Dopo il dominio RedBull – Verstappen nel Gran Premio del Messico, il Circus della Formula 1 si sposta in Sud America per l’ultimo dei tre appuntamenti “americani” (Austin, Messico e Brasile) di questa stagione 2017 di Formula 1.
Se i primi due appuntamenti americani portavano con sé delle importanti attese e verdetti, il Gran Premio del Brasile avrà poco da dire; ci ancora in gioco infatti la poco interessante lotta per il secondo posto nel campionato piloti tra Sebastian Vettel e Valtteri Bottas (+15 punti a favore del pilota tedesco) e quella per il quinto / sesto posto nel campionato costruttori tra ben 4 Team: Williams (76), Toro Rosso (53), Renault (48) e Haas (47).
GP BRASILE: il Gran Premio è in esclusiva per i clienti Sky
A differenza del Gran Premio del Messico solo gli appassionati di Formula 1 abbonati alla TV a pagamento Sky potranno seguire questo Gran Premio in diretta. Per chi vorrà seguire la gara in differita sulla TV di Stato dovrà far tardi visto che è prevista la differita integrale alle ore 22.00.
Parlando di orari ITALIANI:
– Prove Libere 1: 13:00 – 14:30 (RAI -> 18:30)
– Prove Libere 2: 17:00 – 18:30 (RAI -> 23:30)
– Prove Libere 3: 14:00 – 15:00 (RAI -> 18:00)
– Qualifiche: 17:00 – 18:00 (RAI -> 23:05)
– Gara: 17:00 (RAI -> 22:00)
GP BRASILE: quello brasiliano è un circuito da medio (o medio alto, in base alle vetture) carico aerodinamico
Il tracciato brasiliano è un tracciato solitamente da medio / medio alto carico aerodinamico per via delle numerose curve presenti soprattutto nel secondo settore che però va anche ad esaltare le caratteristiche motoristiche delle vetture. Da segnalare infatti la presenza di due lunghi rettilinei tra il primo e terzo settore dove servirà generare velocità molto elevate sia per minimizzare la perdita di tempo sul giro (potrebbe essere un problema per RedBull) e sia per riuscire ad essere efficienti nell’effettuare sorpassi in gara.
Il primo settore è formato inizialmente da tre rapidi cambi di direzione che seguono una frenata molto impegnativa, parte quindi molto adatta alla Ferrari SF70H e alla RedBull RB13 che si sono spesso dimostrate molto competitive sia in frenata che nei veloci cambi di direzione. Successivamente c’è la presenza di un lungo rettilineo dove le maggiori potenze delle unità motrici Mercedes e Ferrari aiuteranno la W08 e la SF70H rispetto alla RedBull RB13.
Il secondo settore è il più tecnico del tracciato dove servirà avere una vettura molto precisa in inserimento e molto efficiente in fase di uscita con una trazione meccanica e chimica (data dagli pneumatici) ottimale. Settore secondo noi dove Ferrari e RedBull potrebbero fare la differenza rispetto a Mercedes visto che nelle parti lente dei circuiti la W08 Hybrid, per molti appuntamenti di questa stagione 2017, è risultata essere la “peggior” (delle tre) vettura in pista.
L’ultimo settore è invece quello più veloce dove le potenze delle unità motrici potranno fare la differenza calcolando anche il fatto che il lungo rettilineo che porta sulla linea del traguardo è in salita. Sarà comunque fondamentale avere una buona trazione, garantita anche da degli pneumatici sempre nella giusta corretta finestra di funzionamento, in uscita dalla curva Junçao di terza marcia. Settore quindi idealmente più favorevole a Ferrari e soprattutto Mercedes, se quest’ultima tornerà ad utilizzare la piena potenza delle proprio Power Unit, cosa non avvenuta in Messico. Sarà comunque fondamentale, soprattutto per Mercedes, non aver stressato troppo gli pneumatici soprattutto in sede di qualifica altrimenti c’è il rischio di uscire molto lenti da curva 12 perdendo terreno nelle prime frasi del lungo rettilineo in salita.
GP BRASILE: non siamo ai 2200 m del Messico, ma si corre in altura anche a San Paolo..
Dopo aver corso sui 2200 m d’altezza de circuito messicano con conseguenti problemi di aria rarefatta e minor densità dell’aria, in Brasile c’è da sottolineare che si correrà nuovamente ad una quota più elevata del solito e molto simile a quella del circuito di Spielberg in Austria: circa 800 metri d’altezza sul livello del mare.
Per quanto riguarda la Power Unit, il tracciato brasiliano non sarà troppo impegnativo per gli endotermici ma cosi come il Messico andrà a mettere sotto pressione i gruppi turbocompressori che per riuscire a non perdere circa l’1.5% dei cavalli a disposizione per via dell’aria “rarefatta”, dovranno ruotare a velocità leggermente maggiori (circa 2000 giri secondo un’importante motorista). La potenza di picco sarà molto importante cosa che non vale invece per l’ibrido. Concludendo questo piccolo paragrafo, i consumi non saranno eccessivamente elevati con i Team che non dovranno preoccuparsi troppo di risparmiare carburante durante l’arco della gara ed è un fattore positivo per Ferrari.
GP BRASILE: si tornano a utilizzare i tre compound più duri progettati dalla Pirelli
Cosi come nel Gran Premio del Giappone, anche in Brasile vedremo i tre compound più “duri” (l’Hard ormai è inutile contarlo come un compound 2017 Pirelli) in azione nel prossimo weekend: SuperSoft, Soft e Medium con i due treni di pneumatici che i Team dovranno avere a disposizione per la gara di domenica che sono la Soft e la Medium. Come al solito, uno di questi due treni dovrà essere utilizzato obbligatoriamente da tutti i Team.
