domenica, Dicembre 22, 2024

GP CINA / ANALISI TEAM – MERCEDES W09: sicuramente è in difficoltà ma è improprio parlare di “crisi”

Mercedes ha iniziato la stagione 2018 con 0 vittorie ottenendo solo 1 pole position nel Gp inaugurale di Melbourne. Nessuno, dopo i test invernali, si poteva aspettare una W09  così in difficoltà e nemmeno il peggiore dei detrattori del team anglo-tedesco si attendeva un inizio di stagione così difficile. E’ sicuramente giusto parlare di difficoltà senza utilizzare la parola “crisi” visto che, Mercedes, nonostante tutto, poteva anche vincerle tutte e 3 le prima gare della stagione se le cose fossero filate lisce. In Australia, Hamilton, aveva praticamente vinto ma la VSC ha ribaltato le cose; in Bahrain, il quattro volte campione del mondo, a causa di problemi alla trasmissione è partito dal nono posto in griglia ma, in gara, aveva sicuramente un ritmo similare o migliore rispetto al vincitore e in Cina la SC, ha tradito Bottas che, grazie ad un’ottima strategie del muretto anglo-tedesco, era riuscito a portare a termine l’undercut su Vettel e poteva vincere la corsa nonostante non disponesse della vettura più performante. 

Se analizziamo questo inizio di mondiale la problematica principale che sta “frenando” la W09 sono gli pneumatici. Se in Australia era andato tutto alla perfezione non si può dire altrettanto se mettiamo sotto la lente di ingrandimento la gara del Bahrain e della Cina. Dopo la gara del Bahrain, gli ingegneri Mercedes, sembravano abbastanza tranquilli perchè attribuivano i problemi incontrati su quella pista ad una serie di circostanze dovute all’asfalto molto aggressivo che provocava un innalzamento di temperatura, specialmente in qualifica, delle gomme posteriori. Ma, il problema si è ripetuto anche in Cina su un tracciato con caratteristiche tecniche e di “grana” dell’asfalto completamente diverse rispetto a quello di Sakhir.  Durante le qualifiche, Hamilton e Bottas, hanno avuto problemi di riscaldamento degli pneumatici pagando decimi preziosi nelle prime due curve, soprattutto la prima, a causa delle gomme troppo fredde  e fuori dalla fuori finestra ideale. In gara, invece, l’innalzamento della temperatura della pista ha provocato problematiche similari a quelle del Bahrain con gli pneumatici posteriori che tendevano a surriscaldarsi. 

Problematiche che ha ammesso anche Toto Wolff a fine gara:

“In questo weekend siamo stati la terza forza, troppo lenti in qualifica dietro alle Ferrari ed in gara dietro alle Red Bull. Sul giro singolo non siamo riusciti a riscaldare le gomme, mentre in gara si sono surriscaldate. La finestra di funzionamento per noi è troppo piccola, passiamo da avere pneumatici troppo freddi a troppo caldi e fatichiamo a mantenerli nella giusto delta  perchè possano rendere al 100%”. 

Questa preoccupazione di overheating degli pneumatici è sicuramente uno dei motivi che hanno fatto propendere il box Mercedes nel non richiamare ai box Hamilton per montare una gomma più morbida come fatto dai due piloti della Red Bull. Hamilton, come il suo compagno di team, aveva a disposizione un solo set di gomme nuove Ultra Soft e due usati di Soft mentre, Red Bull, disponeva di ben 2 set di gomme “gialle” nuovi. 
Un altro fattore dove negli anni scorsi la Mercedes faceva senza dubbio la differenza è nella Power Unit che, in questa prima fase di mondiale, sembra aver perso quel vantaggio che aveva specialmente nelle fasi cruciali delle qualifiche. Questa cosa si era notata anche durante i test invernali dove la Ferrari, secondo i dati GPS, nei rettilinei guadagnava terreno sulla W09. All’inizio si è dato poco credito a questo dato perchè si pensava che Mercedes stesse utilizzando delle mappature non troppo spinte per cercare di raggiungere un buon livello di chilometraggio senza incorrere in problemi. 
Invece, ad esclusione dell’Australia, la Mercedes in piste dove la potenza della Power Unit è fondamentale è sembrata essere dietro a Ferrari che, durante l’inverno, è riuscita a trovare molta potenza della sua unità motrice. A Melbourne, Mercedes, aveva utilizzato una nuova benzina Petronas che ha dato si parecchia potenza ma ha peggiorato l’efficienza della parte endotermica tanto che, Hamilton, per riuscire a terminare la corsa ha dovuto risparmiare parecchio carburante. Questo fattore ha fatto un passo indietro utilizzando la stessa benzina usata nella parte finale della scorsa stagione con relativa perdita di performance in termini di potenza massima. 
Mercedes  è attesa ad un pronto riscatto sul tracciato di Baku dove, però, non partirà sicuramente favorita visto che potrebbe soffrire i lunghi rettilinei che potrebbero rappresentare una grossa difficoltà nel portare nella giusta finestra di temperatura sia l’assale anteriore che quello posteriore. Sarà un bel banco di prova anche per la Power Unit visto che, Baku, è il tracciato ove la parte ibrida ha il maggior peso nell’arco di un giro in tutto il mondiale: più del 3%. 


Insomma, Mercedes, per riuscire ad aggiudicarsi il quinto titolo piloti e costruttori consecutivo dovrà lavorare molto perchè, attualmente, la Ferrari è sembrata essere più forte. 






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