lunedì, Dicembre 23, 2024

GP CINA – ANALISI QUALIFICHE: la Ferrari SF71H di oggi era imbattibile

Altro giro di giostra, circa 180 h dopo quello del Bahrain, e altro capolavoro rosso con la seconda pole position consecutiva per Sebastian Vettel che, sul tracciato di Shanghai, è riuscito a battere, come spesso succede, in extremis il proprio compagno di squadra.




Seconda fila per una Mercedes poco divertente da guidare, per dirla alla Hamilton, che mai è stata in corsa per la pole position su una pista circa 10°C più fredda rispetto alla giornata di ieri. Terza fila per la RedBull che risulterà essere una mina vagante soprattutto per il duo argentato nelle prime fasi della gara di domani (leggendo l’articolo potrete capire il perchè). 

Continuando a scorrere la griglia, la “pole position degli altri” è stata ottenuta da Hulkenberg che ha preceduto la Force India di Perez, la Haas di Grosjean e l’altra Renault di Sainz. Piuttosto deludente la prestazione della Toro Rosso di Gasly che, dopo il quarto posto ottenuto in Bahrain, non è nemmeno riuscito a qualificarsi al Q2.
Partiamo dalla FERRARI. Se nella giornata di ieri i piloti, soprattutto Sebastian Vettel, non erano molto soddisfatti del comportamento della vettura, già da questa mattina (FP3) la musica sembrava essere cambiata con una vettura molto più bilanciata e che non tendeva più al sovrasterzo come nelle seconde libere di ieri. Per due importanti motivi: il primo prettamente tecnico, con i “classici” interventi di setup effettuati tra le FP2 e il sabato, anche grazie al lavoro congiunto di Kvyat al simulatore di Maranello, il secondo più atmosferico invece, con le più basse temperature dell’asfalto che hanno aiutato sicuramente la SF71H, una vettura che durante le libere di venerdì aveva sofferto di surriscaldamento delle posteriori.



Andando ad analizzare i Best Sectors dei due piloti della Ferrari possiamo notare che Vettel è riuscito a fare la differenza rispetto a Raikkonen nel settore conclusivo della pista (anche a causa di un assetto leggermente più scarico che potrebbe aiutarlo in gara) mentre, nei primi due tratti, il pilota finlandese era stato leggermente più veloce. Sommando i tre BS possiamo notare come Raikkonen aveva sicuramente nel piede la pole position “ideale” ma non è riuscito a mettere insieme i propri migliori settori in un unico giro. La grande forza di Vettel, soprattutto nei confronti del compagno di squadra finlandese, è anche questa: trovare il giro giusto nel momento giusto.


Un altro dato fondamentale, oseremmo dire storico, da analizzare è il sorpasso a livello prestazionale della Ferrari nei confronti della Mercedes. Nella storia IBRIDA della Formula 1, la Mercedes non si era praticamente mai trovata ad inseguire, recitando invece il ruolo di protagonista. Ora, dopo le qualifiche della Cina, la rossa, almeno dal punto di vista del Giro Veloce, è la vettura più veloce dello schieramento. 

Una vettura che è risultata essere praticamente perfetta in sede di qualifica: perfetta in inserimento curva e senza quei fastidiosi problemi di sottosterzo manifestati in Australia, veloce a centro curva e con le due caratteristiche tecniche che hanno sempre funzionato finora sulla SF71H ossia la tantissima trazione meccanica e la tantissima velocità sul dritto. 

