoccupare i vari Direttori Tecnici. L’Austria non è il Messico e con un leggero aumento della pressione di sovralimentazione della propria PU (senza incorrere in possibili e probabili problemi meccanici) si possono ottenere prestazioni molto simili a quelle sul livello del mare.
Per quanto riguarda il raffreddamento c’è da aspettarsi, sempre per il fatto che si correrà in “altura” con aria quindi più rarefatta, che i vari Team utilizzino una delle loro versioni più aperte dei cofani motori. Raffreddamento che andrà anche a intaccare le prestazioni dell’impianto frenante, molto sollecitato sul circuito austriaco.
GP AUSTRIA: una Ferrari “stranamente” conservativa sui compound portati in Austria da Pirelli
Le mescole scelte da Pirelli per il prossimo Gran Premio di Austria sono esattamente quelle portate dalla Pirelli anche nel GP 2016 ossia la UltraSoft sarà il compound per la qualifica mentre la SuperSoft o la Soft saranno i due compound da utilizzare poi in gara.
Riguardo all’immagine c’è da segnalare che sia Mercedes che Ferrari hanno optato per una differenziazione dei compound tra i due piloti cosi da riuscire a provare con un pilota durante il weekend il compound Soft. Per quanto riguarda il numero di compound a disposizione, la scelta Mercedes potrebbe essere la più bilanciata rispetto alle scelte effettuate da Ferrari e RedBull. Il Team italiano ha optato per una scelta molto conservativa con soli 7 treni di UltraSoft ma ben 5 di SuperSoft per Vettel (4 per Raikkonen). Mentre RedBull ha optato per una scelta completamente diversa optando per 10 set di UltraSoft e soli 2 di SuperSoft.
Lo scorso anno ci furono molte varianti strategiche con Hamilton che vinse con una strategia a doppia sosta, UltraSoft + Soft + Soft ma con un Verstappen in seconda posizione e Raikkonen in terza su singola sosta, UltraSoft + Soft.
Impossibile vedere quest’anno una strategia a singola sosta UltraSoft + SuperSoft? Considerata la maggiore durezza soprattutto del compound più morbido (UltraSoft), quella strategia non è da escludere a priori anche se probabilmente una strategia a due soste sarà più veloce ma pur sempre con l’incognita traffico. Al contrario del GP di Baku, dove la strategia era chiaramente già scritta prima di iniziare il weekend di gara, in Austria sarà molto interessante la seconda parte della PL2 di venerdì.
Ricordiamo che la UltraSoft e la SuperSoft sono compound Low Working Range, più facili da portare in temperatura ma più facili anche da “surriscaldare”, soprattutto le posteriori, mentre la Soft è una mescola High Working Range.
Capitolo pressioni: 21.5 psi all’anteriore rispetto ai 22 psi del 2016 mentre al posteriore rimangono identiche a quelle della scorsa stagione ossia 19.5 psi.
GP AUSTRIA: sole, (forse) acquazzoni ma temperature ambientali anche di 30°C
A livello meteo c’è tanta incertezza per questo nono appuntamento poiché alcuni modelli matematici vedono dell’instabilità e quindi acquazzoni nei pomeriggi austriaci mentre alcuni non ne vedono. Ciò però che molte previsioni concordano è il fatto che farà molto caldo con temperature ambientali massime che potranno toccare anche i 30-32°C con l’asfalto che potrà toccare temperature sopra i 40°C.
Come sempre però, essendo a cinque e sei giorni di previsione, aspettiamo le previsioni più dettagliate del nostro meteorologo Andrea Pini che arriveranno tra la giornata di mercoledì e quella di giovedì.
GP AUSTRIA: cosa aspettarsi dalla Ferrari SF70H?
La Ferrari, dopo 2 gare in cui non ha particolarmente brillato rispetto agli standard a cui ci aveva abituato nei precedenti GP, potrebbe ritornare piuttosto competitiva sul tracciato austriaco visto che, a differenza del Canada e Baku, la pista austriaca privilegia il carico aerodinamico con l’efficienza aerodinamica, pur sempre e comunque un valore aggiunto, che non sarà un fattore così determinante nonostante un primo settore caratterizzato da un lungo rettifilo in salita dove sarà importante avere una buona velocità di punta.
Una SF70H che, analizzando il distacco chilometrico, sembra aver perso del terreno in condizioni di qualifica in primis per via di qualche cavallo che Mercedes è riuscita ad ottenere sfruttando dal GP del Canada la prima evoluzione della benzina prodotta dalla Petronas. Ma oltre a ciò, parte del gap che la Ferrari ha accusato nella qualifica di Baku, è da associare ad un uso meno spinto del cosiddetto e tanto chiacchierato “bottone magico” che anche la Ferrari sta utilizzando dalla stagione passata sulla sua vettura. Un qualcosa che secondo gli ultimi rumors è da ricollegare ai numerosi controlli che la FIA ha voluto effettuare sulle SF70H presenti in Azerbaijan relativamente alla nuova Direttiva Tecnica TD/022-17 emessa appena prima del weekend di Baku su una richiesta di chiarimento arrivata alla FIA dal Team Mercedes e del suo attuale Direttore Tecnico James Allison, ex DT della Scuderia Ferrari:
“Come già affermato in varie riunioni nonché nella direttiva TD/004-17, il Regolamento Tecnico vieta l’utilizzo di olio come combustibile; l’unico combustibile che può essere utilizzato per la combustione è la benzina, regolamentata come caratteristiche all’articolo 19 del Regolamento Tecnico. Sebbene il Regolamento Tecnico non specifichi precisamente le caratteristiche che deve avere l’olio motore utilizzato nelle attuali vetture, la FIA considererà qualsiasi tentativo di utilizzare sostanze aggiuntive nell’olio al fine di migliorare la combustione come una violazione del Regolamento Tecnico.”
