venerdì, Novembre 22, 2024

GP AUSTRALIA – ANTEPRIMA: cosa aspettarsi dalla FERRARI SF71H?

Tutto molto bello. Si ricomincia. Da Melbourne, nello stato australiano di Victoria, costa sud-ovest dell’Oceania.
Cosa successe l’anno scorso? Si parte alla grande, con una vittoria in casa Ferrari con Sebastian Vettel; battute le Mercedes di Hamilton e Bottas. Seguono Raikkonen e Verstappen. Buona partenza per tutti i piloti davanti con Hamilton che mantiene la testa della gara, tuttavia, per tenere dietro Vettel stressa troppo le sue gomme ed è costretto ad una sosta anticipata. Al suo rientro in pista si trova alle spalle di Verstappen che ha un ritmo decisamente inferiore e non gli riesce il sorpasso (anche perché con queste vetture non è così semplice). Al contrario, Vettel, riesce a far lavorare bene le sue UltraSoft e a guadagnare quei secondi che gli permetteranno di rientrare in pista davanti all’inglese. Con pista libera il ritmo del tedesco è nettamente migliore e Hamilton non riuscirà mai ad impensierirlo. Bottas e Raikkonen sembrano condurre una gara a parte: i loro tempi sono più alti di quelli dei compagni di squadra anche se va segnalato che Bottas, con gomma soft, farà registrare giri interessanti tant’è che chiuderà la gara a poco più di 1 secondo da Hamilton. Raikkonen, invece, sembra non essersi mai trovato a suo agio al 100%; solamente nel finale un lampo facendo registrare il giro più veloce della gara. g

GP AUSTRALIA: esclusiva Sky, su TV8 qualifiche e gara (in differita)
Per questa stagione 2018, è Sky la tv della Formula 1. Grazie a un accordo con la FOM, Sky ha infatti acquisito i diritti per tutte le gare live e in esclusiva delle prossime 3 stagioni (2018/2019/2020) del FIA Formula 1 World Championship. In particolare, Sky Sport F1 HD (canale 207) trasmetterà tutti i 21 GP live: ben 17 saranno in diretta esclusiva, di cui i primi 13 della stagione, da marzo ad agosto. Per il 2018, 4 GP (tra cui il Gran Premio d’Italia) andranno in diretta in chiaro anche su TV8, che trasmetterà le altre gare in differita.
Ecco gli orari ITALIANI:


Prove Libere 1: 02:00 – 03:30
Prove Libere 2: 06:00 – 07:30 
Prove Libere 3: 04:00 – 05:00 
Qualifiche: 07:00 – 08:00 (dalle 17.00 su TV8)
Gara: 07:10 (dalle 19.00 su TV8)
Ferrari per Sebastian Vettel; battute le Mercedes
di Hamilton e Bottas. Seguono quindi Raikkonen e Verstappen.
Buona partenza per tutti i piloti davanti, con Hamilton che mantiene la testa della gara, tuttavia,
per tenere dietro Vettel stressa troppo le
sue gomme ed è costretto ad una sosta anticipata. Al suo
rientro in pista si trova alle spalle di Verstappen che ha un ritmo decisamente inferiore e non gli
riesce il sorpasso (anche perché con queste vetture non è così semplice). Al contrario, Vettel,
rie
sce a far lavorare bene la sua gomma e a guadagnare quei secondi che gli permetteranno di
rientrare in pista davanti all’inglese. Con pista libera il ritmo del tedesco è nettamente migliore e
Hamilton non riuscirà mai ad impensierirlo.
Bottas e Raikkonen
sembrano condurre una gara a parte: i loro tempi sono più alti di quelli dei
compagni di squadra anche se va segnalato che Bottas, con gomma soft, farà registrare giri
interessanti tant’è che chiuderà la gara a poco più di 1 secondo da Hamilton. Raikkonen,
invece, sembra non essersi mai trovato a suo agio al 100%; solamente nel finale un lampo
facendo registrare il giro più veloce della gara
GP AUSTRALIA: i compound saranno quelli del 2017 ma…
Le prime tre mescole scelte da Pirelli in questa stagione 2017 di Formula 1, utilizzabili nel Gran Premio di Melbourne, sono le stesse mescole portate in pista dal costruttore italo cinese la scorsa stagione ossia UltraSoft, SuperSoft e Soft.
Al contrario della passata stagione i vari Team non hanno effettuato la scelta dei vari compound da portare per questo primo evento della stagione 2018 di Formula 1 al” buio”. Pirelli ha infatti portato le mescole che vedremo nei 21 appuntamenti nei test post Gran Premio di Abu Dhabi. Le scelte sono interessanti: Mercedes più aggressiva di Ferrari è giù di per sé una notizia; come se il Team anglo tedesco, al momento della scelta, quindi oltre tre mesi fa, non fosse cosi sicuro di avere risolto pienamente i problemi sui compound più morbidi e volesse “testarli” maggiormente nel weekend di gara. Hamilton si occuperà di testare la “rossa” sui long run, Bottas la “gialla”, invece entrambi la gomma da qualifica “viola”. Scelta di “mezzo” per RedBull con 8 treni di UltraSoft, 3 di SuperSoft e 2 di Soft. Mclaren si conferma anche in questo inizio di stagione come uno dei team più aggressivi nella scelta degli pneumatici, come se la MCL33 derivasse dalla gentile vettura dello scorso anno.
In molti sono curiosi di capire come le nuove Pirelli si comportino in termini di finestra di temperatura; a detta di Pirelli i nuovi pneumatici hanno una finestra più larga e spostata più in basso rispetto ai compound della scorsa stagione. Se nel 2016 si era sviluppato un prodotto completamente nuovo, con obiettivi diversi dal passato, che degradasse meno e desse la possibilità ai piloti di spingere di più e attaccare, per le mescole di questa nuova stagione si è cercati di essere meno conservativi. Pirelli ha quindi spostato tutto il range di mescole verso il morbido: quella che oggi chiamiamo SuperHard è la hard dello scorso anno, che a sua volta non veniva però praticamente usata. E cosi via verso il basso. Inoltre è stata aggiunta una nuova Ultrasoft, più morbida di uno step rispetto al 2017, e una Hypersoft, due step più morbida dell’Ultrasoft 2017. Le piste e gli asfalti saranno molto diversi e l’obiettivo di Pirelli è quello di riuscire a creare gare a  due soste, un compromesso ideale per avere maggiore spettacolo durante i GP.  
A grandi linee si può quindi pensare che le mescole 2018 siano le mescole 2017 scalate verso il basso in termini di durezza (la SuperSoft 2017 è la Soft 2018 e cosi via). Con questo gap tra i tre compound utilizzati a Melbourne (valori in uscita dalla otto giorni di test invernali di Barcellona):


Soft / SuperSoft: 0.4 secondi
SuperSoft / UltraSoft: 0.6 secondi


GP AUSTRALIA: drastico calo termico tra la giornata delle seconde libere e quella di gara
Parlando di meteo, le temperature ambientali nella giornata di venerdì saranno piuttosto elevate con valori che potrebbero toccare anche i 30°C. Possibilità di pioggia nulla e vento praticamente assente.
Per quanto riguarda la giornata di sabato, sempre temperature piuttosto elevate con la novità del vento che inizierà a soffiare sul circuito dell’Albert Park, e che preluderà all’arrivo di una veloce perturbazione tra la seconda parte di sabato e la giornata di gara.
Nella giornata di gara sembra confermato da vari giorni a questa parte un drastico calo termico delle temperature ambientali (le previsioni odierne non vedono più di 20/22°C dell’aria durante la gara) con possibilità di pioggia che andranno monitorare con l’avvicinarsi della gara. Sempre presente il vento sotto forma di brezza vivace o anche tesa che qualche fastidio potrebbe dare alle varie vetture.
GP AUSTRALIA: cosa aspettarsi dai vari Team?
La Mercedes W09 si presenta al Gran Premio inaugurale della stagione come la vettura da battere. I recenti test invernali, disputati sul tracciato spagnolo del Montmelo di Barcellona, hanno mostrato una vettura anglo-tedesca piuttosto in palla ma con qualche (piccolo) punto di domanda per quanto riguarda il perfetto utilizzo dei compound più morbidi 





