Se negli anni scorsi le speranze mondiali della Ferrari andavano sempre a svanire con il passare dei mesi per via di importanti problemi di sviluppo delle proprie vetture, in questa stagione 2017 sembra l’esatto contrario; più passano i giorni e più i tecnici del Team italiano aggiungono prestazioni alla SF70H che, anche senza dati alla mano, avrebbe potuto conquistare negli ultimi due appuntamenti una vittoria con Vettel a Singapore e far segnare una importante doppietta rossa in quel di Sepang. E solo le importanti prestazioni di quella che si può considerare forse una delle migliori vetture partorite a Maranello dopo gli anni d’oro di Schumacher stanno tenendo aperto il mondiale a cinque gare dal termine pur con un Vettel lontano 34 punti da Lewis Hamilton.
Una Scuderia Ferrari che dopo la pausa estiva sembra effettivamente aver cambiato marcia, Gran Premio d’Italia a parte, anche grazie ad importanti aggiornamenti portati in pista sulla SF70H; pur con un Hamilton vincitore di ben tre delle ultime quattro gare, è innegabile come ora (e ripeto ora, perché nella parte centrale del mondiale non lo era) il pilota tedesco della Ferrari abbia tra le mani la miglior vettura del lotto.
Dopo aver analizzato in modo dettagliato la modifica all’airscope (maggiori informazioni) che ha permesso agli ingegneri del Team italiano di migliorare l’handling della SF70H, oltre che di ottimizzare il raffreddamento dell’unità motrice, è il momento di analizzare una novità di cui vi avevamo parlato in anteprima (maggiori informazioni) durante la pausa estiva ossia di una nuova versione di sospensione anteriore.
La Ferrari durante i test post Gran Premio d’Ungheria disputati sul tracciato di Budapest ha lavorato pensando principalmente alla seconda parte di stagione per cercare di portare a Maranello quel titolo piloti che manca da ormai 10 anni. La Ferrari SF70H è una monoposto che a livello progettuale non ha seguito la filosofia Mercedes puntando tanto sull’allungamento del passo e su un assetto da terra piuttosto piatto ma ha preferito mantenere una vettura piuttosto “corta” alzando però il posteriore della vettura per generare più carico aumentando l’angolo che forma il diffusore con il suolo.
In Ungheria la Rossa non aveva lavorato solamente sul fondo e sul diffusore ma aveva testato anche su un sistema sospensivo evoluto rispetto a quello utilizzato nella prima parte di stagione. Un sistema sospensivo che dovrebbe permettere alla SF70H di viaggiare con un assetto “più piatto” alle alte velocità diminuendo in questo modo la resistenza all’avanzamento che è sicuramente uno dei “punti deboli” del progetto di Maranello.
Il sistema sospensivo testato in Ungheria aveva delle importanti novità sia nei cinematismi e sia nella parte idraulica che controlla ora in modo perfetto parte destra e sinistra della vettura in quella che attualmente risulta essere la miglior vettura nella gestione delle Pirelli 2017.
Figura 1
Le principali novità riguardanti i cinematismi sono da ricercarsi nei triangoli sovrapposti della sospensione push rod e nell’inclinazione del puntone diagonale.
Per quanto riguarda i triangoli della sospensione, come si può notare dall’immagine appena in alto, è evidente come quello superiore sia ora leggermente più aperto (freccia verde Fig.1) nella parte esterna di collegamento con lo pneumatico anteriore. Una modifica che ha portato con sé anche degli aggiornamenti alle prese d’aria dei freni, nella nuova versione più contenute come dimensioni (frecce verdi nelle due prossime immagini), e al grosso deviatore di flusso interno allo pneumatico (frecce rosse nell’immagine seguente).
Figura 2
Se invece ci concentriamo sull’angolo del puntone push rod si può notare dall’immagine 3 come nella nuova versione sia meno inclinato rispetto al suolo (linee gialle sottili nella zona della presa d’aria dei freni anteriori).
Una nuova versione di sospensione anteriore utilizzata da Sebastian Vettel e da Kimi Raikkonen a partire dal Belgio e poi confermata sia in Italia (con risultati negativi) che a Singapore. Ma dopo gli importanti problemi avuti nelle prove libere il pilota finlandese della Ferrari ha voluto tornare alla vecchia soluzione dalla Malesia con risultati piuttosto buoni se si considera il risultato prove libere e della qualifica. Nell’immagine 3 è ben evidente l’utilizzo da parte di Raikkonen delle versione precedente di sospensione (freccia gialla) accoppiata alle vecchie prese di raffreddamento dei freni (frecce verdi).
Figura 3
Arrivati in Giappone c’era curiosità per capire quale versione venisse utilizzata dai due piloti e, almeno per quanto visto durante l’unica ora e mezza di prove libere interessanti, è facile notare come anche sulla SF70H di Sebastian Vettel sia stata montata la vecchia specifica di sospensione.