Per la gara più a nord del mondiale si prevede un clima da spiaggia
Con la Gran Bretagna si conclude un trittico di gare che ha già fatto la storia della Formula 1: dal Paul Ricard a Silverstone passando per Spielberg. Una maratona logistica che per alcuni membri della squadra ha significato una trasferta continua, mentre altri sono rientrati in sede per poi ripartire al massimo dopo due giorni e mezzo. Le monoposto, stavolta, non vengono revisionate in sede ma direttamente sul posto.
Se volete stupire i vostri amici appassionati di gare, potete sempre chiedere quale sia il GP in calendario collocato più a nord di tutti. La maggior parte risponde “Canada”, invece il più settentrionale dei Gran Premi è proprio la pista del Northamptonshire. Dove fra l’altro, in questi giorni, è piena estate anticiclonica. Caldo abbastanza intenso (fino a 26 gradi) e assenza di piogge dovrebbero quindi caratterizzare il week end.
La pista del vecchio aeroporto militare ha ospitato il primo Gran Premio nella storia della categoria, ma è stata anche, nei decenni, soggetta a una serie di cambiamenti. Al tracciato superveloce dei primi anni sono state via via sovrapposte zone più guidate, fino ad arrivare all’attuale conformazione datata 2010, completata l’anno seguente con le nuove infrastrutture. Molti puristi hanno storto un po’ il naso, ma se il tracciato con la sezione Arena (studiata per la visibilità e i sorpassi) può scontentare i nostalgici, ci sono anche cambiamenti decisamente apprezzabili. Il vecchio paddock erboso era romantico e spesso odoroso di barbecue, ma i vecchi parcheggi fangosi costituivano semplicemente un incubo. Oggi, invece, la viabilità intorno al circuito ha parecchio da insegnare ad altri impianti.
Il tracciato è ancora molto tecnico, con curve veloci e un asfalto che mette a dura prova le gomme (per la terza e ultima volta quest’anno, si userà il battistrada ribassato). Ma la cornice più bella, come su tutte le piste “classiche”, la fa il pubblico…
materiale fornito da Ferrari (www.ferrari.com)