E’ lo stesso Lewis Hamilton giustamente a mantenere i piedi per terra in uscita dai test pre stagionali: “Al Montmelo la vettura non ha mostrato i problemi nella gestione degli pneumatici emersi lo scorso anno. Ma sarà cosi anche sugli altri circuiti?“. Sicuramente Melbourne è già un bel test poiché la pista ha caratteristiche tecniche molto diverse da quella spagnola del Montmelo e soprattutto un asfalto molto differente; non ultima, l’utilizzo di compound molto morbidi (UltraSoft, SuperSoft e Soft) rispetto alla Medium e alla Soft con cui la W09 ha concentrato la maggior parte dei propri run pre stagionali. Pirelli ha optato per le stesse identiche pressioni minime della scorsa stagione ma valori di camber leggermente meno spinti (lo scorso anno si poteva utilizzare anche un -4° sull’anteriore).
A livello tecnico, il team anglo-tedesco è stato uno dei più attivi durante la otto giorni di test pre stagionali introducendo alcune novità aerodinamiche, sia nella zona anteriore che in quella posteriore che sembrano aver dato i risultati sperati e che verranno riproposte in questo primo appuntamento della stagione. A livello di affidabilità della Power Unit, il team Mercedes arriva in Australia piuttosto tranquillo visto che nei sette giorni di test non ha accusato nessun tipo di problema nonostante i tantissimi chilometri percorsi.
Per quanto riguarda Ferrari, il Team italiano si presenta a Melbourne in un buono stato di forma considerando che sulla SF71-H è stato parzialmente rivisto il concetto aerodinamico della vettura dello scorso anno. Si è passata da una monoposto con passo “relativamente” corto ad una con interasse più lungo seguendo la filosofia della Mercedes W08. Rispetto alla vettura anglo-tedesca, il passo è rimasto comunque più corto ed è stato mantenuto un assetto rake molto più esasperato. Oltre a questi importanti cambiamenti a Maranello hanno cercato di lavorare molto sull’efficienza aerodinamica, con risultati ancora non del tutto soddisfacenti. Entrambi questi macro cambiamenti (passo più lungo e maggiore efficienza aerodinamica) di concetti necessitano di lavoro da parte degli ingegneri e dei piloti per poter esprimere al massimo il potenziale di questa nuova vettura.




Un altro punto debole che è emerso durante i long run dei test invernali è ancora la Power Unit che rispetto a quella Mercedes sembra essere molto più “assettata” di carburante. Questo fattore potrebbe incidere soprattutto in gara poiché avere a disposizione una power Unit molto efficiente fa risparmiare sul carburante da imbarcare ad inizio gara, ricordando che solitamente avere 10 kg in meno di benzina equivale mediamente ad un vantaggio cronometrico di circa 3 decimi al giro. A livello di sviluppi la Rossa non ha introdotto grosse novità durante i test. Si è pensato principalmente a raccogliere dati e a conoscere giustamente questa nuova monoposto. I primi sviluppi aerodinamici li vedremo montati sulla SF71-H direttamente in Australia. Da questi upgrade gli ingegneri di Maranello si aspettano un miglioramento di circa 0.1 – 0.2 secondi al giro.

