giovedì, Dicembre 19, 2024

ANALISI PROVE LIBERE: un altro weekend in rincorsa per la Ferrari, con una Redbull che vola..

E’ un venerdì di Singapore assolutamente dominato da una RedBull tornata veramente al top in un circuito piuttosto favorevole per questa RB13, vettura notevolmente migliorata rispetto all’opaco inizio di stagione. Verstappen in prima posizione nella prima ora e mezza di prove libere, Ricciardo nella seconda, con entrambi i piloti che hanno dimostrato di essere molto in forma anche in configurazione di gara. 
Poi una buona Mercedes con il suo pilota di punta Lewis Hamilton, meno con la vettura 77 di Valtteri Bottas mai a suo agio nella giornata odierna. Team anglo-tedesco che in questo quattordicesimo appuntamento della stagione utilizzerà la Power Unit numero 3 e non la 4 introdotta a SPA e utilizzata anche a Monza.
E per quanto riguarda la favorita di questo weekend, il Team Ferrari? Vettel, pur essendo ovviamente non contento della prestazione odierna, non sembra messo cosi male come sembrerebbe leggendo la tabella dei tempi visto che non è riuscito a sfruttare lo pneumatico UltraSoft ed era comunque sui tempi di Lewis Hamilton. Mentre dall’altra parte del box ci ritroviamo un Kimi Raikkonen davvero irriconoscibile che non è mai riuscito a scaldare nel modo migliore l’asse anteriore, soffrendo quindi in modo importante di sottosterzo sulla sua SF70H. 
GP SINGAPORE – SIMULAZIONE QUALIFICA: nella simulazione di “qualifica”, RedBull più veloce ma anche gentile sugli pneumatici
Tralasciando di analizzare la prima ora e mezza di prove libere dove i Team utilizzano spesso, Ferrari su tutti, delle mappature molto tranquille delle loro unità motrici, è opportuno partire dalla simulazioni di “qualifica” effettuata durante le secondo prove libere con una temperatura della pista di 33°C. 
RedBull al top sullo pneumatico SuperSoft ma braccata da un Lewis Hamilton assolutamente competitivo, ma non è una novità, nel giro secco sul compound più duro portato a Singapore dalla Pirelli ossia la Soft. Un pilota inglese della Mercedes che su stessa mescola ha rifilato a Sebastian Vettel ben 6 decimi di secondo nel tempo “reale”, quasi 8 nell’Ideal Lap. Ma questi tempi non devono spaventare i tifosi della Ferrari poiché in simulazione di qualifica servirà far funzionare al meglio il compound UltraSoft. 
E proprio con il compound da qualifica, Hamilton, come spesso succede e per lo spettacolo è un bene cosi, migliora meno di tutti i suoi avversari diretti considerando il salto della doppia mescola: Verstappen da SuperSoft e UltraSoft ha tolto 7 decimi di Ideal Time, Ricciardo quasi 1 secondo e 2 decimi, Bottas addirittura 1 secondo 3 4 decimi, mentre Hamilton “solamente” 8 decimi da Soft a UltraSoft (e ripeto: meno male). Da notare il grande giro di Daniel Ricciardo che ha guadagnato gran parte del vantaggio nell’ultimo settore, quello che sembra essere il problema più “grande” per la Mercedes di Hamilton, almeno in queste prime tre ore di prove libere. Da notare come entrambi i piloti RedBull siano riusciti ad abbassare i loro tempi per tre volte, rispetto al non miglioramento del suo crono iniziale da parte di Lewis Hamilton. 
Non segnati i tempi di Sebastian Vettel in simulazione da qualifica con UltraSoft poiché tra traffico, un suo errore e la successiva Virtual Safety Car non è riuscito a migliorare il tempo fatto segnare nella prima parte di PL2 con il compound Soft.
GP SINGAPORE – PASSI GARA: RedBull vola sulla UltraSoft, Hamilton sulla Soft
Passando ad analizzare i passi gara è ancora una volta evidente come la RB13 ad oggi sia la macchina da battere e sicuramente quella che necessiterà di minor accorgimenti di setup tra la serata odierna e la mattinata di domani. E ultimamente, ciò succede spesso, dimostrando che il Team con sede a Milton Keynes ha risolto i problemi di inizio anno relativi alle infrastrutture presenti in fabbrica (simulatore, galleria del vento, ecc…).
Se Ricciardo e Verstappen si sono concentrati principalmente sul testing delle due mescole più morbide, UltraSoft e SuperSoft, per quanto riguarda Mercedes ha optato per un monitoraggio di tutte e tre le mescole mentre Ferrari solo..sulla UltraSoft e la Soft. 
Cosa ne è uscito? Innanzitutto che RedBull è la vettura più veloce sia su UltraSoft che su SuperSoft con Daniel Ricciardo che è riuscito a percorrere le bellezza di 21 giri sul compound più morbido senza mostrare importanti segni di usura e quindi decadimento delle prestazioni. Con tempi di assoluto rispetto se si guardano le medie nella tabella appena sopra. Di difficile analisi il run di Sebastian Vettel, mentre risulta essere interessante quello di Lewis Hamilton che pur facendo segnare un run non cosi constante come quello di Ricciardo è riuscito a difendersi, mostrando dei passi in avanti da parte di Mercedes in un circuito non cosi congeniale per le qualità tecniche della W08. Di difficile analisi il run da parte di Sebastian Vettel, mentre Raikkonen e soprattutto Bottas hanno dimostrato anche nei long run di non essere all’altezza in questo venerdì di Singapore.
L’unico che si è concentrato sul compound SuperSoft è stato Max Verstappen che ha portato a termine un positivo run con tempi di tutto rispetto se confrontato con quello dei suoi principali avversari, considerando il compound più lento a sua disposizione. 

