“Abbiamo impostato l’intera gara sul Fuel Saving, cerando di mantenere la posizione e lasciando inalterato il distacco da chi mi precedeva. Serviva arrivare a fine Gran Premio con il giusto quantitativo di carburante per superare i controlli”
Al contrario Mercedes può permettersi, anche con una Power Unit limitata nell’utilizzo di olio (quella di Hamilton introdotta in Brasile), efficienza superiori e consumi inferiori perché l’unità termica ha attriti bassissimi. Parlare però di una unità motrice italiana che consuma 10 o più chilogrammi di benzina a Gran Premio rispetto a Mercedes non è assolutamente vero. E’ successo in Messico, circuito dove la potenza delle Power Unit conta molto meno rispetto ad altri per via delle basse resistenze generata dalla rarefazione dell’aria, poiché il Team anglo tedesco ha voluto correre molto “safe” sulle sue Power Unit introdotte in Belgio. Per recuperare la potenza persa Mercedes ha pensato di imbarcare sulle due W08 10 kg in meno di carburante che significano la bellezza di 3 decimi al giro (mediamente) rispetto ai “soli” 0.15 secondi al giro dati da 10 CV in più di potenza fornita dalla Power Unit. La minor efficienza dell’EVO 4 Ferrari accoppiata ad una maggior resistenza della SF70H rispetto alla W08 penalizza la vettura italiana per 3 – 4 kg di consumo in base al circuito rispetto a Mercedes e per 1 – 2 kg di consumo in base al circuito rispetto a Redbull (con una Power Unit Renault, ultima evoluzione, che si crede abbia una efficienza termica del 5% inferiore rispetto a Mercedes, ma minor potenza e minor resistenza all’avanzamento rispetto a Ferrari).
Tornando a Ferrari, Vettel è stato costretto soprattutto nella parte centrale di gara ad alternare giri veloci a giri meno rapidi per poter risparmiare il carburante necessario a concludere la gara. Se osservate il grafico in basso (tempi dal giro 22) potete osservare l’alternanza dei tempi del pilota tedesco che è stato costretto a fare Lift & Coast e non ha potuto spingere al massimo dall’inizio alla fine della gara.
Analizzando i singoli settori sia in qualifica che in gara ci si rende conto che la W08 è stata la vettura più rapida sia nei tratti rettilinei che in quelli lenti. La vettura guidata da Lewis Hamilton e Valtteri Bottas non ha sofferto nessun problema di adattamento ai compound più morbidi portati dalla Pirelli ad Abu Dhabi, in una pista che poteva creare problemi di bilanciamento temperature sui due assali. Un po quanto sofferto dalla SF70H soprattutto nelle sessioni più calde, con il treno anteriore sempre piuttosto freddo mentre quello posteriore tendente all’overheating. Problemi che Mercedes ha riscontrato più volte in questa stagione, un Gran Premio su tutti quello di Sochi per esempio, con l’ultimo settore molto simile all’S3 di Abu Dhabi.
A rendere praticamente perfette entrambe le W08 nel settore più guidato del circuito sono state le evoluzioni, o meglio dire le rivoluzioni, alle sospensioni e allo sterzo portate in pista dalla Mercedes in Brasile. C’è chi crede che il Team anglo tedesco abbia reintrodotto il terzo elemento anteriore con valvole asimmetriche per mantenere stabile tutta la piattaforma aerodinamica. Nessuna conferma “ufficiale” ovviamente ma le prestazioni di Lewis Hamilton in Brasile (a cui erano state montate le novità dopo l’incidente in qualifica) e quelle di entrambi i piloti ad Abu Dhabi lasciano qualche importante dubbio non solo negli addetti ai lavori ma anche alla Ferrari stessa.
Per cercare di limitare i danni, specialmente nel settore 2, gli ingegneri di Milton Keynes sono stati costretti ad utilizzare assetti piuttosto scarichi che hanno fatto perdere decimi preziosi nel settore 3 ed hanno creato grossi problemi di sfruttamento degli pneumatici visto che entrambi i piloti hanno faticato soprattutto nelle prove libere a raggiungere la giusta finestra di funzionamento. C’è comunque da sottolineare come entrambe le RB13, Mercedes a parte, non abbiano sfigurato con un Ricciardo super in qualifica che avrebbe potuto tranquillamente ottenere una positiva quarta posizione davanti ad un negativo Kimi Raikkonen.
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Sicuramente per risolvere il problema di un eccessivo consumo della P.U. a Maranello sapranno dove mettere le mani. Ma bisogna necessariamente migliorare la nuova vettura 2018 oltre che di potenza massima(CV), soprattutto in efficienza aerodinamica! Una minore resistenza
all'avanzamento(avere poco drag), consentirebbe più velocità sul dritto e minori consumi. Per quanto riguarda poi il dominio Mercedes nell'ultima gara, non è escluso che abbiano provato una sospensione modificata col terzo elemento (cioè un correttore di assetto) che li ha consentito di avere lo stesso vantaggio dello scorso anno! La stessa modifica che sembrerebbe aver fatto la Red bull vittoriosa in Messico ma poi ritornata indietro proprio perché irregolare! A tale riguardo è bene che la Ferrari si attrezzi adeguatamente rispondendo anch'essa con soluzioni al limite della regolarità se non vuole ritrovarsi spiazzata dalle furbate degli altri!