La Ferrari, nella giornata di ieri, ha confermato, su entrambe le vetture, le novità tecniche, che il team italiano ha portato in pista per questo fine settimana.
Stiamo parlando dell’ala posteriore che presenta il profilo principale a forma di “cucchiaio” per concentrare il carico nella zona centrale scaricandone
la zona esterna. Questa versione di ala, solitamente, viene utilizzata sui
circuiti in cui bisogna “contenere” la resistenza all’avanzamento e grazie alla
forma del profilo principale permette di caricare maggiormente la parte
centrale dell’ala, andando a scaricare invece le parti esterne che sono
generatrici di deleteri vortici di estremità e quindi di quel deleterio aumento
della resistenza (drag) all’avanzamento.
la zona esterna. Questa versione di ala, solitamente, viene utilizzata sui
circuiti in cui bisogna “contenere” la resistenza all’avanzamento e grazie alla
forma del profilo principale permette di caricare maggiormente la parte
centrale dell’ala, andando a scaricare invece le parti esterne che sono
generatrici di deleteri vortici di estremità e quindi di quel deleterio aumento
della resistenza (drag) all’avanzamento.
Le ali di queste moderne vetture
di Formula 1 hanno un allungamento piuttosto limitato e il rapporto tra
l’apertura e la corda è molto basso, intorno a 3. Il regolamento tecnico
posiziona l’ala posteriore in una posizione piuttosto ravvicinata alla
carrozzeria e alle ruote posteriori e questo fattore comporta che i vortici estremità
siano piuttosto intensi. Vortice di estremità che è dovuto alla tendenza
dell’aria a spostarsi dalla zona ad alta pressione verso quella a bassa. Per
questo vengono utilizzate le ali con il profilo principale con questa forma in
modo da caricare molto la zona centrale cercando di diminuire il delta di
pressione nella zona più esterna in modo da contenere questi vortici di
estremità che che provocano un aumento della resistenza all’avanzamento. In
questi ultimi anni, gli endplate e le soffiature nella parte alta sono
diventati molto complessi proprio per cercare di contenere questo effetto
cercando di frammentare l’unico vortice molto intenso in tanti piccoli vortici
di intensità minore.
di Formula 1 hanno un allungamento piuttosto limitato e il rapporto tra
l’apertura e la corda è molto basso, intorno a 3. Il regolamento tecnico
posiziona l’ala posteriore in una posizione piuttosto ravvicinata alla
carrozzeria e alle ruote posteriori e questo fattore comporta che i vortici estremità
siano piuttosto intensi. Vortice di estremità che è dovuto alla tendenza
dell’aria a spostarsi dalla zona ad alta pressione verso quella a bassa. Per
questo vengono utilizzate le ali con il profilo principale con questa forma in
modo da caricare molto la zona centrale cercando di diminuire il delta di
pressione nella zona più esterna in modo da contenere questi vortici di
estremità che che provocano un aumento della resistenza all’avanzamento. In
questi ultimi anni, gli endplate e le soffiature nella parte alta sono
diventati molto complessi proprio per cercare di contenere questo effetto
cercando di frammentare l’unico vortice molto intenso in tanti piccoli vortici
di intensità minore.
Oltre all’ala posteriore è stata utilizzata, sulle vetture di Raikkonen e Vettel, l’ala anteriore che presenta una novità nella zona degli endplate per migliorare l’efficienza aerodinamica in quando vanno a spostare, esternamente agli pneumatici anteriori, un flusso d’ari maggiore.
Confermati, inoltre, i 3 generatori di vortice sugli specchietti retrovisori.