lunedì, Dicembre 23, 2024

GP ITALIA: è lecito sognarsi una vittoria della Ferrari a Monza?

Dopo un Gran Premio veramente positivo per la Ferrari vista in Belgio, fortunatamente la Formula 1 torna subito in pista dando la possibilità al Team italiano di confermare quanto di buono ci ha mostrato la scorsa domenica sul bellissimo tracciato di Spa Francoschamps.
Per chi non fosse aggiornato, il tredicesimo appuntamento del calendario 2017 di Formula 1 si correrà sulla storica e amata in tutto il mondo pista di Monza.
 
GP ITALIA: Monza è il Tempio della Velocità, un circuito storico che provoca forti emozioni!
Finalmente si torna in quello che per tutti è il vero tempio della velocità, un tracciato che dal punto di vista tecnico risulta essere piuttosto differente rispetto a quello su cui si è corso pochissimi giorni fa.
Partiamo dalla lunghezza del tracciato: si passa dal più lungo del mondiale con i suoi 7.004 metri ad uno di lunghezza più “classica”: 5 mila 793 metri di storia e qualcosa cambia per quanto riguarda lo sfruttamento dell’energia elettrica.
Si parte con un primo settore molto veloce: due rettilinei con una sola chicane a separarli. Velocità di punta, macchina ben stabile in frenata (la Ferrari spesso ha dimostrato di essere al top sulle staccate a vetture diritta) oltre ad una ottima trazione generata anche da una perfetta gestione elettronica della coppia dei nuovi V6 ibridi saranno i fattori tecnici principali per generare ottimi primi intertempi.
Il secondo settore è invece un po più tecnico con una nuova variante (La Roggia), più veloce della prima, e due curve a 90° di media velocità, le famose curve di Lesmo; e poi via giù verso il Serraglio dove si vanno a generare importanti velocità anche grazie all’utilizzo del DRS.
Nel terzo settore non ci sono invece chicane strette, ma solo curvoni veloci, in primis l’Ascari e poi la Parabolica finale, una lunga curva a destra che ci porta sul traguardo. In tutte queste curve sarà fondamentale riuscire a generare il corretto carico aerodinamico dal corpo vettura visto che le ali saranno in versione minimal. Oltre a quanto detto precedentemente sarà fondamentale avere un ottimo grip generato dagli pneumatici; se quest’ultimi verranno portati fuori dalla finestra, come alcune volte accade sulla Mercedes W08, la vettura scivolerà molto sia alla Ascari che soprattutto alla Parabolica facendo perdere molto tempo utile.
Cosa successe lo scorso anno? Hamilton si mette in pole ma lo scatto è da dimenticare. Rosberg passa avanti. La Mercedes riesce a far funzionare al meglio le gomme e con una strategia ad una sosta si porta a casa la gara. Hamilton risale fino alla 2^ posizione. Sul podio anche Vettel, seguito da Raikkonen. Gara sfavorevole a Red Bull che limita i danni chiudendo alle spalle delle Ferrari.
GP ITALIA: torna finalmente la diretta accoppiata Rai Sport / Sky Sport F1 
Il Gran Premio del Belgio è stato un appuntamento che solo gli abbonati della TV a pagamento Sky hanno potuto gustarsi in diretta. Quello d’Italia, la possibile rivincita “rossa”, potrà invece essere vista da tutti gli italiani poiché cosi come in Monaco o Ungheria anche la TV nazionale (RAI) trasmetterà in diretta l’undicesimo appuntamento della stagione.
Ecco gli orari ITALIANI:
  • Prove Libere 1: 10:00 – 11.30
  • Prove Libere 2: 14:00 – 15:30
  • Prove Libere 3: 11:00 – 12:00
  • Qualifiche: 14:00 – 15:00
  • Gara: 14:00
GP ITALIA: serviranno ali scariche per cercare alte velocità di punta e tanti CV dalla Power Unit!
Ma per affrontare nel migliore dei modi il veloce tracciato brianzolo quali saranno le necessità tecniche che dovranno avere le vetture 2017 di Formula 1? Partiamo dal carico aerodinamico: il livello adatto per una pista come il Tempio della Velocità è una configurazione a bassissimo carico aerodinamico per generare elevate velocità ma che va a penalizzare le vetture nelle veloci curve del terzo settore ed anche in frenata.
Parlando di Power Unit, è utile conoscere che il circuito di Monza mette alla frusta tutte le unità motrici, soprattutto quelle meno potenti dal punto di vista elettrico poiché devono utilizzare maggiormente il termico per generare cavalli, parte che inevitabilmente consuma carburante. C’è poi da considerare che in questa edizione 2017 i livelli di stress delle nuove Power Unit saliranno notevolmente poiché i livelli di resistenza all’avanzamento (potete vederlo come un “freno” per la Power Unit) sono drasticamente aumentati rispetto alla scorsa stagione oltre al fatto che i maggior livelli di carico aerodinamico permetteranno di tenere la valvola a farfalla aperta per più tempo sul giro (>70% del giro, tantissimo). Oltre a ciò, a Monza l’erogazione della coppia ma soprattutto la potenza massima contano moltissimo, non un buon segnale per i motorizzati Renault e soprattutto Honda come Mclaren.