Il Team italiano, cosi come Mercedes, visto il possibile alto degrado delle UltraSoft con il pieno di benzina e delle temperature ambientali che dovrebbero essere ben più elevate nella giornata di domani, hanno deciso di qualificarsi nel Q2 con la Soft, compound “giallo”. Questo permetterà ai due Team di gestire a proprio piacimento la strategia, allungando il primo stint, vedendo come gli altri pneumatici funzioneranno sulle altre vetture con le nuove condizioni ambientali e di conseguenza scegliere il compound giusto per la seconda parte di gara. Potrebbero optare per la singola sosta montando al pitstop la gomma Medium oppure, se il degrado gomma sarà piuttosto elevato (o la gara vedrà l’ingresso della Safety Car in una determinata fase di gara), di scegliere la doppia sosta. 
Ma attenzione: soprattutto il duo Mercedes dovrà stare molto attento perchè tutte le altre vetture presenti nella top ten si sono qualificate con le UltraSoft e questo potrebbe significare due RedBull molto pronte al via e nelle primissime fasi di gara per via di gomme ben più prestazionali. 
Passando a MERCEDES, c’è molto delusione nel Team anglo tedesco poiché dopo aver sofferto le alte (ma non altissime) temperature del Bahrain, qui in Cina la W09 è andata in crisi nella gestione della UltraSoft per via delle temperature troppo basse dell’asfalto. Se la scorsa settimana era l’overheating il maggior problema della vettura di Hamilton e Bottas, nella giornata odierna si sono avuti problemi di riscaldamento degli pneumatici. In Q3, ma anche nella simulazione di qualifica effettuata nelle seconde libere, la W09 ha pagato decimi preziosi nelle prime due curve, soprattutto la prima, come se gli pneumatici fossero ancora freddi e fuori dalla fuori finestra ideale.
Un problema meno evidente nella giornata di ieri, con circa 10°C di pista in più, più evidente invece nella giornata odierna con il Team anglo tedesco che non ha voluto però stravolgere gli assetti tra le terze libere e le qualifiche, tenendo presente che la gara di domani potrebbe essere corsa con temperature decisamente più elevate rispetto a quelle di oggi. Secondo le previsioni meteo ufficiali infatti, l’asfalto durante la gara potrebbe essere più caldo anche di oltre 20°C rispetto ad oggi. Rendere la W09 (al buio vista la mancanza di ulteriori prove libere) più veloce nella giornata di oggi per rischiare l’overheating della Soft e della Medium in gara poteva essere la scelta migliore? Risposte a parte è chiaro che negli ultimi due appuntamenti il team anglo tedesco ha dovuto optare per dei compromessi dettati da una coperta ancora troppo corta che riguarda la gestione degli pneumatici.  
Per riuscire a dare completa battaglia agli uomini in rosso, oltre ad una ottima partenza da parte di Hamilton e Bottas, al box dovranno lavorare molto bene di strategia avendo, a differenza dell’Australia e del Bahrain, la possibilità di avere entrambi i piloti nelle prime posizioni. Diciamo questo perchè per sorpassare servirà un secondo di passo, cifra simil Bahrain, che tende a crescere leggermente quando davanti si ha una vettura molto veloce sul dritto come la Ferrari SF71H.  
A livello strategico la gara per Mercedes sembra essere impostata sulla singola sosta montando le gomme Medium al pit stop. Gomme che dovrebbe adattarsi piuttosto bene alle temperature più elevate previste per la gara visto che hanno una finestra di funzionamento compresa tra i 110°C e i 140°C.
A livello strategico, se il degrado delle gomme sarà piuttosto elevato o se dovesse entrare una Safety Car nella seconda parte di gara che potrebbe indurre anche i piloti di test ad un Pit Stop aggiuntivo, c’è da tenere in considerazione che la Mercedes, a differenza della Ferrari, ha preservato un set di gomme UltraSoft.
Passando e concludendo con RedBull, dopo il doppio zero del Bahrain, il Team anglo austriaco era atteso ad un pronto riscatto sul tracciato cinese. La prestazione della RB14 su questo tracciato è da considerarsi buona perchè come al solito, la mancanza di potenza della Power Unit su un tracciato comunque molto critico, si è fatta sentire specialmente in qualifica. Ma attenzione che in gara le cose potrebbero andare in modo migliore come dimostrano i long run analizzati nella giornata di ieri (clicca qui per leggere). 
Qualifiche che non erano iniziate nel migliore dei modi per Ricciardo visto il problema avuto al turbocompressore durante le FP3. Problema che ha costretto i meccanici a sostituire l’intera unità riuscendo a mandare in pista il pilota australiano a soli 3 minuti dalla fine del Q1. 

GP CINA – Le strategie “consigliate” dalla Pirelli

A differenza di Ferrari e Mercedes i due piloti della Red Bull si sono qualificati in Q2 con le scarpe UltraSoft e questo fattore potrebbe diventare molto importante in partenza visto l’extra grip che può fornire quel compound rispetto alle Soft montate sulle W09 e sulle SF71H. Potrebbero quindi mettere pressione soprattutto ai due piloti della Mercedes sia in fase di partenza che nelle prima fasi di gara. Partendo con la mescola più morbida, ovviamente in casa Red Bull dovranno effettuare una strategia piuttosto aggressiva probabilmente impostata su una doppia sosta anche se secondo Pirelli sarà possibile riuscire a terminare la gara con un secondo lungo stint su Medium partendo con il compound più morbido. 
Autori: @spontonc e @smilextech

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4 Commenti

  1. Articoli come questo aiutano tantissimo a comprendere la gara, eccezionale.
    Direi che ormai è abbastanza chiaro che la pole ottenuta da Hamilton in Australia non era merito del "Party Mode".
    Ultima cosa: Cristiano ti ho inviato un mess riguardante le prese dei radiatori della Ferrari, che ne pensi dell'ipotesi "stallo" alle alte velocità?

  2. Carissimi, potete spiegare meglio come la Pirelli suggerisce la miglior strategia per i pneumatici?
    Guardando per esempio la 3 strategia più veloce, con 3 cambi gomme e 3 stint con le US mi balza all'occhio l'uguaglianza in numero di giri, dei primi 3 stint, possibile che non si tenga conto della diminuzione del peso della macchina e conseguente meno usura dei pneumatici?

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