Silverstone è non solo storicamente ma spesso anche emotivamente lo spartiacque del mondiale. Non è un caso perché è forse il tracciato migliore per valutare quale sia la vettura più forte.
In questa edizione 2018 siamo arrivati alla vigilia della gara con un pronostico sorprendente, cioè Ferrari veniva data con la vittoria praticamente in tasca nonostante la mancata pole! Una cosa che ha dell’incredibile se solo pensiamo al Paul Ricard. Vittoria che è arrivata dopo un Gp rocambolesco per tanta gente, tranne che per Vettel; è da evidenziare secondo me la sua lucidità nei momenti chiave.
È chiaro che ora lo scontro Mercedes Ferrari in pista è giunto ad una fase delicata. L’errore di Raikkonen ha consegnato di fatto una situazione più semplice al tedesco, un episodio rilevante in un campionato così stretto tra i due tanto che Hamilton ha rifiutato le scuse di Kimi a caldo salvo poi farlo il giorno dopo. Persino Toto Wolff è stato artefice di una uscita da cui trapelava molto nervosismo usando le parole non proprio eleganti di James Allison (se ne sarà pentito?).
Si è discusso nel dopo gara dell’uniformità/disparità di giudizio, ed è un tema interessante che potrebbe tornare nel corso della stagione, ma se la domanda fosse, “per uno stesso incidente si deve applicare la stessa sanzione?” La risposta più facile sarebbe si, ciononostante ritengo fondamentale stabilire un deterrente alla eccessiva aggressività, non basta pagare solo per l’azione in sé, quanto valutare attentamente il danno collaterale causato! Con una particolare attenzione alla classifica.
Su questo Ferrari ha voluto rispondere per le rime, ma quello che Arrivabene a caldo forse non ha considerato del tutto, è che il penalty unito alle SC ha persino “salvaguardato” il meritato risultato sportivo di Raikkonen e Vettel. Riequilibrando la corsa e spegnendo in parte le polemiche per un eventuale risultato che potesse essere avvertito come ingiusto!
Tornando al campionato, l’esperienza di Hamilton a questo punto gli impone di lavorare anche sulla sua psicologia, poiché non è uscito bene dal KO in Austria e dalla brutta partenza di domenica, e non c’è dubbio che fin qui la vettura mediamente più equilibrata e costante sia stata la SF71H di Sebastian Vettel. Guardando il rendimento di entrambi, è davvero curioso come si specchino sempre più con le loro vetture, all’opposto nelle caratteristiche tecniche, eppure così simili all’altezza del traguardo.
Autore: @GiulyDuchessa