La McLaren MCL33 era una delle vetture più attese in Australia dopo il passaggio all’unità motrice Renault ufficializzato sul finire della scorsa stagione. Dal 2015 per il team con sede a Woking ci sono state solo delusioni a causa delle scadenti prestazioni della Power Unit Honda che solo mancava in termini di potenza ma in quelli di affidabilità.
Durante i test invernali il team McLaren è stato vittima di molto critiche perché, nonostante l’abbandono della Power Unit Honda, sono comunque continuati i problemi che non hanno permesso ai due piloti di percorrere un chilometraggio in linea con quello degli altri Team. Le problematiche principali incontrate dagli ingegneri di Woking sono state quelle di adattare il raffreddamento della nuova Power Unit Renault alla MCL33 visto anche il poco tempo avuto a disposizione (l’accordo Mclaren / Renault è stato siglato “solo” il 15 settembre). Proprio per la mancanza di tempo, visto che a settembre il progetto della vettura per l’anno successivo è in uno stato molto avanzato, gli ingegneri della McLaren hanno preferito scegliere un’installazione piuttosto conservativa della Power Unit sulla vettura. Nonostante questo, i problemi incontrati sono stati parecchi ma niente di nuovo sotto al sole: chi ha una buona memoria potrà sicuramente ricordare i problemi accusati dal Team RedBull, sempre relativamente al raffreddamento della PU Renault.
Durante i test invernali, nonostante i pochi chilometri fatti, si era capito che la vettura era sufficientemente veloce e aveva il potenziale per lottare con i team di media classifica come Renault, Haas e Force India. Le potenzialità avrebbero dovuto crescere grazie a degli sviluppi che il Team intendeva portare in pista per questo primo appuntamento stagionale. Ma dopo le numerose problematiche incontrate durante le otto giorni di test, in casa McLaren hanno pensato di concentrarsi prevalentemente nella risoluzione dei problemi di surriscaldamento nella zona posteriore della vettura. Proprio per questo è stato portato in Australia un cofano motore leggermente rivisto rispetto a quello dei test con soli tre slot di raffreddamento contro i quat di Barcellona.
Sempre per migliorare il raffreddamento ed incrementare l’estrazione di aria calda dalla parte posteriore della MCL33 è stato aggiunto un profilo svergolato nella zona terminale del cofano motore.
Foto @AlbertFabrega
Vedendo poi come è andato il primo weekend stagionale successo a Melbourne, gli aggiornamenti sembrano aver funzionato nel modo corretto in quanto entrambi i piloti non hanno accusato nessun tipo di problema e sono riusciti a terminare la gara a punti ottenendo un ottimo quinto posto con Fernando Alonso ed un un nono con Vandoorne.
Oltre a questi sviluppi dedicati a migliorare l’affidabilità è stato portata in pista una piccola modifica sulla parte terminale del fondo (vedi confronto in basso) per migliorare la gestione del “tyre squirt”. L’intero pacchetto portato in Australia sembra aver funzionato bene anche se in pista la vettura inglese è sembrata essere ancora un po’ complicata da gestire e non ancora al massimo per quanto riguarda la stabilità nelle curve.
Un altro problema emerso durante questa prima gara stagionale è senza ombra di dubbio la velocità massima piuttosto bassa, non solo nei confronti dei motorizzati Mercedes e Ferrari che dispongono senza ombra di dubbio di maggior potenza ma anche rispetto a vetture equipaggiate con la stessa Power Unit. Se andiamo ad analizzare i dati velocistici delle qualifiche possiamo notare che i due piloti delle McLaren sono risultati i più lenti in assoluto con velocità leggermente inferiori a Renault e di 3-4 km/h più basse di Red Bull.
La MCL33 è una vettura che ha mantenuto gli stessi concetti aerodinamici del 2017 conservando un passo relativamente corto, un assetto rake piuttosto spinto e un alta resistenza all’avanzamento dovuta anche all’ala posteriore piuttosto carica che è stata utilizzata in questo inizio di stagione. Se confrontiamo l’ala posteriore della MCL33 con quella della RB14, la differenza è molto netta e questo sta a significare che in McLaren riescono a generare meno carico aerodinamico dal corpo vettura rispetto al team di Milton Keynes e sono costretti ad utilizzare “più ala” e di conseguenza convivere un con un alto drag che “frena” la vettura sui dritti. Importanti “rumors” parlano di un Team di Woking al lavoro su importanti cambiamenti nel concetto aerodinamico della MCL33 che verranno introdotti durante questa stagione 2018 di F1.
L’obiettivo per la McLaren è quello di raggiungere, entro la fine della stagione, le prestazioni della RedBull che, analizzando i dati delle qualifiche australiane, dispone di un vantaggio piuttosto consistente. Anche per quanto riguarda il passo gara, è troppo il gap di 1 secondo che separa la MCL33 alla RB14, anche se c’è da dire che la PU Renault sulla vettura di Alonso e Vandoorne non è stata sfruttata appieno per evitare problemi legati al turbocompressore. Pensando più a breve termine le vetture di riferimento per il team di Woking sono Haas e Renault che, in Australia, hanno dimostrato di essere piuttosto vicine ma ancora davanti, soprattutto il Team americano che può contare di una cavalleria maggiore soprattutto nelle fasi di qualifica.
Se analizziamo il distacco chilometrico di McLaren nei confronti di Mercedes possiamo vedere che c’è stata una diminuzione in quanto si è passati da 0.61 s/km a 0.48 s/km ma di mezzo c’è da considerare quanto è arrivata depotenziata la Power Unit Honda in Australia la scorsa stagione. Calcolando che la lunghezza media dei tracciati di questo mondiale di F1 è di 5 km possiamo dire che il guadagno prestazionale è stato di oltre 6 decimi di secondo. Un guadagno piuttosto importante ma il distacco che li separa dai top team è ancora molto, troppo, elevato.
Se i dati visti sopra sembrano essere piuttosto confortanti, lo stesso non si può dire del grafico in basso, che mostra il distacco medio chilometrico della stagione 2017 rispetto a quello dell’Australia. Qui possiamo vedere che, il distacco chilometrico, è leggermente aumentato. Aumento che è evidente anche analizzando i distacchi chilometrici delle ultime gare della stagione 2017.
L’obiettivo per la Mclaren in questa stagione è quello di diventare il più velocemente possibile la quarta forza in pista e per farlo diventeranno fondamentali gli update aerodinamici che saranno introdotti in Bahrain e in Cina. Un’altra tappa cruciale sarà poi il Gran Premio di Spagna dove vedremo altri pezzi importanti di aggiornamento della MCL33 e forse solo da quel momento in poi potremo veramente valutare le vere potenzialità di questo nuovo progetto McLaren – Renault.