martedì, Novembre 5, 2024

GP AUSTRIA – ANTEPRIMA: Mercedes e Ferrari arrivano in Austria con le stesse possibilità di vittoria

Austria. Nono appuntamento della stagione 2018 di Formula 1. Dopo il dominio di Lewis Hamilton e della sua Mercedes W09 e quello che a tutti gli effetti è stato un weekend negativo per la Ferrari di Sebastian Vettel, autore di un errore grossolano in partenza, si ritorna su un circuito con un livello di carico aerodinamico di un livello inferiore, più simile insomma al tracciato di Montreal rispetto al Paul Ricard. 

Una gara molto importante per Vettel, che dovrà subito rifarsi dell’errore all’inizio del GP di Francia, ma anche per RedBull visto che questo Gran Premio lo si può considerare a tutti gli effetti quello di casa se si osserva che il Team batte bandiera austriaca pur avendo la sede a Milton Keynes in Inghilterra.

GP AUSTRIA: esclusiva Sky, con orari che tornano europei “classici”


Ecco gli orari ITALIANI:

Prove Libere 1: 11:00 – 12:30  
Prove Libere 2: 15:00 – 16:30
Prove Libere 3: 12:00 – 13:00 
Qualifiche: 15:00 – 16:00 (ore 19.00 su TV8) 
Gara: 15:10 (ore 21.30 su TV8)

GP AUSTRIA: è un tracciato da medio carico aerodinamico, piuttosto severo per le Power Unit

Quello di Spielberg è un tracciato Stop & Go dove solitamente i Team scendono in pista con livelli di carico aerodinamico medi. Servirà una ottima efficienza aerodinamica nonché un buon compromesso aerodinamico poiché le velocità di punta saranno particolarmente elevate cosi come sarà elevata la velocità media seconda solo a Monza e a Baku. Fondamentale riuscire a massimizzare la trazione nelle curve lente a bassa aderenza, sfruttando una configurazione da basso carico per cercare la migliore velocità di punta nei tratti veloci. La pista è lunga 4326 m, è dotata di notevoli dislivelli e si trova in altura a 677 m slm.
Guardando l’immagine è evidente come il RedBull Ring presenti quattro tratti ad altissima velocità, “sole” tre curve (la 1, la 3 e la 4) lente e un tratto guidato tra curva 6 e curva 10. Cosi come il circuito di Montreal, il tracciato è molto severo per l’impianto frenante, soprattutto perché le frenate sono molto ravvicinate e quindi i materiali non riescono a raffreddarsi correttamente. A ciò ci si aggiunge il fatto che il circuito è situato a quasi 700 m sul livello del mare e quindi l’aria è sicuramente più rarefatta rispetto alla media dei circuiti su cui si corre in F1. L’ala mobile può essere utilizzata in tre sezioni: sul rettilineo principale, su quello situato tra curva 1 e curva 3 e sul più breve rettilineo tra curva 3 e 4. 

Il tracciato tedesco è sicuramente piuttosto severo per la parte endotermica della Power Unit vista l’elevata percorrenza Full Gas che è valutabile attorno al 74% del giro. Oltre a ciò, sempre facendo riferimento all’aria rarefatta, il gruppo turbocompressore dovrà girare a una velocità media più elevata che metterà sotto stress anche l’MGU-H. Parlando di energia elettrica, i livelli di recupero tramite MGU-K e MGU-H sono 621 kJ per giro dalla parte cinetica e 2528 KJ per giro da quella “termica”. Capitolo consumi, cosi come in Francia, serviranno circa 100 kg per terminare il GP grazie a livelli di carico aerodinamico non elevati. 
Effetto peso: 0”10 al giro ogni 10 kg di peso
Effetto potenza: 0”15 ogni 10 CV
GP AUSTRIA: scelte piuttosto conservative da parte di Pirelli per questo GP
Le mescole scelte da Pirelli per il prossimo Gran Premio di Austria sono le stesse della scorsa gara e stagione: la UltraSoft sarà il compound per la qualifica mentre SuperSoft Soft i compound utilizzabili in gara. In caso di pista umida e pioggia, saranno a disposizione, come di consueto, le gomme intermedie e full-wet che disperdono rispettivamente 25 e 65 litri/secondo di acqua alla massima velocità. Piccola nota tecnica: al RedBull Ring torneranno le Pirelli classiche che verranno nuovamente accantonate per il GP di Silverstone per poi essere utilizzate fino al termine della stagione. 



