Oltre a due curve storiche, il primo settore di SPA contiene però anche una curva lentissima, la 1, e ben tre rettilinei, l’ultimo denominato Kemmel Straight dove servirà tanta potenza soprattutto elettrica per generare velocità il più importanti possibili.
Anche il terzo settore è molto simile al primo, con la potenza della Power Unit ma in parte anche il grip meccanico (in uscita dall’ultima, lentissima chicane) che saranno i due fattori tecnici importanti per riuscire ad effettuare i miglior tempi in quel tratto di pista .
Discorso diverso invece per il settore centrale: servirà generare un ottimo livello di carico aerodinamico poiché sono presenti alcune curve da media velocità e altre da medio – alta.
Per riuscire ad andare veramente forte a Spa sarà necessario trovare un compromesso aerodinamico che solitamente premia le vetture con alta elevata efficienza aerodinamica; riuscire infatti a scaricare le ali pagando meno resistenza all’avanzamento sui lunghi dritti del circuito di SPA ma ottenendo in uscita dei valori di carico coerenti è fondamentale. Solitamente su questa tipologia di pista si usano ali da medio – basso carico aerodinamico che diventeranno in questa stagione 2017 ali da “basso” carico per via di maggior carico generato dal corpo vettura con le vetture più efficienti aerodinamicamente che potranno scaricare leggermente le ali contando sul recupero di deportanza al posteriore grazie al corpo vettura.
Meccanicamente gli assetti torneranno a “indurirsi” nuovamente, quindi più simili a quelli utilizzati a Silverstone rispetto a quelli dell’Ungheria, con Mercedes che dovrebbe trovarsi quindi più a suo agio. Per chi infatti non lo avesse letto, ecco un interessante articolo dove mettiamo in evidenza gli importanti problemi aerodinamici/meccanici che il Team anglo tedesco deve ancora affrontare quando approccia weekend su circuiti da altissimo carico come quello dell’Hungaroring.
Cosa successe lo scorso anno? Hamilton parte ultimo per la sostituzione della PU; Rosberg è in pole. In curva 1 si vede subito il duello Ferrari-Red Bull. Verstappen si infila dove non può e le due rosse si
toccano. Gara abbastanza compromessa. Botto pauroso per Magnussen e bandiera rossa per ripristinare le barriere. Interruzione che favorisce tutti che cambiano gomme senza perdere tempo. Hamilton, nel frattempo è risalito fino ai piedi del podio. Ultima sosta al giro 27 per Rosberg, che può puntare dritto alla vittoria. Dietro, Hamilton riesce ad arrivare fino al gradino più basso del podio.
Ecco gli orari ITALIANI:
- Prove Libere 1: 10:00 – 11.30 (15.30 su RaiSport)
- Prove Libere 2: 14:00 – 15:30 (18.30 su RaiSport)
- Prove Libere 3: 11:00 – 12:00 (15.05 su RaiSport)
- Qualifiche: 14:00 – 15:00 (18.15 su Rai 2)
- Gara: 14:00 (21.00 su Rai 2)
Piccola appunto: il weekend di Spa sarà l’ultimo dove i vari motoristi potranno consumare 1.2 litri ogni 100 km di olio poiché da Monza entrerà in vigore il nuovo chiarimento FIA con il consumo d’olio limitato a 0.9 litri ogni 100 km (-25%).
POWER UNIT: gli oltre 7000 m del circuito di Spa esalteranno i recuperi di energia cinetica
GP BELGIO: in due anni si è passati dalla Soft come compound da qualifica alla UltraSoft
Spa 2016 – Le strategie del Gran Premio 2016 |
Il circuito di Spa, sulla carta, è sicuramente una pista pro Mercedes dove la W08 potrà esprimersi nel migliore dei modi sfruttando la sua efficienza aerodinamica e la potenza della Power Unit che, grazie agli ultimi sviluppi, è ritornata ad essere la più performante del lotto.
Sarà interessante vedere se Mercedes riuscirà ad esprimersi allo stesso livello di Silverstone, dove è riuscita ad infliggere distacchi molto pesanti a tutti i competitors. Noi di FUNOAT pensiamo che sarà difficile vedere a Spa una W08 così dominante visto che, sul circuito di casa, la Mercedes ha raggiunto l’apice prestazionale sfruttando nel migliore dei modi la pista e la temperatura piuttosto fresca che ha permesso uno sfruttamento ideale degli pneumatici. Proprio in quel fine settimana abbiamo assistito invece alla peggior Ferrari SF70H che non è riuscita a trovare un assetto aerodinamico e meccanico congeniale alle caratteristiche del tracciato e questo ha inficiato molto sulle prestazioni in pista.
Come potete vedere dal grafico in basso che mette in evidenza il distacco chilometrico tra la W08 e la SF70H in qualifica possiamo notare che, gli anglo-tedeschi, a Silverstone hanno inflitto alla Ferrari uno dei distacchi maggiori in qualifica. Solo a Baku il gap tra i due team che si stanno giocando il mondiale è stato maggiore.
Ferrari arriva a questo cruciale appuntamento stagionale piuttosto pronta grazie anche agli sviluppi aerodinamici introdotti a Budapest che hanno fatto recuperare, secondo il Direttore Tecnico Mattia Binotto, il 70% del carico perso per via del chiarimento FIA pre Austria. Ferrari ha lavorato molto anche durante i test post Gp dove, oltre ad un nuovo diffusore, sono stati provati, con molto successo, degli sviluppi alle sospensioni che permetteranno alla SF70H di utilizzare assetti più rigidi ideali per i tracciati come Spa pur sfruttando ancora in modo importante l’assetto flat sui rettilinei.
Oltre a questi sviluppi sopracitati, sulla SF70H e su tutte le altre vetture vedremo il pacchetto aerodinamico da basso carico che verrà utilizzato questo fine settimana in Belgio per poi essere riproposto, magari in una versione ancora più estrema, sul tracciato brianzolo di Monza.
Come sempre anche a Spa saranno fondamentali le gomme e soprattutto il loro utilizzo e sarà molto importante capire la durata della gomma ultrasoft che, viste le tante curve veloci, potrebbe presentare dei surriscaldamenti anomali che andrebbero a comprometterne la durata.
A differenza di quanto accaduto in Ungheria, la Pirelli, per questo appuntamento, ha imposto delle pressioni minime sulle gomme, piuttosto alte. Pressioni alte che, come abbiamo spiegato in un altro nostro post (clicca qui per leggere) sembrano adattarsi piuttosto bene alla Mercedes W08 che, molto spesso, utilizza assetti meccanici più morbidi rispetto agli altri Team per mantenere una base aerodinamica più stabile al variare dei parametri caratteristici della meccanica di una vettura. Le pressioni alte delle gomme potranno aiutare la Mercedes in questo, mentre, su circuiti in cui vengono imposte pressioni più bassa, gli ingegneri anglo-tedeschi, sono costretti ad utilizzare assetti più rigidi che creano un fastidioso sottosterzo sull’anteriore.
In conclusione, pensiamo che questa pista sia una pista molto pro Mercedes ma vedremo una Ferrari molto agguerrita che non dovrebbe avere problemi a tenere dietro una Red Bull sicuramente in ripresa ma non ancora in grado di insidiare la Rossa e gli argentati.
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