Se il duo RedBull ha scelto di portare “lungo” il run iniziale su UltraSoft e SuperSoft, non avendo poi la possibilità di effettuare una sosta per il cambio mescola, al contrario Vettel ha scelto di fermarsi anticipatamente per provare quella che potrebbe essere una mescola importante per la gara di domenica ossia la Soft. Strategia simile, ma più tardiva, da parte di Lewis Hamilton, sapendo che la W08 si adatta in modo migliore a quel compound e quindi era meglio per Mercedes “studiare” la UltraSoft. Tempi migliori per Lewis Hamilton che ha però percorso lo stint con meno carburante a bordo, e quindi il secondo e 2 decimi di distacco che separa il passo di Hamilton con quello di Vettel non è sicuramente veritiero. Per Bottas un secondo stint invece su SuperSoft ma con tempi nuovamente piuttosto lenti. 

Nella tabella pubblicata appena in alto sono indicati i set delle tre mescole ancora a disposizione da parte dei tre Top Team.

Capitolo strategie: con quello che si è visto nella giornata odierna, l’unica sosta US – S che avevo indicato nell’anteprima del Gran Premio diviene sicuramente una reale possibilità dopo le PL2 odierne ed è per questo che Ferrari con Vettel ha fatto sicuramente bene a concentrarsi sul long run con quella mescola. Discorso che vale anche per Mercedes. Per quanto riguarda RedBull, avendo un solo set di Soft a disposizione non si sono potuti concentrare su questa mescola. Da capire se la strategia US – SS sia anch’essa possibile (Pirelli continua a parlare di doppia sosta US- S – US o US – SS – US) altrimenti il Team di Milton Keynes dovrà mettere in conto di utilizzare “al buio” il compound più duro. Tutti i Team giustamente si terranno un set di UltraSoft nuove da utilizzare in gara nel caso il degrado sia maggiore del previsto o nel caso di una Safety Car (sempre molto probabile) nella seconda parte di gara.

Concludendo: RedBull ben presente e c’era da aspettarselo, Mercedes con Hamilton anche meglio del previsto, Ferrari con Vettel peggio del previsto. Raikkonen e Bottas da recuperare. Ma c’è ancora una notte e una mattinata per lavorare sulle vetture e, soprattutto la Ferrari, ha dimostrato molte volte di saper uscire nel miglior modo da sabbie mobili “preoccupanti”.

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