La Ferrari SF71H vista alle verifiche tecniche presentava lo stesso pacchetto aerodinamico usato in Francia compresa la nuova ala anteriore che aveva debuttato proprio sul tracciato francese. Ai box, come potete osservare dall’immagine in basso, erano presenti le ultimo due specifiche utilizzate dalla Rossa. La nuova specifica è facilmente riconoscibile rispetto alla precedente per la lunga soffiatura presente sul mainplane.
Nell’immagine in alto mostriamo in dettaglio il deviatore di flusso collocato nella zona interna degli endplate che, rispetto alla precedente specifica, presenta una forma triangolare.
Ali anteriori che, anno dopo anno, continuano a diventare sempre più complicate tanto che, alcuni team hanno addirittura da un minimo di 4 ad un massimo di 5-6 flap supplementari. Con la complicazione di questi profili sono proliferate le soffiature che gli aerodinamici sfruttano per usare dei flap con curvature molto accentuate. Le soffiature aiutano a limitare la separazione del flusso in quanto mettono in contatto le zone di sovra pressione del ventre con il dorso.
L’effetto di “spinta” generato dal passaggio di una certa quantità di fluido da una zona di alta pressione del ventre dei profili ad una zona di bassa pressione sul dorso del profilo, consente di aumentare la velocità dello strato di fluido attaccato alla superficie nella parte ventrale e allontana quindi il pericolo della separazione dello strato limite dal corpo. La soffiatura ovviamente va posta in una posizione opportuna, cioè dove il flusso d’aria risulta più “stanco” e prossimo alla separazione. Il “calcio” che riceve dalla soffiatura, consente al flusso sia di essere riaccelerato, sia di rimanere attaccato correttamente alla superficie.
Il tracciato di Spielberg richiederebbe medio carico aerodinamico per massimizzare la trazione nelle curve lente a bassa aderenza e contemporaneamente avere un basso carico per la migliore velocità di punta nei tratti veloci. Per i motivi sopra elencati, i team con delle Power Unit molto potenti, come Ferrari e Mercedes, potranno utilizzare degli assetti da medio-alto carico come migliore compromesso per ottenere la migliore prestazione della vettura. Scelta che viene presa anche in base alla posizione del tracciato che, essendo in altura, presenta l’aria leggermente rarefatta e quindi il carico verticale che i team riescono ad ottenere è sicuramente inferiore rispetto a quello ottenuto sui tracciati a bassa quota.
Alta quota che va ad influire anche sul raffreddamento e, proprio per questo, la Ferrari ha adottato una soluzione per incrementare l’estrazione del calore dalla parte terminale del cofano motore.
Una Ferrari che, meteo permettendo, cercherà di estrarre il massimo potenziale da questi nuovi aggiornamenti visto che, la pioggia caduta durante le FP3 del Gp francese, sembra abbia influito sul setup della vettura di Maranello che, sul tracciato del Paul Ricard, non è riuscita ad esprimersi al 100%.
Una Ferrari che non sta lasciando niente al caso con i tecnici che, per prepararsi nel migliore dei modi alla gara, hanno anche effettuato dei test di rugosità in varie zone del tracciato senza riscontrare grosse differenze rispetto agli anni precedenti.