Sarà poi fondamentale riuscire a generare gran parte dell’energia elettrica (i famosi 120 kW o 164 CV) tramite il secondo motogeneratore, quello collegato al gruppo turbocompressore, poiché per pochi secondi sull’intero giro di Monza si è sul pedale del freno per recuperare l’energia cinetica alle ruote tramite l’MGU-K. La parte ibrida incide molto sul tempo giro in un circuito cosi veloce e cosi dipendente dalla potenza massima che le varie Power Unit andranno a generare. Avere quindi a disposizione per più secondi sul giro i 120 kW dati dal motore MGU-K è un vantaggio non da poco.
Da un punto di vista dei consumi è ovvio che servirà avere una Power Unit molto efficiente ma il tracciato di Monza non è troppo esoso per via dell’assetto aerodinamico molto scarico che le varie vetture utilizzeranno. Meno ala significa meno resistenza all’avanzamento da vincere grazie alla Power Unit, e quindi di conseguenza i consumi ne risentono in modo positivo.
GP ITALIA: a Monza si sale di un grado nella durezza dei compound portati dalla Pirelli rispetto al Gran Premio del Belgio
Ce ne siamo andati da Spa con ancora in mente la gentile sugli pneumatici e performante Ferrari SF70H rispetto ad una Mercedes W08 non cosi apposto sulle Pirelli 2017 nel dodicesimo appuntamento della stagione. A Monza, fortunatamente per la Scuderia anglo tedesca, la scelta di Pirelli è stata quella di portare in pista gli stessi compound dell’edizione 2016 ossia SuperSoft, Soft e Medium. Non fa la comparsa il compound più morbido, ossia l’UltraSoft, per importanti rischi di blistering secondo Pirelli.
A differenza della lunghissima pista di Spa dove gli pneumatici vengono sollecitati in modo importante lateralmente, a Monza agiscono sulle gomme importanti forze longitudinali, specie in frenata e in trazione nelle due chicane. E se le velocità medie sono elevate, quelle in curva sono ragionevolmente basse, riducendo al minimo il consumo delle gomme per questo negli ultimi anni si sono viste gare piuttosto noiose a singola sosta (cosi come avverrà quest’anno, meteo permettendo). Da associare a quanto appena detto il fatto che l’asfalto di Monza non è particolarmente abrasivo.
Parlando di Working Range ormai chi ci segue settimanalmente dovrebbe essere piuttosto esperto: gli pneumatici SuperSoft e Medium sono Low Working Range mentre lo pneumatico Soft è un High Working Range.
A Monza, rispetto dal Gran Premio del Belgio, sarà più facile far funzionare le SuperSoft perché la natura tecnica del circuito è molto diversa. Le forze longitudinali preverranno infatti su quelle trasversali aiutando i compound, soprattutto più morbidi, a degradarsi in maniera molto minore rispetto al Gran Premio di Spa.
Ed è proprio per il motivo sopra descritto che tutti i piloti hanno optato per un solo, obbligatorio, treno di Medium. E se a SPA già prima del weekend di gara ci si interrogava sulle possibili diverse strategie tra Top Team, almeno guardando cosi velocemente la tabella, non si possono notare per questo per il Gran Premio d’Italia grandissime differenze. La strategia sarà quella di partire sul compound SuperSoft per poi passare alla Soft e chiudere la gara. In termini di numeri, Ferrari Vs Mercedes ci dicono che il Team italiano ha optato per un treno in più di SuperSoft mentre il Team inglese per un set in più di Soft. Scelte condivise da praticamente tutti gli altri Team come si può ben vedere dall’immagine in alto
Capitolo pressioni: ce le si poteva aspettare piuttosto alte (23 psi all’anteriore, 21 psi al posteriore) viste le elevate forze longitudinali che dovranno sopportare. Interessante che Pirelli torni a livelli più consoni di camber (-3° all’anteriore, -2° al posteriore) dopo i valori molto bassi (ma c’era la scelta aggressiva della UltraSoft) di Spa, sofferti soprattutto da Mercedes.
GP ITALIA: attesa la pioggia tra la giornata di venerdì e quella di sabato
Se il Gran Premio del Belgio non ci ha regalato forti emozioni dal punto di vista meteo, quello d’Italia, soprattutto per le Prove Libere e le qualifiche, potrebbe essere purtroppo (per i tifosi) “piovoso”. La giornata di domenica, ad oggi, dovrebbe essere la migliore. Capitolo temperature: rispetto alle attuali giornate sul Nord Italia (ovunque >30°C), nel prossimo fine settimana ci si starà molto meglio con cali termici anche di 10°C. Aspettiamo comunque il nostro bravo Meteoman Andrea Pini che con le sue previsioni in arrivo tra qualche ora sarà sicuramente più preciso.
FERRARI SF70H: con il dubbio Power Unit SI, Power Unit NO, la Ferrari potrà vincere a Monza?
Prima di scrivere come vediamo le forze in campo in questo tredicesimo appuntamento stagionale è bene fare un discorso chiarificatore per capire cosa cambierà dal Gran Premio d’Italia riguardo all’utilizzo di olio nelle attuali Power Unit ibride.

