Dopo avervi parlato del “NON-ban” delle T Wing (LINK ITALIANO, ENGLISH, ESPANOL) è ora di soffermarsi su un altro componente piuttosto utilizzato nella scorsa stagione e più in generale nelle ultime stagioni di Formula 1: stiamo parlando del monkey seat.
Monkey seat “bannato si” o monkey seat “bannato no” dal nuovo regolamento tecnico 2018 di Formula 1? A leggere qua e la sul web si direbbe, un po come per le T Wing (fino a qualche ora fa…), monkey seat “bannato si” ma in realtà non è propriamente cosi.
Facendo un piccolo passo indietro, tecnicamente il monkey seat andrebbe chiamato ala Y100 e questo perché si sviluppa simmetricamente al massimo fino a 100 mm dall’asse longitudinale della vettura come si può ben vedere dall’immagine in basso (terza immagine dell’articolo). In generale si tratta di una piccola ala collocata nella zona posteriore della vettura ed ha la funzionalità di aggiungere, direttamente o indirettamente, qualche chilogrammo in più di downforce/carico aerodinamico. Dalla stagione 2014, a causa delle grosse limitazioni imposte dalla FIA nella zona del retrotreno tutti i team hanno utilizzato sulle proprie vetture questa particolare soluzione aerodinamica per cercare di recuperare deportanza al posteriore. Essendo un’ala che non è direttamente a contatto con l’aria è un componente ad piuttosto alta efficienza aerodinamica che non produce troppa resistenza all’avanzamento. Grazie a questa soluzione gli ingegneri riescono a spostare verso l’alto il flusso d’aria (up-wash,) che investe il monkey seat, compresi i gas di scarico in uscita dal terminale. In questo modo si ottengono due effetti positivi: un miglioramento nella generazione di carico dall’ala posteriore grazie all’accelerazione del flusso d’aria passante al di sotto del grande dispositivo aerodinamico nonché un miglioramento dell’estrazione d’aria dal diffusore. E’ una soluzione che da grossi vantaggi soprattutto in circuiti lenti come Montecarlo in cui il carico verticale e la trazione sono fondamentali per essere veloci.
Addentrandoci nel complicato regolamento tecnico (105 pagine), la prima modifica sicuramente importante introdotta, e che non riguarda però direttamente il monkey seat, è l’arretramento di circa 50 mm del terminale di scarico. Più precisamente stiamo parlando dell’articolo 5, punto 8, parte d).
..l’intera circonferenza dell’uscita del tubo di scarico deve trovarsi tra due piani verticali paralleli situati ad una distanza tra i 220 mm e i 235 mm dietro la linea centrale della ruota posteriore..
Nel 2017 le distanze a cui dovevano sottostare i Team rispetto all’asse delle ruote posteriori erano di 170 mm e 185 mm, da qui l’arretramento di circa 50 mm del terminale di scarico (potrebbero essere di più o di meno in base a come erano posizionati rispetto alle due misure imposte dalla FIA).
A ciò ci colleghiamo quanto dice la nuova parte (in fucsia) dell’articolo 3.6.5:
Cosa significa? Che da 200 mm dietro l’asse delle ruote posteriori, ad una altezza tra i 400 mm e i 550 mm dal piano di riferimento dell’auto, non potrà essere aggiunta carrozzeria e quindi appendici aerodinamiche. Ecco un piccolo veloce disegno che può chiarire maggiormente le idee: in giallo lo scarico con le due misure ove deve essere contenuta la circonferenza “terminale”, in rosso la zona ove è vietato l’installazione di componenti aerodinamiche.
Più praticamente: tutti i monkey seat visti nella scorsa stagione, compresa la doppia versione utilizzata dalla Ferrari in alcuni Gran Premi (prima immagine dell’articolo) saranno illegali nel 2018. Nessuno però vieta ai vari Team di installare ali Y100 prima dei 200 mm di distanza dall’asse delle ruote posteriori (a sinistra della parte rossa tratteggiata nell’immagine precedente). Ma c’è un importante problema. L’arretramento di circa 50 mm del terminale di scarico (tra i 220 mm e i 235 mm dall’asse posteriore) sommato al nuovo articolo 3.6.5 impone una installazione “anticipata” del monkey seat (al massimo potrà arrivare a 200 mm dall’asse posteriore e quindi ad almeno 20 mm dal parte finale del terminale di scarico) che non potrà cosi più interagire con i gas caldi in uscita dalla Power Unit. Avrà quindi ancora senso la sua/loro adozione? Considerando che al massimo 250 mm potranno essere installare le T Wing in versione 2018?
Parlo da puro appassionato e che non sa nulla di fluidodinamica. Se ho capito bene spostando indietro, cioè prima dell'ala posteriore, il monley sit si ha quasi lo stesso effetto deportante ma allo stesso tempo si toglie aria e quindi deportanza al fondo con la conseguenza che non funziona bene. Grazie
Parlo da puro appassionato e che non sa nulla di fluidodinamica. Se ho capito bene spostando indietro, cioè prima dell'ala posteriore, il monley sit si ha quasi lo stesso effetto deportante ma allo stesso tempo si toglie aria e quindi deportanza al fondo con la conseguenza che non funziona bene. Grazie