Fin da subito, guardando la tabella sopra postata si può notare come praticamente tutti i Team abbiano escluso dalle loro scelte il compound più duro, la Medium, presente per tutti i piloti in un solo set, quello obbligatorio imposto dalla Pirelli.
Su questa pista gli pneumatici sono soggetti a elevate forze laterali e longitudinali, il che fa aumentare la temperatura della mescola che non ha mai troppo tempo di riposare. Il carico aerodinamico è mediamente alto, con eguali necessità di grip meccanico ed aerodinamico il che comporta ulteriore sforza sulle gomme. Capitolo pressioni: in questo penultimo appuntamento della stagione si tornano ad utilizzare delle pressioni superiori su entrambi gli assali ai 20 psi (22.5 all’anteriore, 20 al posteriore), fattore solitamente positivo per la Mercedes W08.
GP BRASILE: aspettando le previsioni del nostro meteorologo di fiducia Andrea Piani, sembra attesa la pioggia nella giornata di venerdì e sabato
Il meteo è spesso un fattore piuttosto importante nel Gran Premio del Brasile e l’edizione 2017 potrebbe confermare ciò; le previsioni attuali indicano una importante possibilità di pioggia per le giornate di venerdì e sabato mentre per la giornata di domenica sono attesi cieli sereni con temperature anche piuttosto elevate.
Le più importanti conseguenze a quanto detto nelle righe precedenti sono:
– il fatto che si correrebbe con una pista piuttosto “green” ossia con poca gomma depositata sull’asfalto, un fattore che solitamente premia di più la Mercedes W08 rispetto a Ferrari (dalla sua parte ci potrebbero essere le alte temperature dell’asfalto nel giorno di gara) e RedBull;
– il fatto che i Team dovrebbero optare per un assetto completamente da asciutto per qualificarsi in una possibile qualifica bagnata del sabato;
– il fatto che i vari Team non possano provare a fondo nelle Prove Libere gli assetti pensati per questo penultimo appuntamento stagionale.
GP BRASILE: cosa aspettarsi dalla Ferrari SF70H in Brasile?
Il Circus della Formula 1 si presenta in Brasile con il Titolo Mondiale Piloti e Costruttori già assegnato, rispettivamente, a Lewis Hamilton e al Team Mercedes. Queste ultime gare saranno piuttosto interessanti perché i team le potranno sfruttare come dei veri e propri test per preparare nel migliore dei modi la stagione 2018.
La stagione 2017 per la rossa si può considerare piuttosto positiva soprattutto analizzando il recupero prestazionale che c’è stato nei confronti della Mercedes W08.
Ferrari che rispetto alla stagione 2016 è passata da un gap prestazionale in qualifica al chilometro di 147 millesimi ad un distacco nel 2017 di “appena” 23 millesimi. Se consideriamo come 5 chilometri la lunghezza media delle piste, la Ferrari è riuscita recuperare su Mercedes oltre 6 decimi.
Analizzando la linea di tendenza del distacco 2017 possiamo notare come rispetto all’inizio di stagione è in continua discesa a dimostrazione che a Maranello, in questo 2017, sono riusciti ad evolvere la vettura piuttosto bene recuperando costantemente millesimi preziosi nei confronti degli anglo-tedeschi.
A livello prestazionale a livello prestazionale è stata molto competitiva ma ha raccolto poche vittorie rispetto alle potenzialità della monoposto. Sono “solo” quattro le prime posizioni ottenute da Sebastian Vettel contro le tre ottenute nel 2015 con una Ferrari nettamente superiore a livello di performance. Se consideriamo che in questo 2017 la Red Bull è riuscita ad aggiudicarsi 3 vittorie, ci si rende conto come il Team di Maranello abbia ottenuto troppo poco rispetto al potenziale che aveva a disposizione.
Ritornando al prossimo Gran Premio del Brasile, il tracciato dovrebbe adattarsi bene alle caratteristiche della vettura italiana e quindi è lecito aspettarsi una lotta molto serrata con la Mercedes e con la ritrovata Red Bull che, su una pista in cui la potenza della Power Unit, sarà molto importante, dovrà confermare le ottime prestazioni delle ultime gare. Una Red Bull (Ricciardo molto probabilmente andrà in penalità in questo penultimo weekend della stagione) che, se analizziamo l’intera stagione e la confrontiamo con il 2016, non ha recuperato nessun gap nei confronti della Mercedes. Il distacco chilometrico è passato da 0,138 millesimi del 2016 a 0,143 millesimi del 2017. Se analizziamo solo la seconda parte di stagione, quando in casa Red Bull sono stati risolti i problemi di correlazione tra i dati provenienti dalla galleria del vento e dal CFD e quelli della pista, i valori sono senza subbio molto più positivi visto che il distacco chilometrico è di “soli” 76 millesimi. Miglioramento che, è stato ottenuto, grazie a sviluppi di natura aerodinamica e meccanica che hanno permesso di migliorare anche lo sfruttamento degli pneumatici che, ad inizio stagione, era un vero e proprio handicap della RB13.
Per quanto riguarda gli sviluppi non è escluso che alcuni team possano testare alcuni componenti utili allo sviluppo della vettura del prossimo anno.