Ferrari è scesa in pista nelle prove libere del Gp di Germania con un nuovo posizionamento dei due scarichi della wastegate che in precedenza erano collocati esternamente allo scarico principale mentre nella nuova configurazione posizionati nella parte alta (1), uno sopra l’altro.
Nel motore endotermico turbocompresso è presenta la valvola wastegate, chiamata anche di pressione massima, utilizzata per il controllo delle condizioni d’esercizio della turbina. Per evitare problemi strutturali, legati soprattutto alle sollecitazioni meccaniche del componente turbina e componente compressore, si (auto) limita il regime di rotazione (e quindi la pressione di compressione dell’aria comburente) del gruppo turbocompressore semplicemente creando un by-pass ai gas di scarico; senza tale valvola, gli stress meccanici accoppiati ai notevoli stress termici che andrebbero a colpire soprattutto la turbina porterebbero alla rottura del sistema di sovralimentazione. I gas di scarico superata una soglia di pressione prestabilita non investono quindi più la girante della macchina termica ma vengono convogliati direttamente nei due scarichi.
Foto Albert Fabrega
Il posizionamento di tali scarichi è vincolato dal regolamento tecnico, articolo 5.8.4 che recita testualmente:
Gli ultimi 150 millimetri di ogni tubo di scappamento nella sua interezza devono:
a) formare un piano verticale non ostruito circolare con l’asse +/- 5° dal piano centrale della macchina quando visto da sopra la macchina e tra 0°e 5° (coda) al piano di riferimento visto dal lato della macchina. L’intera circonferenza di ciascuna uscita deve trovarsi su un unico piano normale all’asse dallo scarico a non più di 150 millimetri dalla faccia terminale del tubo di scappamento;
b) essere situati tra i 350 millimetri e 550 millimetri al di sopra del piano di riferimento;
c) essere disposti a non più di 100 mm dal piano centrale della vettura;
d) essere posti in modo che l’intera circonferenza di uscita del tubo di scappamento si trova tra due piani verticali paralleli a C-C e che si trovano tra 220 millimetri e 235 millimetri dietro all’asse delle ruote posteriori.
La soluzione portata in pista dalla Rossa garantisce una miglior interazione con l’ala posteriore che questa mattina è stata portata in pista in una versione sicuramente poco vista (2) ma non nuova. Per chi ci segue si ricorderà che il Team italiano aveva provato nei test post Gran Premio di Spagna un’ala da alto carico, mai più vista poi in pista. Le novità rispetto a quella “classica” è situata nel mainplane che presenta un angolo di attacco ben più pronunciato sia nella due parti laterali che soprattutto nella parte centrale; la Ferrari è andata a riprendere una soluzione portata in pista fin dai test invernali dal Team Mercedes.
Una novità utilizzata per pochi giri da Sebastian Vettel nella prima ora e mezza di prove libere e poi accantonata per tornare alla vecchia configurazione, già montata fin dall’inizio delle PL1 sulla SF71H di Kimi Raikkonen.
Al di là dei problemi strutturali, la wastegate serve per non superare il massimo rapporto di compressione a cui funziona il motore.