domenica, Dicembre 22, 2024

GP BAKU – ANALISI QUALIFICHE: Vettel e la Ferrari ci sono, Raikkonen molto meno e domani….

Le qualifiche del Gran Premio dell’Azerbaigian ci hanno regalato una nuova Pole Position per Sebastian Vettel, la terza consecutiva, la numero 53 della carriera, davanti alle due Mercedes di Hamilton e Bottas e alle due RedBull di Ricciardo e Verstappen.  Per quanto riguarda Raikkonen, il pilota finlandese della Ferrari ha sprecato la chance di far segnare la sua prima Pole Position stagionale a causa di una brutta scodata in uscita dall’ultima curva, quando il suo crono era ben 3 decimi sotto a quello di Vettel. Un’amara sesta posizione, davanti alle due “rinate” Force India. Poi le due Renault, le due Williams e il solito Alonso.
Come spesso succede ultimamente, partiamo in questa analisi dalla FERRARI che anche oggi è sembrata portare in pista il miglior pacchetto in assoluto. Ne è la dimostrazione la Pole Position di Sebastian Vettel ma soprattutto la prima posizione di Kimi Raikkonen fino all’uscita dell’ultima curva che avrebbe significato la terza doppietta consecutiva per il Team di Maranello.
Se nella giornata di ieri, soprattutto Sebastian Vettel non era pienamente soddisfatto del comportamento della vettura sul giro secco, già da questa mattina (FP3) la musica sembrava essere cambiata con una vettura molto più bilanciata e non più cosi nervosa come nelle sessioni di libere delle 24 h precedenti. Il grande cambiamento di setup, sia meccanico che aerodinamico, ha aiutato il pilota tedesco a trovare quel feeling necessario su un circuito cittadino come quello di Baku.
La Ferrari ha deciso di “caricare” aerodinamicamente la vettura rispetto alle libere di ieri per mandare più velocemente in temperatura negli pneumatici. Il lato negativo lo si trova nella perdita di velocità sul lungo dritto (attenzione alle ripartenze da periodi di Safety Car) presente nel terzo settore oltre che, ma il condizionale è d’obbligo vista l’elevata percentuale di possibilità che entri in pista la Safety Car, nel penalizzare anche le prestazioni della Power Unit italiana in gara visto che un maggior livello di resistenza all’avanzamento significa anche maggior consumi.
La SF71H vista in pista a Baku è tornata a guadagnare in curva nei confronti di Mercedes e a perdere o comunque rimanere sugli stessi livelli della W09 nei rettilinei di Baku. La Pole Position Vettel l’ha costruita facendo segnare un ottimo secondo settore (Raikkonen addirittura due decimi più veloce), il più lento della pista, e non perdendo eccessivamente nell’ultimo settore, quello invece più veloce dove la Mercedes ha dimostrato grandi doti velocistiche.
Guardando la tabella successiva si può notare come la W09 e la RB14 arrivino allo Speed Trap, posizionato qualche centinaio di metri prima della Finish Line, con una velocità superiore di circa 9 km/h rispetto alle due Ferrari, mantenuta poi nei metri successivi. Questo per via di gestioni diverse dell’energia ibrida rilasciata tramite il motore MGU-K ma che comunque mostrano l’ottimo livello dell’ibrido 2018 sulla Power Unit italiana.
Due parole è giusto spenderle anche per Kimi Raikkonen dopo questa quarta qualifica dell’anno, tutt’altro che positiva. Se prendiamo in considerazione il suo miglior terzo settore del Q2, il pilota finlandese della Ferrari, sommando il primo e il secondo settore record del Q3, avrebbe fatto segnare la Pole Position odierna con un crono di 1.41″413, 85 millesimi davanti al proprio compagno di squadra. L’errore dopo curva 16 è però doppiamente grave perchè lascerà idealmente (al netto di quanto potrà succedere domani in partenza) Sebastian Vettel in balia della strategia Mercedes. Ecco le parole di Vettel:

“…avrei preferito partire in seconda posizione con Kimi al mio fianco piuttosto che fare le Pole Position ed avere alle mie spalle le due Mercedes…”

E se a ciò sommiamo il fatto che il pilota finlandese ha commesso due importanti errori nel Q2 che hanno vanificato la strategia di qualificarsi con la gomma SuperSoft, possiamo dire che questo è sicuramente un sabato pomeriggio da cancellare velocemente per un Iceman che si è sciolto in quel di Baku.
 
Parlando invece di MERCEDES, la qualifica la si può considerare positiva visto il gap tra tra Lewis Hamilton e Sebastian Vettel, che, guardando la seconda tabella dell’articolo, avrebbe potuto essere ancora più contenuto (Ideal Lap a soli 59 millesimi) se entrambi i piloti avessero fatto segnare i loro giri di pista “ideali”. D’accordo con questa analisi Toto Wolff:
 

“Quando guardo il risultato odierno devo tenere conto delle difficoltà che abbiamo incontrato ieri e questa mattina; avere le due vetture in seconda e terza posizione mi rende positivo. I ragazzi hanno lavorato duramente fino a tarda notte cercando di trovare la strada giusta, trovando un passo nella giusta direzione questa mattina e poi un altro, forse più importante, in qualifica. Ci manca qualcosa ancora nella parte centrale del tracciato, ma è stato cosi anche negli anni scorsi. Siamo stati bravi a compensare negli altri due settori della pista.”

