Una gara, quella dell’idolo di casa che si è fatto ben perdonare dalla assenza nell’evento organizzato a Londra dalla FIA quattro giorni prima del Gran Premio di Silverstone, piuttosto semplice e gestita nel migliore dei modi complice anche una Ferrari e soprattutto un Sebastian Vettel un po opachi (e sfortunati) in questo decimo appuntamento della stagione.
GP SILVERSTONE: i cedimenti sulle due SF70H delle anteriori sinistre Soft avrebbero natura diversa
E se Sebastian Vettel (e di conseguenza Max Verstappen per proteggersi dall’undercut del pilota Ferrari) ha dovuto “azzardare” una strategia a singolo Pit Stop fermandosi molto in anticipo rispetto alla tabella di marcia, per quanto riguarda Kimi Raikkonen la strategia era corretta con 24 giri sulla SuperSoft e “soli” 25 sulla Soft. Considerando che piloti come Bottas su Mercedes o Wehrlein su Sauber, con il pieno carburante, sono riusciti a percorrere 32 e 31 giri, è molto strano che dopo soli 25 giri la “cintura” della Soft sulla SF70H di Kimi Raikkonen abbia ceduto in modo cosi importante e senza grossi segni di blistering nella zona di distacco. Come se sulla Ferrari dello sfortunato pilota finlandese sia stato montato uno pneumatico montato “difettato”.
GP SILVERSTONE: una gara che si pensava a due soste, è diventata a una per via del basso degrado della SuperSoft e della presenza della Safety Car a inizio gara
partenza quando il pilota tedesco è stato sopravanzato dalla Red Bull di
Verstappen. I problemi per il pilota tedesco sono iniziati poco prima del semaforo verde a causa di un errato riscaldamento dei freni che ha provocato un pericoloso surriscaldamento del’impianto frenante. Vettel è stato troppo aggressivo nei due giri di lancio che sono stati necessari prima della partenza a causa di un problema sulla vettura di Palmer che ha fatto saltare la partenza ed i piloti hanno dovuto effettuare un extra giri di formazione.
Partenza che è stata molto positiva per Hamilton che, scattato dalla pole position e dal lato pulito della posta, non è stato infastidito da Raikkonen.
Molto buono lo spunto di Bottas, unico pilota tra i top 10, a partire con le soft. Nonostante le gomme soft siano meno prestazionali nella fase di partenza rispetto alle Super Soft, Bottas è riuscito a recuperare un paio di posizioni.
Hamilton ha impresso, fin da subito, un gran ritmo alla gara e Raikkonen, almeno nei primi giri, ha fatto il possibile per cercare di reggere il ritmo. Se analizziamo il grafico in basso possiamo notare che, nei primi giri dopo la Safety Car, Hamilton è stato costantemente il pilota più veloce in pista con la SF70H che faticava a reggere il passo. Solo nei giri 8-9-10 Raikkonen è riuscito ad avere un ritmo in linea con il tre volte campione del mondo ma, nei rimanenti giri dello stint, Hamilton è stato costantemente più rapido.
dal grafico in basso, ha spinto soltanto nella prima fase e poi ha semplicemente amministrato e gestito nel migliore dei modi pneumatici e Power Unit cercando di non stressarli oltremodo. Che Hamilton non abbia spinto al massimo lo si è capito al termine della gara quando ha voluto completare il suo week end perfetto andando a “prendersi” il giro più veloce della gara. Giro più veloce che è riuscito ad ottenere al giro 48 girando su un tempo stratosferico di 1:30,6. Tempo che, nemmeno Verstappen, che ha montato gomme super soft negli ultimi 2 giri di gara è riuscito a battere.
In questa seconda e ultima parte di gara, il pilota più veloce è stato Bottas che, sfruttando le gomme Super Soft, ha rifilato distacchi importanti a tutti. Grazie a questa strategia è riuscito a portarsi piuttosto agevolmente in terza posizione riuscendo anche a scavalcare, in modo piuttosto semplice, la SF70H di Vettel.
Se confrontiamo il passo delle due Ferrari possiamo notare che, Raikkonen, ha girato su un ritmo similare ad Hamilton ma, il pilota inglese, come abbiamo scritto sopra, era in completa gestione della corsa. Pilota finlandese della Ferrari che è stato più performante rispetto a Vettel avendo un ritmo migliore di oltre 6 decimi al giro.
Per le due SF70H la gara, negli ultimi giri, come abbiamo già scritto nella prima parte di questo articolo, ha riservato parecchie sorprese, in quanto, entrambi i piloti sono stati afflitti da problemi alla gomma anteriore sinistra.
I problemi accusati sulle due Rosse sembrano avere natura diversa in quanto, analizzando i tempi dei due piloti, possiamo notare che, Vettel, era in grossa difficoltà a causa di un degrado eccessivo degli pneumatici. Raikkonen, invece, aveva gomme più fresche del compagno di squadra e stava girando ancora su buoni tempi.
La Ferrari per tenere ancora aperto il mondiale piloti e costruttori dovrà prontamente reagire fin dalla prossima gara che si disputerà sul circuito ungherese di Budapest. Un tracciato in cui non sarà fondamentale l’efficienza aerodinamica e dove la SF70H dovrà dimostrare di essere una vettura in grado di infastidire la W08. Per farlo servono importanti sviluppi aerodinamici perchè, da quello che abbiamo visto nelle ultime 4 gare, a livello prestazionale, c’è stato il sorpasso della W08 sulla SF70H.
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ultimo grafico ha i nomi dei Ferraristi invertiti?
Si era errato. Grazie della segnalazione. Ho già provveduto a sistemare il grafico