Aspettando le conferme della pista, ecco le nostra Preview della seconda edizione del Gran Premio dell’Azerbaijan.
Prove Libere 1: 11:00 – 12:30
Il circuito che ospita la seconda edizione del Gran Premio d’Azerbaijan è lungo ben 6.003 metri ed è composto da 12 curve a sinistra e 8 a destra. Una caratteristica molto interessante, che lo rende unico anche rispetto a moltissimi altri circuiti presenti nel calendario di F1 è che gran parte dei sei chilometri di lunghezza si trovano al di sotto del livello del mare.
GP BAKU: tracciato da medio carico aerodinamico dove conta avere una Power Unit performante
Da un punto di vista tecnico, più precisamente di Power Unit, il circuito di Baku (insieme a Spa) è il tracciato ove la parte ibrida ha il maggior peso nell’arco di un giro in tutto il mondiale. A Baku sarà cruciale avere un efficiente recupero di energia elettrica da parte del motore elettrico MGU-H per avere a disposizione il più a lungo possibile i ben 120 kW.
Da segnalare come RedBull abbia optato per una scelta più conservativa portando a Baku ben due set di pneumatici Soft, tre di SuperSoft e soli otto treni di UltraSoft.
GP BAKU: cosa aspettarsi dai vari Team?
La Ferrari si presenta a questo appuntamento stagionale in testa alla classifica piloti e ad un solo punto dalla Mercedes in quella Costruttori nonostante il poco fortunato Gp della Cina. Il problema “cronico” della passata stagione, ossia le difficoltà nel far segnare Pole Position sembra essere stato ben risolto per questa stagione e ne sono la dimostrazione le prima fila tutte rosse ottenute dalla SF71H sia in Bahrain che in Cina. Grosso merito va dato ai motoristi che durante l’inverno hanno fatto un ottimo lavoro tanto da portare in pista una Power Unit che in Bahrain e a Shanghai ha raggiunto (e c’è chi mormora, addirittura superato) i livelli di potenza di quella Mercedes. Se a livello di potenza massima generata, la Ferrari è al top, la stessa cosa non la si può affermare per quanto riguarda l’efficienza del motore endotermico su cui il Team italiano e la Shell stanno duramente lavorando. Questo fattore lo si è notato molto durante le simulazioni di gara dei test di Barcellona mentre, in queste prime gare del 2018, è stato in parte mascherato dal regime di Virtual Safety Car in Australia e dalle Safety Car del Bahrain e della Cina. Fattore consumi che sarà molto importante anche su questo tracciato ma, ancora una volta, l’alta probabilità di Safety Car potrebbe dare una grossa mano ai motori meno efficienti. Attese, cosi come per Mercedes, novità aerodinamiche di adattamento al circuito.
Se in casa Ferrari le cose stanno precedendo piuttosto bene la stessa cosa no si può dire per la Mercedes. I problemi con le Pirelli più soffici, non presenti in Australia, sono invece apparsi in Bahrain e continuati in Cina. Al sabato le gomme faticavano ad entrare nella giusta finestra di funzionamento mentre in gara, causa innalzamento delle temperature termiche, hanno accusato un fastidioso overheating sulle posteriori.
Riscaldamento degli pneumatici che sarà fondamentale a Baku, ancor di più in questa stagione con temperature più basse dell’asfalto, poiché, a causa delle caratteristiche tecniche della pista, sarà difficile portare contemporaneamente nella giusta finestra l’assale anteriore e quello posteriore. Se al posteriore bisognerà prestare parecchia attenzione all’overheating, all’anteriore, la difficoltà sarà quella di riuscire a scaldare gli pneumatici visto che il lungo rettifilo di partenza contribuirà dannosamente al loro raffreddamento.
Passando all’ormai terzo (incomodo) Team, ossia RedBull, c’è ben poco da dire: come è successo in Cina sarà pronta a sfruttare ogni piccola difficoltà di Ferrari e Mercedes. Il loro punto di forza è senza dubbio il corpo vettura e per questo dovranno portare in pista delle ali posteriori molto scariche per non perdere troppo terreno nel lungo dritto presente nel terzo settore del circuito azero. In questo inizio di stagione, la RB14 ha girato costantemente con un’ala posteriore piuttosto scarica per compensare la più grossa lacuna del loro pacchetto che è la potenza della Power Unit. Nonostante Renault abbia concesso ai loro team di utilizzare mappature più spinte a partire dalla Cina (+5 CV, solamente nella Q3 della sessione di qualifica) il gap di potenza che li separa da Mercedes e Ferrari è ancora piuttosto importante soprattutto nelle fasi di qualifica, mentre in condizione di gara le prestazioni sono sicuramente più livellate.
A seguire l’ormai classico pacchetto di mischia formato da Haas, Renault, Mclaren e, in parte, Force India e Toro Rosso con il primo Team che dovrà cercare di portare in America dei punti fondamentali nella classifica costruttori. La VF18 è una vettura nata bene ma che non ha raccolto in pista quanto di buono ha dimostrato, tant’è che il Team americano è solamente settimo nella clasifica costruttori parziale. Renault e Mclaren continuano invece a sperare di limitare i danni, aspettando la nuova Power Unit francese che dovrebbe esordire nei prossimi tre Gran Premi, e, nel caso del Team di Woking, anche delle novità importanti alla MCL33 attese entro il Gran Premio di Spagna. Discorso molto simile per quanto riguarda Force India e Toro Rosso; se il primo Team spera di risolvere i problemi al posteriore della VJM11 nel Gran Premio di Barcellona portando delle novità nella parte centrale della vettura, per quanto riguarda Toro Rosso, si stanno aspettando con molta fiducia le novità motoristiche di Honda programmate per il Gran Premio del Canada (si parla di 25 CV, da confermare in pista) che potrebbero far fare un’importante balzo in avanti al Team italiano. A chiudere Williams e Sauber, con il primo Team alle prese con importanti problemi di correlazione dati tra la pista e la Factory di Groove mentre il secondo, ancora alla ricerca di setup che permettano a Ericsson e Leclerc di sfruttare appieno quella che è una vettura difficile e troppo meteoropatica.
Salve, si sà se le celle della batteria sono a tecnologia Li-po , li-ion o li-fe ?
Grazie
Ragazzi, fate un lavoro straordinario…. peró…. c é un peró…… i pop-up su mobile che non si possono nemmeno chiudere e ti costringono a uscire dal sito sono indecenti, capisco che dovete vivere pure voi, ma almeno un pop-up che si possa chiudere…… é na roba proprio di un fastidioso terrificante…..
"temperature termiche" però non si può proprio sentire.