Riguardo all’immagine c’è da segnalare che, viste le scelte molto conservative da parte di Pirelli, i Team hanno optato per una scelta piuttosto similare: tantissime UltraSoft, qualche SuperSoft e pochissime Soft per tutti. Ferrari ha optato per una UltraSoft in più di Mercedes e RedBull, Mercedes su più SuperSoft mentre RedBull non ha diversificato la scelta con i due piloti. Addirittura 10 set di UltraSoft per Williams e Renault.
Lo scorso anno ci furono ben poche varianti strategiche con Hamilton, unico dei big a partire su SuperSoft per le 5 posizioni di penalità presa a causa della sostituzione della trasmissione. Tutti gli altri piloti hanno passato il taglio del Q2 con la UltraSoft per poi andare al termine della gara con la mescola SuperSoft.


Il RedBull Ring è un circuito impegnativo per gli pneumatici? Per capire ciò ci viene incontro proprio la Pirelli che va a classificare vari parametri tra cui le forze laterali, l’abrasione dell’asfalto, il carico aerodinamico, l’aderenza offerta dal circuito e lo stress sullo pneumatico. Da notare l’asfalto piuttosto liscio e poco abrasivo, mentre, al contrario del Paul Ricard, si vanno ad accentuare le sollecitazioni longitudinali sugli pneumatici rispetto a quelle laterali. La gomma più sollecitata è l’anteriore sinistra in frenata seguita dalla posteriore destra in trazione, come conseguenza della predominanza di curve a destra.

Da segnalare gli elevati valori di pressione degli pneumatici, 1 psi più alte di quelle della scorsa stagione. Attenzione al blistering che potrebbe creare qualche problema ai vari Team.

GP AUSTRIA: si prospetta un weekend instabile con qualche possibilità di pioggia
Quello austriaco a livello meteo potrebbe essere un weekend complicato poiché sono attese delle giornate piuttosto instabili con possibilità di pioggia ad oggi soprattutto nella giornata di venerdì ad oggi. Per quanto riguarda ci sono ancora dei dubbi perché alcuni modelli vedono termiche più fresche, mentre alcuni, come quello da cui sono estratte le previsioni in basso, decisamente più alte e vicine ai 30°C. 



Come sempre però, essendo a cinque giorni di previsione, aspettiamo le previsioni più dettagliate del nostro meteorologo Andrea Pini che arriveranno tra la giornata di mercoledì e quella di giovedì.
GP AUSTRIA: cosa aspettarsi dai vari Team?
Dal punto di vista tecnico il RedBull Ring è un circuito molto interessante perché include tratti molto veloci, come la prima metà del circuito, a tratti anche guidati come la parte centrale e l’ultima parte. Ancora più interessante il fatto che il circuito austriaco sia piuttosto diverso da quello del Paul Ricard, su cui si è corso il GP di Francia pochi giorni fa, ma Pirelli porti gli stessi pneumatici. 

Un tracciato insomma più Stop & Go che andrà a premiare maggiormente, rispetto al Paul Ricard, le vetture con buona trazione (soprattutto nella prima parte) e che tornerà ad avvicinare le “lontane” prestazioni della Francia di Mercedes rispetto a Ferrari e RedBull. Molto importante per Ferrari e RedBull riuscire a sfruttare questo nono appuntamento della stagione per mettere in difficoltà Hamilton & Co poiché tra poco meno di due settimane si andrà a Silverstone, dove il Team anglo tedesco sarà nuovamente il grande favorito (per svariati fattori tecnici).
Come ormai in tutti gli eventi di questa F1 moderna, la qualifica sarà una sessione fondamentale per tutti i Team, ma forse non cosi fondamentale grazie alle ben tre zone DRS che la Fia ha introdotto che aiuteranno artificiosamente i sorpassi. 