I due piloti, cosi come Vettel e il duo RedBull, partiranno domani con il compound SuperSoft, al contrario di Raikkonen, i due piloti Force India e i due Renault che partiranno con l’UltraSoft. Per molti piloti verrà impostata una strategia (Plan A) su singola sosta, montando la “gialla” Soft nella seconda parte di gara. Certamente la possibilità di Safety Car in fasi della gara “calde” potrebbe far optare i Team per gli altri Plan strategici. Sarà fondamentale per Raikkonen sfruttare l’extragrip che la UltraSoft concederà in partenza e nei primi giri di gara per cercare di recuperare qualche posizione e cercare di allontanarsi da chi partirà oltre la decima posizione con la SuperSoft o la Soft e che quindi allungheranno molto probabilmente lo stint rispetto al pilota finlandese della Ferrari.
Una Mercedes che è passata dal mezzo secondo preso nelle qualifiche della Cina ad un gap di meno di 2 decimi di Baku. Quali i motivi? Principalmente grazie al fatto che il team anglo tedesco è potuto tornare a sfruttare il 100% della propria Power Unit dopo i problemi incontrati in Australia e che hanno costretto gli ingegneri a chiudere momentaneamente i rubinetti per effettuare delle verifiche sui banchi di Brackley. Una mappatura aggressiva che ha permesso a Mercedes, Force India e Williams di avere a disposizione 10 CV aggiuntivi in qualifica e anche per 20 km (su questo tracciato sono 5 giri) durante la gara di domani. 10 cavalli aggiuntivi sul tracciato di Baku equivalgono ad un miglioramento prestazionale di circa 3 decimi al giro.
Passando a REDBULL, anche quest’oggi si è notata la bontà del corpo vettura delle due RB14 che si sono dovute accontentare della quarta e quinta posizione per via dei 25 CV in più a disposizione di Mercedes e Ferrari nei momenti che contano della qualifica. Se consideriamo che 25 CV a Baku equivalgono a circa 6 decimi e mezzo di secondo, prendendo in esame il distacco di 4 e 5 decimi presi da Ricciardo, sempre impressionante a trovare il giro giusto al momento giusto, e Verstappen rispetto a Vettel si può notare come il telaio RedBull sia veramente performante. La quarta posizione per il pilota olandese era alla portata ma del sottosterzo soprattutto nel primo settore, a causa delle sue UltraSoft troppo fredde (per prendere spazio ha dovuto rallentare molto), ne hanno limitato le performance.
La vettura del Team anglo austriaco è ancora limitata dalle scarse prestazioni in qualifica della Power Unit Renault che non gli permettono di caricare ulteriormente le ali. Dal prossimo Gran Premio il motorista francese metterà a disposizione anche dei propri clienti una nuova specifica di Power Unit che garantirà qualche CV in più (non i 5 decimi che qualcuno ha detto pochi giorni fa). Ma non è detto che il Team anglo austriaco porti in pista fin da subito la nuova evoluzione, anzi sembrerebbe che Horner & Co vogliano aspettare il Canada anche se una decisione verrà presa solamente nelle prossime due settimane.
 
Per quanto riguarda gli altri Team, la quarta e la sesta fila di Force India e Williams sono il frutto dei decimi di secondo a disposizione nelle qualifiche odierne grazie ad una maggior cavalleria della Power Unit Mercedes. Resta comunque molto positiva la prova soprattutto del team indiano che anche senza i 3 decimi di secondo dei 10 CV Mercedes aggiuntivi sarebbe risultato comunque essere il quarto Team in pista oggi a Baku. Negative le prove di Mclaren e soprattutto Haas che dovranno sperare in una gara pazza, stile scorsa stagione, per sperare di portare a casa punti utili per la classifica Costruttori.
Domani ci aspettiamo una gara spettacolare con idealmente almeno cinque vetture in lotta per la vittoria finale considerando che questo è il quinto tracciato in termini di facilità di sorpasso visto il lungo rettilineo presente nella terza parte del circuito.
Autore: @smilextech

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2 Commenti

  1. La RB ha un ottimo telaio, così come MB e Ferrari, nel secondo settore, più guidato, non mi sembra che abbia fatto chissà quali tempi. Come si fa a scrivere che RB ha il telaio migliore? Su quali basi? Scrivendo poi, poche righe sotto, che nel secondo settore Ferrari è stata più veloce?
    Riguardo Raikkonen, ha sbagliato la curva 16, non c'è dubbio, in quel momento era tre decimi davanti al compagno di squadra che deteneva la pole provvisoria.
    Raikkonen ha quasi 40 anni e nonostante il ritiro è terzo in classifica. I numeri non mentono mai.

  2. Lo abbiamo scritto semplicemente perché Rb nonostante un'ala posteriore che Ferrari e Mercedes utilizzano a Monza è riuscita as essere performante. Su una pista in cui 25 cv di differenza pesano 7 decimi al giro rb ha accusato un distacco di mezzo secondo scarso. Poi se parliamo di pacchetto è chiaro che,aftualmente, il migliore è quello Ferrari

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