I tifosi si sono divertiti, il biglietto è ben valso l’appuntamento, spettacolari le tribune arancioni e il supporto ad un pilota non Ferrari, che di questi tempi si vede solo a Silverstone (dove saremo tra 3 giorni) per Hamilton.
E Verstappen l’appuntamento non l’ha mancato, si è costruito l’opportunità, e quando è arrivata non ha lasciato spazio al rientro dei Ferraristi, con una condotta impeccabile! Da campione.
Ferrari si è rialzata, smaltita la depressione post qualifica, si è costretta con Raikkonen ad una strategia di attacco disperato, peraltro quasi riuscito. Vettel dopo le polemiche francesi, è sembrato voler fare una gara in sicurezza, fuori dai guai innanzitutto! Trovando persino il jolly del sorpasso su Hamilton (in tutti i sensi) al momento giusto.
E il momento giusto è arrivato come una bomba ad orologeria. Un conto alla rovescia sull’arrivo dell’ormai arcinoto blistering!
Capitolo Pirelli.
Possibile che ogni anno ci ritroviamo ad analizzare una questione legata alle gomme, quasi come se Pirelli fosse in F1 da un anno, quando qui parliamo di un fornitore unico all’ottavo anno! A mio avviso non è sempre colpa dei fans non capire. Su questo servirebbero stabilità e certezze, e direi anche meno “colori” e più concretezza. Domenica a caldo se ne è lamentato addirittura Hamilton. Episodio raro come un Panda appena nato.
Il tutto condito da una classifica ribaltata in Canada, ribaltata al Paul Ricard, e ribaltata nuovamente qui che neanche i punteggi di Alessandro Borghese.
Ce ne andiamo a Silverstone, a casa di una Mercedes AMG che si trova in un momento straordinario, nel senso che mai nell’era ibrida, ha dovuto fare i conti con una debacle interna, che dovrà affrontare senza respiro, ancor prima che i suoi avversari.
Autore: @GiulyDuchessa