Passando a RedBull, la RB14 si può dire essere certamente la vera incognita del primo Gran Premio stagionale. Molti addetti ai lavori e gran parte di quelli che hanno potuto osservare la RB14 in pista sono rimasti piacevolmente colpiti soprattutto dal comportamento nelle curve veloci e medio lente. Se oltre a ciò si considera che il team di Milton Keynes sembra essere quello tra i top team che maggiormente si è nascosto per non mostrare alla concorrenza le loro potenzialità si può pensare che il Team anglo tedesco possa ben figurare all’Albert Park. Il vero punto di domanda sta come nella seconda parte della stagione passata nella Power Unit Renault e quanta performance potrà sbloccare soprattutto nelle fondamentali fasi di qualifica del sabato pomeriggio.

Il motorista francese sembra aver fatto qualche progresso sia in termini di potenza che di affidabilità ma le prestazioni non sembrano ancora in linea con quelle offerte da Mercedes e Ferrari. A livello tecnico qualcosa di nuovo durante i test è stato provato sulla RB14 anche se altre novità (più corpose) sono previste per l’Australia. Un pacchetto che secondo i rumors emersi in queste ultime ore potrebbe portare un miglioramento di circa 3 decimi al giro. Oltre alla vera possibilità che Renault porti in pista già in Australia il primo, piccolo, aggiornamento alla sua Power Unit che dovrebbe garantire al Team ufficiale ma anche a RedBull e Mclaren qualche CV in più. Concludendo, sul tracciato cittadino di Melbourne la RedBull potrebbe essere una vera e propria sorpresa/insidia per Mercedes e soprattutto per Ferrari visto che la potenza della Power Unit è meno determinante rispetto ad altri tracciati. 

Se non esistono grandissimi dubbi sul potenziale dei primi tre team resta molto indecisa la battaglia di centro classifica. La Haas a Barcellona ha dimostrato di essere molto forte ma dovrà vedersela, se tutto funzionerà a dovere, con una McLaren-Renault che avrà a disposizione parecchie novità tecniche. Da non trascurare poi la Force India che sul passo gara a Barcellona si è piazzata subito dietro a tre top team, nascondendosi sui giri “veloci”, e considerando che in Australia avrà a disposizione anch’essa delle novità tecniche. 

di @spontonc & @smilextech

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4 Commenti

  1. avevo letto che la simulazione di gara mercedes era stata fatta di mattina e quindi sarebbero stati favoriti,perché pista più fredda avrebbe favorito il grip!
    Nella mia ignoranza pensavo fosse il contrario se serve posto il link. comunque la dichiarazione loro è questa, copio e incollo: "la Mercedes, velocissima in simulazione, ha effettuato la prova in mattinata quando teoricamente la pista più fredda offriva più grip agli pneumatici, specialmente la media;" cercando con google sicuramente provate la pagina.

    Grazie per gli articoli e lavoro.

  2. Ciao, le simulazioni di gara di Bottas e Hamilton sono iniziate intorno alle 11.30 mentre quella delle Ferrari è stata fatta nel pomeriggio. Le temperature in pista erano sicuramente diverse ma non tali da giustificare la differenza tra i due passi gara. Comunque manca poco e avremo, finalmente, le risposte dalla pista.

  3. ciao, ho letto il vostro accenno al passo della ferrari, non so se lo avete scritto altrove e io non lo ho letto, ma secondo voi la stima di motorsport di soli 3 mm di differenza di passo tra mercs e ferrari é reale o no? avete qualche informazione?

    grazie!

  4. Ciao, noi non siamo mai enntrato nello specifico sulla misura dell'interasse di Mercedes e Ferrari perchè il margine di errore è troppo elevato. Usando l'cchiometro la differenza di passo tra le due vetture è molto più grande di 3mm. Dalle informazioni raccolte la Ferarri dovrebbe aver aumentato il passo dai 5 ai 7 cm mentre la Mercedes lo ha confermato uguale al 2017.
    Grazie

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