sabato, Novembre 23, 2024

GP BAKU / ANALISI TEAM – MCLAREN MCL33: una gara positiva aspettando gli aggiornamenti delle prossime tre gare

Sicuramente meglio della parte iniziale dello anno scorso, ma prestazioni ancor non abbastanza buone per il blasone che ha un Team come Mclaren. Se l’affidabilità, grazie alla Power Unit Renault, è notevolmente aumentata, non si può dire altrettanto per l’aerodinamica, la meccanica e il telaio della vettura inglese che rispetto alla scorsa stagione hanno si fatto un passo in avanti, ma non in modo cosi importante come quello effettuato dai Top Team e dagli altri motorizzati Renault (Renault e il Team ufficiale). Se consideriamo le prime quattro gare 2018 rispetto alla seconda parte della scorsa stagione, la Mclaren ha perso 4 decimi su Mercedes, ancor di più su Ferrari e RedBull.
Tant’è che il Team con sede a Woking, alla vigilia del Gp di Baku, ha sollevato dall’incarico il Direttore Tecnico Tim Goss. Nessuna ufficializzazione, anche se McLaren ha ammesso che è in corso una riorganizzazione interna per cercare di riportare la squadra al successo. 
MCLAREN MCL33: le prestazioni della vettura inglese in qualifica sono sempre deludenti
Superare Renault al rientro in Europa e pareggiare le prestazioni della RedBull entro l’estate: questo era l’obiettivo del Team inglese dopo i test pre stagionali.
Per far ciò dove la MCL33 dovrà migliorare maggiormente rispetto agli altri Team nei prossimi appuntamenti e con i prossimi aggiornamenti? Sicuramente in qualifica, dove la McLaren è di gran lunga la squadra motorizzata Renault più lenta, con la Q3 che spesso risulta essere fuori portata per entrambi i piloti.

Il leitmotiv delle ultime interviste di Alonso è sempre quello: “Al sabato siamo sempre in difficoltà….”. La MCL33 è una vettura molto gentile con le gomme, come lo era la vettura dello scorso anno, che non permette ad Alonso e Vandoorne di sfruttare il pieno potenziale della nuova Pirelli 2018. Quella della gentilezza sugli pneumatici è una similitudine tra la MCL33 e la 32, ma ce ne sono altri importanti; la più evidente è la scarsa efficienza aerodinamica e capacità di generare carico aerodinamico dal corpo vettura. Era cosi lo scorso anno, con Honda che nella seconda parte della stagione iniziò a farlo presente mezzo stampa, ed è cosi anche in questa stagione 2018. E ha pagare è stato il Direttore Tecnico che ha concepito questi due ultimi, deludenti, progetti. In Mclaren sono cosi obbligati a caricare molto le ali per recuperare il carico aerodinamico non generato dal corpo vettura con la ovvia conseguenza di innalzare i livelli di resistenza all’avanzamento, generando cosi velocità molto basse e quindi perdendo molto terreno nelle parti rettilinei dei vari circuiti.

MCLAREN MCL33: l’incidente a inizio gara è costato ben 20 punti di carico aerodinamico ad Alonso 
Ad inizio gara, Alonso è stato coinvolto in una collisione con Sirotkin e Hulkenberg causatogli la foratura di entrambi i pneumatici della parte destra della sua MCL33 ma non solo, poiché nel riportare la vettura ai box sui cerchioni, i danni si sono estesi anche all’ala anteriore, alla parte iniziale del fondo piatto e al diffusore.

Per la prima, è curioso notare come il Team di Woking abbia optato per montare sulla MCL33 di Alonso una specifica di ala diversa rispetto a quella con cui aveva iniziato la gara.

MCLAREN MCL33 – Il Team inglese ha montato l’ala anteriore da basso carico nel momento del Pit Stop 



Un’ala anteriore da minor carico, considerando il minor livello di carico aerodinamico al posteriore (danni al fondo e al diffusore), ha sicuramente aiutato a mantenere la vettura più equilibrata aerodinamicamente.


Danni “totali” che secondo il Team Principal del Team, Boullier, hanno fatto perdere alla vettura di Alonso ben “20 punti di carico aerodinamico, più o meno mezzo secondo al giroin un circuito come quello di Baku. Ma nonostante ciò, Alonso è tornato in gara e ha girato più veloce del compagno di squadra Stoffel Vandoorne. E’ anche per questo che il pilota spagnolo a fine gara ha affermato di aver corso la sua miglior gara della carriera.

