venerdì, Novembre 22, 2024

GP FRANCIA – ANALISI QUALIFICHE: ecco i (tanti) motivi della deludente qualifica Ferrari al Paul Ricard

Nelle qualifiche del Gp di Francia, il favorito della vigilia, Lewis Hamilton è riuscito a cogliere la sua 75 pole position in carriera precedendo il compagno di squadra Bottas e la Ferrari di Sebastian Vettel. Quarto tempo per la RedBull di Verstappen, quinto per Ricciardo e sesto posto per un deludentissimo, dopo un’altra qualifica disastrosa (Canada), Kimi Raikkonen. Se Raikkonen “piange”, il suo probabile sostituto in Ferrari Charles Leclerc è riuscito a realizzare una impresa portando la Sauber in Q3 e qualificandola in ottava posizione. 
Il primo mento chiave delle qualifiche è stato senza dubbio il Q2 dove i piloti scelgono con quale compound partire durante la gara. Come avevamo accennato nell’analisi di ieri post prove libere, c’era la possibilità che qualche Top Team potesse optare per le SuperSoft invece delle più morbide UltraSoft. E cosi è stato: al contrario di Ferrari, che ha scelto di qualificarsi con le Ultra Soft, Mercedes e Red Bull hanno preferito le gomme SuperSoft. Sono entrambe mescole Low Working range e, come potete osservare dalla tabella in basso, hanno una finestra di funzionamento pressoché identica. Nelle prove libere di venerdì le “viola” sono sembrate molto più veloci delle “rosse” sul giro singolo (gap quantificabile in 1 secondo) ma sui long run la SuperSoft è sembrata essere molto più costante rispetto alla UltraSoft. Tutto questo con le elevatissime temperature dell’asfalto di ieri (50°C) mentre con le più “fresche” termiche di domani la situazione potrebbe essere più equilibrata. 
Analizzando i tempi di questa fase delle qualifiche si era capito che Hamilton fosse sicuramente il favorito per ottenere la pole position perchè, pur utilizzando pneumatici meno prestazionali, era riuscito ad ottenere il miglio tempo con estrema facilità precedendo di qualche decimo le due Ferrari con gomme UltraSoft. 

Analizzando il Q3, momento cruciale delle qualifiche in cui viene decretato l’ordine di partenza, possiamo notare come Hamilton sia riuscito a realizzare la pole position pur non realizzando un giro perfetto. Se sommiamo i best sector, come potete osservare dalla tabella in basso, il quattro volte campione del mondo poteva addirittura ottenere un tempo migliore di ben 287 millesimi. Nel suo ultimo tentativo, dopo aver realizzando un buon 1°settore (non il suo migliore) era stato più lento di 2 decimi nel tratto centrale per poi realizzare il best time nel terzo settore che gli ha permesso di sopravanzare Bottas. Anche per Bottas vale un discorso analogo a quello fatto per il suo compagno di squadra perchè aveva il “potenziale” per migliorare di quasi 2 decimi il suo tempo. 

La vettura anglo-tedesca è sembrata essere molto competitiva e ben bilanciata su questo tracciato ed ha sicuramente beneficiato degli sviluppi aerodinamici e alla Power Unit che hanno dato quei cavalli aggiuntivi che in qualifica hanno fatto la differenza. La differenza di cavalli rispetto al Gp del Canada è stata piuttosto consistente perchè la Power Unit utilizzata sul tracciato di Montreal aveva percorso moltissimi chilometri e per non incorrere in problemi di affidabilità erano stati costretti a “tenere nel cassetto” qualche cavallo che sarebbe sicuramente servito per mettere maggiore pressione alla rossa. Quanto scriviamo viene confermato anche da Toto Wolff: “Abbiamo beneficiato di più CV rispetto al miglioramento tra PU Phase 1 la nuova PU Phase 2.1 poiché c’è una importante differenza tra un motore nuovo e uno che ha già percorso sei weekend. Per ulteriori informazioni riguardanti la nuova Power Unit Mercedes, e dei retroscena alquanto curiosi, rimandiamo all’analisi post prove libere di ieri.

Se analizziamo i singoli settori la Mercedes ha fatto la differenza nel settore 1 dove è importante la potenza e il carico aerodinamico visto che ci sono diverse curve ad alta velocità e nel settore 2 che è il tratto veloce del circuito. Tempi più ravvicinati, anche grazie ad un super settore di Sebastian Vettel, nell’ultimo settore, il più guidato della pista.

Una Ferrari apparsa anche oggi, cosi come nelle Free Pratice 2 di ieri, in difficoltà sul giro secco. Team italiano che è stato rallentato dalla non possibilità di provare le modifiche di setup durante la terza sessione di libere, per via del maltempo che ha colpito il circuito del Paul Ricard. Sono rimasti i problemi di riscaldamento corretto simultaneo dei due assali, accentuati da termiche notevolmente più basse nella giornata di oggi, ma che potrebbero però alleviarsi domani in gara con il pieno di carburante e un ritmo più lento. Vettel, con un giro dei suoi, è comunque riuscito a limitare i danni in queste qualifiche e domani, sfruttando le UltraSoft in partenza, dovrà cercare di scavalcare Bottas per cercare di mettere pressione ad Hamilton. Il distacco rimediato in qualifica non ci ha sicuramente sorpreso se si pensa che Valtteri Bottas, che solitamente paga qualche decimo di ritardo in condizioni normali di qualifica, con una Power Unit molto stanca, è riuscito a qualificarsi a solo un decimo di distacco da Vettel in Canada. La potenza aggiuntiva data dalla maggior freschezza della Power Unit Mercedes montata sulle W09 della Francia accoppiati a quelli dettati da nuove specifiche di motore endotermico, turbocompressore e MGU-H oltre ad un Hamilton maggiormente in palla rispetto alla deludente qualifica canadese e una Ferrari sicuramente sottotono dal punto di vista di assetto, hanno generato il gap tra i due quattro volte campioni del mondo. Molto negativa la qualifica di Raikkonen che ha commesso un errore nel settore 3 nel primo tentativo e nel settore 1 nel secondo tentativo che non gli hanno permesso di realizzare un tempo in linea con quello del compagno di squadra. Se analizziamo i primi due intertempi i parziali erano similari. Anzi, alla fine del settore 2, Raikkonen aveva qualche millesimi di vantaggio nei confronti di Vettel ma poi nel settore 3 ha rimediato un gap di 7 decimi.
La gara di domani sarà a singola
sosta.
 Quali le strategie più probabili? Molto dipenderà dal degrado delle UltraSoft
e delle SuperSoft. Se questo sarà piuttosto elevato i team opteranno per le
Soft nella seconda parte di gara mentre, se sarà relativamente basso, non è
escluso che si possa tentare una gara con UltraSoft e SuperSoft in base alla mescola di partenza per terminare la gara. Da tenere in considerazione la possibilità di pioggia che secondo le ultime previsioni meteo sarebbe del 50% nell’ora e mezza di gara.

Autori: @spontonc @smilextech 

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4 Commenti

  1. Ma infatti, tornano i battistrada ribassati di Barcellona e Mercedes sembra tornare magicamente un missile con entrambi i piloti… Ma se in gara così non fosse direi che partire con le ultrasoft può essere un vantaggio sia allo start sia per tentare l'undercut, sempre a patto di fare una sola sosta e che non piova.

  2. È evidente che con il battistrada ribassato la Mercedes si trova molto meglio.. Due indizi fanno una quasi-prova.. In ogni caso al passo gara la Ferrari sembra di un altro pianeta.. Cosa ne pensate?

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