- È uno dei giri più corti dell’anno. Questo circuito impone poco carico sui pneumatici e l’aderenza dell’asfalto è buona.
- I primi due settori sono veloci e scorrevoli, mentre il terzo è più lento e tecnico.
- In Austria il meteo può essere molto variabile e passare da sole a pioggia in poco tempo.
- Dato il continuo saliscendi del tracciato, molte curve sono ‘cieche’. È quindi fondamentale trovare il giusto set up che permetta una maggiore confidenza.
- Nel 2017 la strategia più utilizzata è stata quella a un solo pit stop, con diverse varianti.
MARIO ISOLA – RESPONSABILE CAR RACING
“Le tre mescole nominate per il Gran Premio d’Austria sono le stesse dell’ultima gara in Francia, anche se i due circuiti presentano caratteristiche diverse. Entrambi sono però basati su tracciati storici poi rinnovati: il Red Bull Ring presenta alcuni tratti ‘old school’ molto apprezzati dai piloti, su un circuito che enfatizza molto accelerazione e frenata. In passato questa gara ha riservato molte sorprese, anche perché il giro è molto corto. Mentre la maggior parte delle curve è verso destra, le due più impegnative sono verso sinistra: ciò significa che questi pneumatici subiscono carichi ‘a freddo’ dato che non vengono sollecitati in nessun’altra parte del giro”.
- Pirelli ha preso parte alla cronoscalata Pikes Peak in Colorado. Simone Faggioli ha chiuso in seconda posizione su Norma equipaggiata dalla P lunga in 8m37.230s. Faggioli è stato il più veloce tra i privati e ha firmato il terzo migliore crono di sempre nella storia della competizione. Un altro record per Pirelli è
arrivato tra i SUV con Bentley Bentayga. - I team hanno scelto molti più set di P Zero Purple ultrasoft per questa gara
rispetto alle altre due mescole disponibili. Strategia più aggressiva per Ferrari:
ciascun pilota avrà a disposizione 10 set, uno in più di Mercedes e Red Bull.