Andando ad analizzare le ultime due qualifiche, interessante notare delle somiglianze importanti sul comportamento della Ferrari SF71H e della Mercedes W09, pur conoscendo i diversi risultati (pole di Vettel in Canada, pole di Hamilton in Francia). La vettura tedesca sia in Canada che in Francia si è rivelata molto performante in ingresso e nelle percorrenze delle curve da media velocità mentre, soprattutto a Montreal, andava a perdere del terreno in fase di trazione e sui dritti nei confronti delle SF71H. Un qualcosa che è stato “corretto” in Francia, grazie alla nuova Power Unit Phase 2.1, che ha garantito maggiori prestazioni della parte elettrica (sia come recupero con H, che come deployment tramite il K) e in termini di cavalleria generata dall’endotermico per una maggior spinta sul dritto, e alle gomme portate dalla Pirelli che tendevano a surriscaldare meno rispetto alle specifiche normali. Ciò che mancheranno in Austria saranno proprio le gomme Pirelli “speciali” con 0.4 mm in meno di battistrada che sicuramente qualche aiuto (non volontario) stanno dando alle W09 (per maggiori informazioni, analisi post GP Spagna); per Mercedes quindi rimane sicuramente un grande punto di domanda sull’adattamento della loro vettura alle Pirelli scelte per questo appuntamento austriaco. 


Parlando invece di Ferrari, la possibilità di perdere una o entrambi le sessioni del venerdì (non c’è la certezza al momento in cui stiamo scrivendo l’articolo) potrebbe essere un grosso problema viste le difficoltà negli scorsi appuntamenti a trovare velocemente un setup che faccia rendere al 110% le SF71H in pista. Questo è forse l’unico grosso limite di questo progetto 2018, visto che la macchina, una volta assettata perfettamente, è a livello e in alcuni casi superiore alle W09. 
Passando a RedBull, difficile aspettarsi il colpo grosso in casa su una pista ove la Power Unit è sempre importante. La notizia positiva è che finalmente Renault ha deliberato la specifica 2018 di MGU-K, disponibile in Austria per tutti i suoi motorizzati. La notizia “negativa” è che il Team anglo austriaco sembra aver già comunicato al costruttore francese la non intenzione di prendere penalità nel GP di casa. Se RedBull andasse a sostituire l’MGU-K dalle sua RB14 andrebbe in penalità con entrambi i piloti, cosa diversa invece per gli ufficiali Sainz e Hulkenberg e la Mclaren di Vandoorne che hanno utilizzato finora un solo MGU-K dei due permessi per non incappare in penalità.
Nel campionato piloti e costruttori di serie B ci sarà l’altra parte interessante della battaglia con Renault che, come detto poco sopra, beneficerà del nuovo MGU-K (più leggero e performante). Una novità che andrà a limare ulteriormente il gap motoristico che è ancora presente tra la Power Unit francese e quella Ferrari montata su Haas e Leclerc e quella Mercedes montata su Force India, ad oggi i principali concorrenti del Team francese.
Concludendo, Mercedes e Ferrari arrivano in Austria con le stesse possibilità di vittoria, davanti ad una Redbull che come sempre, grazie alle sue impressionanti capacità di generare carico dal corpo vettura, cercherà di sfruttare gli errori dei due Team che stanno dominando questa stagione 2018 di F1.
Autore: @smilextech

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1 commento

  1. "qualche aiuto non volontario" spero stiate scherzando, ste gomme sono state fatte perchè la Mercedes aveva un graining allucinante e surriscaldava le gomme posteriori. Come si fa a parlare di non volontarietà è un mistero

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