Tirando le somme di queste prime tre ore di Prove Libere, nella gara di domenica l’incognita principale sarà il meteo. Se la gara sarà asciutta (come sembra, la probabilità di pioggia all’ora della gara è attualmente del 30%) i Team dovranno stare molto attenti a risparmiare carburante visto che, rispetto allo scorso anno, i consumi sono aumentati di circa il 3%. Come già detto in precedenza, rispetto alle temperature riscontrate in pista oggi, nella giornata di domenica dovremo assistere ad una diminuzione delle termiche di circa 10°C o più con questo raffreddamento termico che agevolerà sicuramente le vetture che vanno a stressare termicamente le gomme posteriori (Mercedes?). C’è comunque da sottolineare che, nonostante i 44°C visti in pista oggi, nessun team ha accusato i problemi di blistering che si erano visti durante i test invernali. Diminuzione delle temperature che farà molto bene specialmente al compound UltraSoft anche se bisognerà stare piuttosto attenti alla formazione di graining considerando anche la possibilità di avere una pista piuttosto “green” dopo la pioggia attesa per la giornata di domani. Mercedes con Hamilton favorita ma chissà che la possibile qualifica bagnata di domani non possa scombussolare un po i piani del quattro volte campione del mondo con Ferrari e RedBull pronte subito a sfruttare l’occasione.
GP AUSTRALIA – ANALISI PROVE LIBERE: confermate le impressioni dei test con i tre Top Team in pochi decimi
Le Prove Libere 2 del Gran Premio di Melbourne hanno confermato quanto si era visto e analizzato durante i test invernali: Mercedes, Ferrari e Red Bull, a Power Unit depotenziate (nei test e nei venerdì di gara), sono molto vicine a livello prestazionale e questo lo si vede piuttosto bene analizzando i dati dei long run. Ma prima di analizzare i passi gara dei tre top team ci concentriamo sulla prima parte delle prove libere dove i Team vanno a simulare le varie fasi della qualifica .
In questa fase non tutti i piloti analizzati hanno utilizzato lo stesso compound di pneumatici. Hamilton e Raikkonen avendo pochi set di gomme Soft a disposizione hanno girato con le SuperSoft mentre tutti gli altri hanno utilizzato le Soft. Secondo Pirelli la differenza prestazionale tra queste due gomme era quantificata in circa 5 decimi di secondo ma i dati della pista hanno dimostrato che il gap prestazionale è inferiore (circa 3 decimi). Tra UltraSoft e SuperSoft invece il gap è più elevato, assestandosi sui 7 decimi di secondo.
La pista australiana è considerata da tutti come “anomala” perché spesso è successo che vetture che sembrano veloci su questo tipo di layout poi non si sono dimostrate all’altezza sui circuiti tradizionali. Per capire la bontà di una vettura il settore più importante da analizzare è il terzo dove, per essere competitivo, serve tanto carico aerodinamico, un buon inserimento in curva e tanta trazione.
Analizzando il primo stint notiamo che, tutti i piloti, si sono avvicinati molto al proprio Ideal Lap a dimostrazione che il giro veloce è stato piuttosto “pulito”. La Mercedes di Hamilton è stata consistente in tutti e 3 i settori dimostrando che la W09 si adatta piuttosto bene a tutti le zone del tracciato australiano. Nel settore 3, quello che noi consideriamo come il più importante, l’unica vettura che è stata più veloce della Mercedes di Hamilton è stata la RedBull. Non è una sorpresa visto che fin dai test la RB14 ha impressionato tutti gli addetti ai lavori per la velocità che riusciva a generare in curva. Terzo settore che ha messo in difficoltà la SF71H che è stata piuttosto lenta sia con Raikkonen (SuperSoft) che con Vettel (Soft).
Nel secondo stint tutti i piloti hanno utilizzato le gomme UltraSoft che, pioggia permettendo (ad oggi, 80% di probabilità di pioggia per le qualifiche di domani), saranno utilizzate durante le qualifiche di domani. Anche con questo compound la Mercedes è stata molto veloce ma la Red Bull di Verstappen è piuttosto vicina. Il pilota olandese ha rimediato un gap piuttosto consistente nel primo settore a causa di un errore commesso in curva 2. Le Ferrari, rispetto al run precedente, sono sicuramente più vicine ma il setup della Ferrari SF71H, specialmente quella di Vettel, non è sembrato ancora completamente ok. Nella tabella in basso non è evidenziato il secondo run di Ricciardo in quanto il suo giro veloce con gomme UltraSoft è stato interrotto dalla bandiera rossa.
Dopo aver analizzando le simulazioni di qualifica ci concentriamo sui long run che i piloti hanno realizzato, come al solito, nella fase terminale delle prove libere 2.
Iniziamo con il dire che i passi gara odierni sono stati effettuati con una temperatura della pista superiore ai 40°C e molto probabilmente ben poco rappresentativa visto che nella giornata di domenica le termiche dell’asfalto potrebbero scendere di 10°C o più.
Se analizziamo i tempi medi, possiamo notare che, il passo dei primi 6 è molto similare ad eccezione di quello di Ricciardo che è riuscito a “viaggiare” su un ritmo sorprendente anche se, lo stint del pilota australiano, è stato di soli 7 giri e su una mescola cosi morbida come la UltraSoft la lunghezza dello stint può sicuramente fare la differenza. Hamilton, come potete osservare dal grafico in alto, è il pilota che ha iniziato il proprio stint più lentamente per cercare di non stressare termicamente le proprie gomme, per poi abbassare i suoi crono fino a girare qualche decimo meglio dei suoi rivali.
Nel secondo stint di gara il pilota più veloce con le gomme SuperSoft è stato Hamilton che è riuscito ad avere un ritmo nettamente migliore rispetto a quello di Raikkonen. Il pilota finlandese avendo fatto un primo stint più corto aveva sicuramente più benzina nel serbatoio rispetto al pilota anglo-caraibico ma non tale da giustificare il gap. Su questo tracciato 10 chilogrammi di carburante in più a bordo equivalgono a 0,320 secondi e il consumo al giro è stimato in 1,81 chilogrammi dai dati in possesso di FUnoAnalisiTecnica. Quindi se il quantitativo di carburante tra Hamilton e Raikkonen ad inizio stint era uguale il pilota finlandese nel secondo stint aveva circa 7,2 kg in più rispetto ad Hamilton che equivalgono a circa 230 millesimi al giro.
Con gomme Soft è stato molto competitivo Vettel che è riuscito a girare sugli stessi tempi di Bottas. Più attardati i due alfieri del Team RedBull.
Dietro ai tre Top Team molto bene Haas sul giro secco, meglio Renault invece sul passo gara. Poi Mclaren e una Force India che sembra essere ottimista sul funzionamento dell’importante pacchetto di aggiornamenti da mezzo secondo al giro. Nella parte finale dello schieramento, Williams seguita da Toro Rosso e Sauber.
di @spontonc e @smilextech
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