lunedì, Novembre 18, 2024

GP MESSICO: la cronaca della gara

29 ottobre 2017. Mexico City. Messico. Diciottesimo appuntamento con il mondiale di Formula 1.
Hamilton è campione del mondo per la 4^ volta! COMPLIMENTI! 
Nonostante tutto, non è stata una gara semplicissima per lui, vittima di un contatto al via con Vettel. Vince Verstappen, segue Bottas e quindi Raikkonen. Ancora una volta ritirato Ricciardo.
Ma cerchiamo di analizzare, squadra per squadra, quanto successo oggi. Al via lo scatto di Vettel dalla pole è molto buono, ma in curva 1 Verstappen tenta subito l’attacco e riesce a portarsi a casa la prima posizione. Hamilton, che scattava terzo, vedendo la lotta davanti tenta di superare entrambi, ma viene leggermente toccato da Vettel ed è vittima di una foratura. Sembra che questo possa essere un colpo di scena mondiale, ma lo è solo in parte; anche l’ala anteriore della Ferrari è danneggiata e anche Vettel è costretto alla sosta. 
Alle loro spalle, Bottas rimane tranquillo e si porta in seconda posizione; Raikkonen non ha un buono spunto e viene risucchiato dal gruppo. Ottima la partenza delle Force India, soprattutto Ocon e buonissimo anche lo scatto di Stroll.
Bene anche Ricciardo che partiva 16° per la sostituzione di elementi della Power Unit.
Dal dietro inizia subito la risalita dei due in lotta per il titolo: Vettel si trova ultimo, ma con il gruppo; Hamilton è molto più staccato, invece. Ovviamente, al momento della loro sosta, hanno montato gomma gialla e tenteranno di andare fino in fondo.
Davanti, Verstappen ha un passo impressionante: nessuno va come lui. E Raikkonen non riesce a superare la Force India che ha molta velocità sul dritto.
Dopo pochi giri assistiamo al ritiro di Ricciardo: nuovi problemi alla sua power unit. 
Per quanto riguarda le posizioni di classifica, dobbiamo attendere le soste per vedere cambiare qualcosa. Infatti, come si fermano le Perez, Stroll e Ocon, Raikkonen mostra il suo passo reale e inizia a guadagnare parecchio tempo su di loro. 
Nel frattempo, i due dal fondo continuano la risalita, con Vettel che si trova in zona punti.
Arriviamo a circa metà gara ed ecco che assistiamo al ritiro di Hartley. Fa notizia perché entra in scena la Virtual Safety Car. Tutti ne approfittano per fare la sosta, e Raikkonen riesce così ad assicurasi il podio. 
Anche Vettel e Hamilton rientrano ai box: il primo monta gomma Ultrasoft; il secondo Supersoft.
Vettel prosegue nella sua rimonta e con alcuni bei sorpassi si porta fino alla 4^ posizione, mentre Hamilton non riesce ad andare oltre la 9^. 
Verstappen, mai nominato, domina incontrastato, rifilando ben 18 secondi a Bottas che conduce una gara in terra di nessuno come Raikkonen. 
Quindi, dovrei parlare per primo del vincitore, ma per il titolo che ha preso casa Hamilton gli passa davanti. Gara compromessa per l’inglese, ma non per colpa sua. Oggi ha raccolto il frutto più buono di tutto quanto il suo talento e la sua macchina gli hanno concesso. Davvero bravo, bravo, bravo. Di Bottas non c’è nulla da dire. Una buona gara, nulla di impressionate, ma comunque bene. Contro questo Verstappen non avrebbero mai vinto 
Veniamo quindi a Red Bull: gara decisamente a due facce in casa loro con Verstappen che domina incontrastato e quasi faceva anche la pole al sabato. Ricciardo, penalizzato per sostituzione elementi PU e appiedato sempre dal motore. L’unica cosa che dico è che Red Bull (fino a prova contraria) è una macchina regolare ma dalla Malesia quella di Verstappen ha decisamente un altro passo. Ricciardo ha messo una pulce… 
Così tanto guadagno in così poco tempo è un po’ strano…
Ferrari: Vettel parte bene dalla pole, ma è costretto alla sosta subito per il cambio d’ala. Gran rimonta poi, ma non basta per allungare ancora la lotta mondiale. Raikkonen, invece, parte male, ma poi mostra un gran passo e riesce a portare a casa almeno il podio.
Molto bene entrambe le Force India che sfruttano molto bene la partenza per guadagnare posizioni di vertice e riescono a portare a casa un ottimo 5° e 7° posto.
Gran gara anche in casa Williams lato Stroll. Dopo il via anche lui si ritrova in alto e riesce a portare a casa il 6° posto. Non bene Massa, che gli parte davanti e chiude fuori dai punti, con una strategia strana che lo porta a fermarsi dopo soli 5 giri.
Decisamente due facce della medaglia in casa Haas: Magnussen parte indietro, ma porta casa un’ottima gara con l’8° posto e tenendosi dietro Alonso per molti giri che tentava l’attacco. Molto male Grosjean che chiude ultimo, con una sosta in più e in totale anonimato. 
McLaren: partivano entrambi dal fondo e portano a casa una buona gara, soprattutto con Alonso che dimostra di essere un gran pilota soprattutto nella lotta con Hamilton. Bene, ma da questa McLaren-Honda non si può pretendere più di troppo.
Decisamente male per Renault e Toro Rosso: i primi sono entrambi ritirati con problemi tecnici; i secondi vedono il ritiro di Hartley e il 13° posto di Gasly (con problemi al venerdì e al sabato) e che tutto sommato porta a casa una buona gara.
Chiudiamo al solito con Sauber, di cui conosciamo la situazione e sappiamo benissimo che la macchina attuale non è da Formula 1. I piloti fanno quello che possono, anzi, Ericsson oggi molto bene fino al momento del ritiro, quando era in zona punti.
Prossimo appuntamento in Brasile. I mondiali sono già assegnati, ma ci aspettiamo grande spettacolo da una pista che sulla carta è favorevole sia a Ferrari, sia a Red Bull. Vinceranno loro o tornerà Hamilton e la Mercedes? Wait&see…
di Alessandro Rana (@AleRana95)

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