lunedì, Dicembre 23, 2024

Il pagellone semiserio del Froldi Gp di Austria

E’ stato un gran premio molto intenso (anche se avaro di sorpassi) quello andato in scena in casa Red Bull. Vettel guadagna punti in ottica mondiali estremamente preziosi, anche se per la seconda volta (in stagione), deve accodarsi d’un nulla a Robottas.
Robottas. Voto per la partenza: che Bottas di posteriore (non linciatemi per la battutaccia)! La mia convinzione è che Bottas non abbia neanche lui, ancora, capito, come sia riuscito ad indovinare una simile partenza-razzo. E se ci riprovasse centomila volte, non ci riuscirebbe. Non voglio infilarmi nella diatriba sensori, tempi di latenza, prove video etc etc. Non credo ai complotti (salvo non ci siano robuste prove a corroborarli), dunque non mi resta che pensare ad un grande sedere. Anche questo, come dice Lauda, necessario per un pilota.
Robottas. Voto: 10. Gara condotta dall’inizio alla fine con autorevolezza. Un problema, dal punto di vista psicologico, più per Hamilton che per la Ferrari (visto che il buon 77 è ormai a pochi punti da Hamilton). Certo, non cambierà la programmazione del chip che Valterio ha impiantato nel casco; e lui è una seconda guida, ma mai dire mai. Comunque preferisco questo Bottas a quello ossequiente, chiamato con autorità da Hamilton (un pò scocciato dall’ultimo intervento di Valsecchi nel post qualifica), che sembrava dirgli: “Andiamo che ti dò la pappa Botty”.
Valsecchi. Voto: rimandato. Forse il nostro non aveva visto che Hamilton, sua sponte, ad inizio intervista (dopo le qualifiche) aveva cercato ed ottenuto la robusta stretta di mano di Vettel (in effetti nessuno in diretta lo ha visto, lo hanno fatto vedere qualche minuto dopo); solo così mi spiego la sua richiesta ad Hamilto (che ha risposto stizzito: “L’ho già fatto”), di dare la mano a Vettel a fine intervista. Reazione, quella di Hamilton, che ha colpito non solo il sottoscritto.
Vettel. Voto: 9. L’incompiuta-bis. Nella seconda parte di gara la sua Ferrari si trovava a meraviglia e lui l’ha spinta come sa e deve fare. Purtroppo resta un pò di amaro in bocca per il secondo posto. Il problema è il sabato. Il problema è avere una monoposto che parta in pole position.
Ferrari FS70H. Voto: 9 1/2. Davanti abbiamo una corazzata. Ma questa Ferrari non delude e gli aggiornamenti funzionano. E chi dice che la Pu rossa aveva gli steroidi (olio) e ora non li ha più; chi dice che il fondo sigillato ci faceva perdere decimi di secondo e così via con le lamentazioni che solo noi italiani sappiamo fare. Ma la Ferrari è sempre li, praticamente incollata alla Mercedes.
Sceneggiata di Vettel in conferenza stampa. Voto: sublime. Dai, non credeva nemmeno lui a quello che stava dicendo…
Sceneggiata di Todt durante tutta la settimana. Voto: stendiamo un velo pietoso sul fu DT Ferrari. Il non molto simpatico Vitali francese ha detto chiaramente che il richiamo a Vettel aveva a che fare con le dichiarazioni post Baku di Arrivabene. Quindi ci troviamo davanti al classico esempio di uno (in posizione di potere) che sfida l’altro a chi ne ha di più (di boria). Non commento oltre.
Hamilton. Voto: 4. A Hamilton capita spesso di incappare in fine settimana negativi. Questo è uno di quelli. Parte…come dire, svogliato, e finisce senza infamia e senza lode…da ferrarista gli auguro molti di questi fine settimana (scherzo…no…insomma…).
Ricciardo. voto: 9 1/2. Che pilota solido, che pilota di gran classe. Ha fatto quello che non ha fatto Raikkonen. Ringrazio sentitamente.
Raikkonen. Voto: 5 (“Ei fu”?). Al netto delle scelte della squadra, ad un certo punto stava per riprendere Hamilton (in difficoltà con gli pneumatici posteriori), poi va fuori pista, e da quel momento scompare. Possibile che tutti i problemi capitino solo a lui? Non so..il santo bevitore mi convince sempre meno.
Storia d’amore Vettel/Hamilton. Voto: W Horner. Horner ha detto che “il re è nudo”, quando ha spiegato che i due si “odiano” sportivamente (oltre che essere agli antipodi per carattere e formazione), visto che stanno lottando per il mondiale, ed è normale che sia così.
Il mega direttore Marchionne e la sfiga. Voto: è andata bene. Sui social, appena saputo che il “presidentissimo-lup-man-di-gran-croc” sarebbe stato presente alla gara, è stato tutto un mega “sgrat-sgrat” (“Addio vittoria”, “vado al mare”, “poteva restare a casa”, fra i commenti più equilibrati). In effetti non si è vinto, ma un secondo posto non è poi così male. Comunque, nel dubbio…presidente resti a casa…
Mad Max. Voto: rimandato. Ad essere cattivi si potrebbe pensare che dopo averne fatte tante, la sorte gli porti il conto con gli interessi. Incolpevole, finisce la gara a pochi metri dal via. Anche questo serve ad un pilota talentuoso, dicono, per maturare. La fortuna prima o poi girerà di nuovo a favore di Max.

Kvyat: Voto: hai fatto strike! Il russo, probabilmente nervoso per altri motivi, fa una partenza che poco ha a che fare con la Formula 1 e molto con le bocce. Ci rimettono in tanti. Fra gli altri Alonso e Verstappen.

Blistering. Voto: erano secoli che non ti vedevo.

P.S.: C’entra poco con la Ferrari e la Formula 1, ma voglio approfittare di questo post scriptum per salutare idealmente il mitico Paolo Villaggio. Compagno di tante serate della mia adolescenza, e immagino di quella di tanti miei coetanei. I primi film su Fantozzi, sono dei capolavori assoluti di satira sociale, e tanti dei termini o delle frasi di quei film appartengono ormai al nostro vocabolario. Siete d’accordo?
P.S.: 2. Fine settimana rovente nella vera casa della Mercedes (i soldi sono tedeschi ma il resto inglese, come Hamilton). Sarà una delle gare decisive del mondiale.

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