Per chi non lo sapesse, a partire da questo Gran Premio scatterà per molti i Team nonché motoristi l’obbligo di utilizzare un quantitativo massimo di olio pari a 0,9 litri ogni 100 km percorsi. Questo limite, che differisce di 0.3 litri ogni 100 km rispetto a quanto consumato fino ad ora (1.2 litri/100 km) si applicherà solamente sulle Power Unit (e non specifiche) che verranno omologate a partire dal prossimo fine settimana. Un obbligo che quindi non varrà, come più volte scritto sul nostro Social Network preferito (Twitter), per l’ultima Power Unit 2017 (salvo problemi di affidabilità) introdotta a Spa dal Team ufficiale Mercedes. Il Team anglo tedesco potrà infatti beneficiare della “vecchia” direttiva che permette l’utilizzo di ben 1,2 litri per 100 km. Per quanto riguarda i clienti Mercedes, quando introdurranno la loro ultima Power Unit stagionale (salvo problemi d’affidabilità) dovranno attenersi alla nuova direttiva, in quanto, a Spa, hanno corso con la specifica numero 3 e non hanno potuto beneficiare degli aggiornamenti utilizzati dal solo team ufficiale. Quando quindi Andy Cowell, importante motorista Mercedes, dice che la loro Power Unit è stata progettata per consumare 0.9 litri d’olio ogni 100 km è assolutamente vero poiché i loro Team clienti a questo valore dovranno sottostare. Ma non c’entra nulla con la possibilità che il Team ufficiale si è tenuto, ossia quella di consumare il 25% in più di olio ogni 100 km.

