In casa Ferrari, dopo le limitazioni sul fondo, imposte da una direttiva tecnica della Federazione emessa alla vigilia del Gp dell’Austria, stanno cercando di correre ai ripari per recuperare parte del carico aerodinamico perso. Con la “chiusura” del coltello nella parte iniziale del fondo, gli ingegneri di Maranello, sono stati costretti a diminuire leggermente l’angolo rake sulla propria SF70H per evitare importanti perdite aerodinamiche. Il componente incriminato aveva un’importante funzione aerodinamica e aiutava a “sigillare” esternamente il fondo grazie alla creazione di un apposito vortice.
Per il GP di Budapest sulla Ferrari SF70H sono state apportate delle modifiche nella parte bassa dei bargeboards (FOTO 1) con l’introduzione di due soffiature con profili “a labbro” che si estendono, come potete osservare dalla foto 2, lungo tutta la superficie di tale profilo.
FOTO 1 – GP Ungheria – Ferrari SF70H – Foto @AlbertFabrega |
Per cercare di “replicare” (comunque non in ugual modo) la funzione del coltello sul fondo è stata prolungata la zona del fondo che viene utilizzata per la gestione del fenomeno chiamato “tyre squirt“. Grazie a queste sette soffiature gli ingegneri di Maranello stanno cercando di sigillare parte del fondo e del diffusore per riuscire ad utilizzare un assetto rake similare a quello utilizzato prima della gara austriaca.
GP Ungheria – Ferrari SF70H – Foto @AlbertFabrega |
Con il rotolamento dello pneumatico posteriore si vanno a generare dei vortici che influiscono sulle prestazioni e sull’efficienza di generazione del carico aerodinamico tramite il diffusore posteriore. Per limitare l’interazione tra il flusso molto turbolento in uscita dagli pneumatici posteriori e il flusso passante nel diffusore si cerca di sigillare proprio la zona interna agli pneumatici.
amm_zt = 0;
amm_ad_siteid = 258;
amm_ad_zone = 1930;
amm_ad_width = 320;
amm_ad_height = 50;
Per cercare di "replicare" (comunque non in ugual modo) ……e ci mancherebbe altro