MCLAREN MCL33: tre dei cinque decimi erano da associare ai danni al diffusore
E a quanto capito da FUnoAnalisiTecnica, gran parte del mezzo secondo di danni presente sulla vettura di Fernando Alonso derivavano dalla mancanza dell’estrema parte destra del diffusore, come si può ben vedere dall’immagine in basso.

Entrando più nel dettaglio da un punto di vista tecnico, per generare maggior downforce (carico aerodinamico in inglese) è fondamentale aumentare il rapporto di espansione del diffusore ossia lavorare sul rapporto tra la sezione trasversale del diffusore e quella del fondo vettura. Per far ciò è cruciale riuscire ad espandere lateralmente il diffusore senza causare la separazione del flusso (che è poi la vera difficoltà). Il problema dei vari progettisti è che man mano si cerca di espandere il flusso lateralmente, più ci si avvicina alla scia dello pneumatico posteriore, una zona di bassa pressione ad altissima turbolenza quindi con tanta dissipazione di energia che spesso genera separazione. Ma perché i vari tecnici cercano di non fare interagire il flusso in uscita dal diffusore con la scia dello pneumatico posteriore? Qui si entra nella parte fluidodinamica della Formula 1, e più precisamente nel campo delle equazioni di Navier Stokes. Per chi le conosce, sa che il terzo fattore riguarda precisamente la parte di stress turbolento come fonte di accelerazione nel flusso medio. Il segno negativo indica come il flusso d’aria in uscita da una regione ad alta turbolenza tende ad avvicinarsi ad una regione a bassa turbolenza; più realmente, la scia dello pneumatico tende ad “entrare nel diffusore” riducendo il rapporto di espansione, un qualcosa di deleterio per quanto riguarda il rapporto di espansione di un diffusore per vetture di Formula 1. Introdurre infatti turbolenze in un flusso utile a generare carico aerodinamico significherebbe inserire delle perdite (sotto forma di calore) e quindi avere una minor efficienza di generazione (minor downforce generata / maggior resistenza all’avanzamento). E’ fondamentale sia nella parte fondo piatto che in quella del diffusore mantenere il flusso il più possibile non turbolento minimizzando così le perdita di pressione e la turbolenza ed è per questo che sul diffusore vengono inseriti dei profili verticali visto che il gradiente di pressione avverso può causare fenomeni turbolenti.

Per espandere lateralmente il diffusore senza far interagire tale flusso con la scia turbolenta degli pneumatici posteriori, i vari Team vanno quindi a staccare dei vortici dalle parti esterne del diffusore per “spingere” il più lontano possibile dal diffusore la scia della ruota. Questo permette sicuramente di aumentare il rapporto di espansione del diffusore senza provocare la separazione del flusso che causerebbe una duplice conseguenza: deleteria perdita di carico aerodinamico e conseguente aumento di resistenza all’avanzamento sul posteriore della vettura, ciò che è successo sul posteriore della MCL33 di Fernando Alonso e che non gli ha permesso di girare con un ritmo di 3 decimi al giro più veloce. 
MCLAREN MCL33: in arrivo un update da 0.5 secondi a Barcellona poi altri aggiornamenti a Monaco, Canada e Gran Bretagna
Anche per risolvere l’ormai cronica difficoltà nell’estrarre la prestazioni dalle Pirelli 2018 sul giro secco arriverà in soccorso di Alonso e Vandoorne un corposo aggiornamento della vettura inglese nella prima trasferta europea, ossia in Spagna (Montmelo). Non esordirà una MCL33-B ma un auto con aggiornamenti che, secondo quanto raccolto da FUnoAnalisiTecnica, dovrebbe essere più veloce di ben 5 decimi rispetto alla Mclaren vista in pista finora.

Ma Alonso mantiene i piedi per terra: “Sarà interessante vedere come andrà la nostra vettura in un circuito come quello di Barcellona. Avremo un nuovo pacchetto aerodinamico, ma il 95% dei Team porterà un aggiornamento aerodinamico in Spagna. Sarà fondamentale riuscire a farlo funzionare immediatamente.” 

All’aggiornamento di Barcellona, ne seguiranno altri (meno corposi) nei due appuntamenti successivi (Monaco e Canada). Aspettando poi il Gran Premio di Silverstone per vedere ulteriori novità sulle MCL33. 

Autore: @smilextech

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