La McLaren, nei test della scorsa settimana, aveva accusato dei problemi di surriscaldamento al posteriore nonostante le temperature ambientali presenti in Spagna fossero piuttosto basse. Problemi che costringevano i meccanici ad usare le ventole di raffreddamento nella parte posteriore della MCL33 ogni volta che la vettura tornava ai box.
I problemi di surriscaldamento, inizialmente, sembravano causati dal turbocompressore ma si è capito che la problematica principale erano gli scarichi. Scarichi che non vengono forniti dalla Renault ma sono stati progettati direttamente dalla McLaren.
Proprio per incrementare l’estrazione di aria calda dalla zona posteriore gli ingegneri di Woking hanno realizzato delle feritoie sulla parte terminale del cofano. Una soluzione che di solito viene utilizzata nei Gp più caldi e non su circuiti con “soli” 17°C ambientali.
Foto Octane |
Problemi che non sembrano essere stati definitivamente risolti in quanto la carrozzeria nella zona posteriore presentava delle bruciature a dimostrazione che le temperature sotto il cofano sono ancora troppo alte.
Nonostante questa modifica la giornata per la McLaren non è stata affatto buona. Vandoorne si è fermato in pista ben 2 volte per dei problemi elettrici che hanno rallentato il programma di lavoro. Il pilota belga, oltre ad essere all’ultimo posto nella classifica dei tempi, è quello che ha percorso il minor numero di chilometri a dimostrazione che, l’affidabilità, nonostante l’abbandono ad Honda, continua ad essere un grosso problema.