La FIA avrebbe prelevato dai serbatoi di tutte le squadre campioni di olio che sono stati successivamente analizzati. Non è ancora chiaro se dal serbatoio delle SF70H sia stato estratto dell’olio addittivato o con componenti che vanno a migliorare la combustione ma ciò che trapela è il fatto che per evitare disguidi con la FIA le Power Unit di Sebastian Vettel e Kimi Raikkonen non sono state spinte alla massima cavalleria. Già dal Gran Premio d’Austria sarà fondamentale capire se il Team italiano potrà nuovamente utilizzare al massimo la mappatura più spinta installata sulle proprie SF70H (grazie ad un chiarimento con la FIA) o se il chiarimento Mercedes creerà ancora problemi a Vettel e Raikkonen.
Una Ferrari che, salvo sorprese dell’ultimo minuto, si presenterà sul tracciato del Red Bull Ring con dei motori endotermici non al massimo dell’efficienza, in quanto, Raikkonen ha già percorso diversi chilometri con la ICE 2 (non evoluta) mentre Vettel dovrebbe ritornare ad utilizzare l’ICE 2 (evoluto – +10 CV) che era stato momentaneamente accantonato a Baku a causa di alcuni problemi idraulici che non si potevano risolvere in breve tempo tra le PL3 e le qualifiche di Baku.
Se a livello motoristico non dovrebbero esserci novità sulla SF70H, a livello aerodinamico dovrebbe confermarsi il trend 2017 del Team italiano, con altre novità tecniche anche sul tracciato austriaco.
Se la Ferrari si presenta con fiducia a questo nono appuntamento stagionale la stessa cosa si può dire anche di Mercedes che grazie principalmente alle novità meccaniche introdotte in Canada, ha dimostrato di essere ritornata, almeno su circuiti da basso carico, la vettura migliore sia in qualifica che in gara.
I problemi con gli pneumatici sembrano essere stati capiti e ottimamente risolti cosi che ora gli ingegneri potranno continuare l’evoluzione aerodinamica della W08, rimasta praticamente invariata dal Gran Premio della Spagna quando era stato introdotto un sostanziale pacchetto aerodinamico. Come anticipato su Twitter la scorsa settimana, già in Austria vedremo delle modifiche sulle W08. Novità da ricercarsi nell’ala anteriore, nei bargeboards e nei deflettori. Un pacchetto evolutivo da cui Mercedes si aspetta un miglioramento di circa 2 decimo al giro. Pacchetto che verrà completato (modifiche principalmente al posteriore della W08) nell’appuntamento successivo, a Silverstone in terra britannica.
Per quanto riguarda gli altri team c’è da segnalare che Honda porterà in pista su entrambe le vetture gli aggiornamenti alla Power Unit che sono stati provati durante le prove libere di Baku da Alonso con un incremento di potenza stimato in circa 20 cavalli secondo le informazioni che abbiamo raccolto. Un aggiornamento che ha coinvolto la parte endotermica, il motore elettrico MGU-H e il turbocompressore. Entrando più nel dettaglio, a quanto capito le modifiche all’endotermico sono solamente dei fix minori rispetto alla seconda parte dell’aggiornamento che arriverà non prima di Spa Francorchamps. Grazie ad una nuova benzina portata a Baku dal colosso petrolifero BP, accoppiata a nuove modifiche software che hanno coinvolto l’iniezione e più in generale le mappature motore, Honda è riuscita a migliorare la potenza e i consumi del suo endotermico. Gli interventi effettuati su MGU-H e turbocompressore sono stati effettuati principalmente per risolvere i problemi di affidabilità avuti durante la prima parte della stagione ma cosi facendo hanno permesso ad Honda di sbloccare anche qualche CV della potenza ancora non utilizzata sulla Spec 2 introdotta in Spagna.
Concludendo, Ferrari potrebbe essere considerata la favorita di questo nono appuntamento stagionale ma c’è un grosso ma: se la nuova Direttiva Tecnica 22 del 2017 limiterà nuovamente le prestazioni di entrambe le SF70H durante le qualifiche del Gran Premio d’Austria il tutto andrà a complicarsi a vantaggio di una Mercedes comunque in ripresa ma che dovrà dimostrare di aver incrementato le sue prestazioni anche in circuiti più adatti alle caratteristiche tecniche della SF70H.
Salve, potreste gentilmente fornire qualche dettaglio relativamente alla specifica 3 della PU (con i tanto chiacchierati iniettori a doppia ancora) attesa a Silverstone? Quanti cavalli in più sono previsti? Ci sarà anche un enhancement del carburante usato? Potrà davvero garantire un vantaggio notevole sulla Mercedes? Grazie mille.
Hai capito il caro Allison…
Se i motori non sono al massimo…non c'è più storia con la mercedes
La spia è la professione più indecente nel Circus, vedi fotocopie in casa McLaren…
Salve, potreste gentilmente fornire qualche dettaglio relativamente alla specifica 3 della PU (con i tanto chiacchierati iniettori a doppia ancora) attesa a Silverstone? Quanti cavalli in più sono previsti? Ci sarà anche un enhancement del carburante usato? Potrà davvero garantire un vantaggio notevole sulla Mercedes? Grazie mille.