Passando a Ferrari, innanzitutto è bene sottolineare come non sia così scontato che la Ferrari per il Gran Premio di casa porti in pista una nuova unità, l’ultima, di Power Unit che ovviamente dovrà attenersi ai parametri più restrittivi sul tema olio. La Spec 4 Ferrari, introdotta a Spa sulla Haas e che non presenta i tanto acclamati pistoni in acciaio, sta dando qualche problema di affidabilità sui banchi prova ed è per questo che il Team ufficiale ha voluto prendersi qualche giorno in più, per decidere se rischiare l’aggiornamento già a Monza o addirittura spostare il debutto in Malesia, concentrandosi sulla ricerca della massima affidabilità di una Power Unit che potrebbe anche decidere le sorti di questo intenso campionato del mondo 2017. Considerando che i vantaggi di avere un consumo più elevato di olio, che andranno ad incidere anche nelle fasi di gara e non solo in quelle di qualifica, a quanto capito sono minori rispetto che ad avere in pista un aggiornamento più “affidabile”, che non pregiudichi il sogno mondiale di Sebastian Vettel, nonché più performante.

Quello che è certo è che la Ferrari si presenterà a Monza convinta di avere qualche possibilità di vittoria dopo la convincente prestazione offerta sulla pista poco amica di Spa. E’ comunque innegabile che la Mercedes W08 sia però, come già detto per lo scorso appuntamento, la vera favorita anche per la vittoria nel Gran Premio d’Italia e Lewis Hamilton abbia nuovamente tutta la pressione sulle sue spalle. C’è comunque da sottolineare il grande lavoro fatto dagli ingegneri del Team italiano dopo il Gp di Silverstone che ha dato positivamente i suoi frutti con i risultati che si sono visti a Spa dove Vettel ha ottenuto un secondo posto, sia in qualifica che in gara, a pochissimi decimi dalla W08 del tre volte campione del mondo. Il lavoro fatto dagli uomini di Maranello dopo le opache prestazioni in terra inglese si è concentrato soprattutto sulla meccanica della SF70H, come anticipato su queste pagine durante la pausa estiva, con novità apportate sia alla sospensione anteriore che su quella posteriore. Lavoro meccanico sui cinematismi anteriori e sul terzo elemento posteriore che abbinati a quello aerodinamico nella zona esterna del fondo ha permesso alla SF70H di alzare nuovamente il posteriore dopo la battuta d’arresto per via della Direttiva Fia (fondo mobile) pre Austria che ne aveva limitato le prestazioni della SF70H.

In sintesi, per questo tredicesimo appuntamento della stagione vediamo una Mercedes favorita per la Pole Position e vittoria ma con una Ferrari pronta a sfruttare eventuali problemi o défaillance del Team anglo tedesco e dei suoi piloti. Dando comunque sempre uno sguardo verso il cielo per capire se sarà il caso di assistere ad una qualifica bagnata che potrebbe rimescolare le carte in vista di una gara che si preannuncia asciutta.

di @smilextech e @spontonc

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6 Commenti

  1. Mah, io ho capito che quando Ferrari ha raggiunto Mercedes a livello aerodinamico il suo fondo è diventato irregolare ed ora che lo ha fatto anche a livello di motore ai tedeschi viene consentito di consumare il 25% in più di olio.

  2. Non credete che utilizzare anche a Monza le unità motrici spec3 già usate a Spa sia comunque un rischio? Sono antrembe piste molto esigenti per le ICE viste le elevate permanenze sul giro in condizioni di full throttle.

    Dovranno pesare bene gli eventuali rischi/benefici tra una spec3 con diversi km sulla schiena ed una spec4 con un piccolo surplus di cv ma con una affidabilità ancora non del tutto comprovata. Speriamo bene.

  3. Mondiale a Hamilton..si era capito da mesi…grazie Fia..meno male che non ho preso il biglietto per Monza..ho risparmiato i soldi per questo circo assurdo!! E la Ferrari li a non dire niente..mah!!!

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