lunedì, Novembre 4, 2024

GP UNGHERIA – ANALISI PROVE LIBERE: a Maranello hanno progettato una grande macchina

Lo diceva Sergio Marchionne lo scorso gennaio: “Venerdì scorso ero a Maranello, i piloti erano impegnati ma li ho trovato quasi troppo tranquilli. E ho pensato che, o abbiamo fatto una ciofeca o una grandissima macchina. Io sono convinto che ce l’abbiamo messa tutta per fare una grande macchina, ma vedremo il 22 febbraio”. Le prima undici gare, nonché il venerdì della dodicesima, confermano le convinzioni dell’ex Presidente della Ferrari: a Maranello hanno fatto una grande macchina, mediamente la migliore se si analizzano più fattori tecnici.

Addentrandoci in questo dodicesimo venerdì, le prime sessioni di libere sono andate quasi secondo le attese. Quasi perchè ritrovarsi RedBull competitiva il venerdì e a Budapest è cosa difficile da non pronosticare. Ma altrettanto “quasi” perchè Ferrari ha avuto un venerdì migliore del previsto mentre Mercedes peggiore del previsto. Da quello che si è visto in pista quest’oggi sembra esserci una lotta per la Pole Position e per la vittoria tra Ferrari e Red Bull con il Team italiano che può essere considerato il favorito. Guardando i crono colpisce il distacco del duo Mercedes nei confronti della prima fila virtuale Vettel – Verstappen. Questo è dato dal fatto che sia Hamilton che Bottas non sono riusciti a migliorare il crono con le Pirelli più morbide ossia le UltraSoft.

Se andiamo ad analizzare i due tentativi in simulazione di qualifica possiamo notare qualcosa di interessante. La prima: una Ferrari poco competitiva con le Medium e soprattutto con le Soft utilizzate da Vettel nel suo breve run delle prove libere pomeridiane. Motivo? La scarsa conoscenza di questo compound visto che il quattro volte campione del mondo nella prima ora e mezza di libere si era concentrato esclusivamente sul compound “viola”. Con la Soft è andata piuttosto bene la RedBull, il miglior Team anche nella giornata odierna sugli pneumatici, che ha realizzato i migliori tempi. Molto bene anche Mercedes.
Nella vera e propria simulazione di qualifica i valori invece si sono quasi ribaltati: Ferrari è tornata a fare la voce grossa davanti a Red Bull ed ad una brutta Mercedes. Non è certamente una cosa nuova vedere la W09 in difficoltà con le gomme UltraSoft, soprattutto su un circuito che non dovrebbe premiare molto il concetto aerodinamico a basso rake della W09. Va comunque detto, cosi come per Ferrari nel primo run delle FP2, che Mercedes nella mattinata aveva impostato il lavoro sul compound “giallo” senza mai montare quello più morbido. Entrambi i piloti Mercedes sono riusciti a migliorare i primi due settori della pista per poi andare in crisi di gomme nel tratto finale. Problemi dovuti all’innalzamento della temperatura delle gomme posteriori che andando oltre il giusto range di funzionamento hanno fatto scivolare molto, soprattutto a centro curva, le W09 di Hamilton e Bottas. Questo viene confermato anche da Bottas: “Abbiamo riscontrato problemi nel far funzionare costantemente le UltraSoft oltre a legati problemi di surriscaldamento. Soprattutto nella prima sessione la macchina era difficile da guidare e ho faticato a mettere insieme più giri. Per le seconde libere abbiamo migliorato il set-up ma non ancora in modo soddisfacente. Oggi Ferrari e Red Bull hanno avuto un passo migliore di noi ma ce lo aspettavamo”.
Della stessa idea Hamilton: “Riuscire a far funzionare le gomme posteriori è il problema più grande per via delle elevate temperature e del particolare layout della pista che non permette agli pneumatici di recuperare. Speriamo di trovare qualcosa tra la serata odierna e la giornata di domani. Per questo speriamo che le FP3 siano asciutte, così possiamo testare le modifiche di setup”.

Discorso completamente inverso per Ferrari con invece con le UltraSoft si è comportata splendidamente. La differenza principale nei confronti della RedBull viene fatta nel settore 1 che è quello in cui è importante la potenza (Mercedes perde 2 decimi da Ferrari) mentre nei successivi tratti di pista la RB14 è leggermente più veloce della SF71H ma non tanto da recuperare il gap rimediato nel tratto iniziale, almeno nella giornata odierna. Un venerdì piuttosto positivo per Vettel: “Oggi abbiamo fatto un buon lavoro, soprattutto nella seconda ora e mezza di libere dove la macchina era più bilanciata. La mia SF71H oggi andava veramente forte nel giro secco ma possiamo ancora migliorare. Abbiamo avuto venerdì a volte positivi, a volte negativi; quello di oggi è da considerare positivo”. Ferrari che si è concentrata, un po come tutti i Team, sulla qualifica. Sempre Vettel: “Le qualifiche e la partenza sono molto importanti qui perché i sorpassi sono piuttosto difficili”. Un bel segnale di forza quello dato dalla Ferrari in queste prove libere visto l’importanza delle qualifiche su questa tipologia di pista. 

Positivo ma non positivissimo invece il venerdì della RedBull che sperava di avere un gap maggiore soprattutto sulla Ferrari che invece si è dimostrata fin da subito competitiva. RB14 che perdono troppo terreno nel primo settore, quello più guidato, come afferma Christian Horner: “Le prestazioni del nostro motore ci costeranno circa mezzo secondo al giro in qualifica (poco meno di 25 CV  in Ungheria), per questo dobbiamo compensare con una maggior velocità in curva”. Ed è ciò che abbiamo visto oggi in pista: RedBull velocissima nel secondo e terzo settore, con tanta velocità in più rispetto alle due vetture rivali soprattutto nelle curve 9 e 11. Ricciardo o Verstappen favoriti? Non è cosi per il pilota olandese: “La prima fila è possibile, per la Pole invece dipenderà da quanto saliranno di potenza Ferrari e Mercedes”. Anche Ricciardo rimane negativo: “Domani mi accontento anche di una seconda fila perchè credo che anche partendo dalla terza posizione sia possibile vincere la gara. Ma l’obiettivo è la prima fila”. RedBull che, come anticipato nell’anteprima a questo dodicesimo appuntamento stagionale, porta in pista qui in Ungheria la prima evoluzione del carburante ExxonMobil. Rumors abbastanza importanti vogliono un guadagno di circa 2 decimi che chissà, potrebbero anche far la differenza per una prima fila o addirittura una Pole Position. 
Se andiamo ad analizzare i long run vengono confermati i rapporti di forza visti nella simulazione di qualifiche con la Ferrari che si conferma come la vettura da battere seguita da RedBull e Mercedes. 
Tutti i piloti hanno iniziato la loro simulazione di gara con le gomme UltraSoft che, salvo importanti problemi di gestione (leggersi Mercedes), sarà il compound con cui i piloti di testa inizieranno la gara. Mercedes potrebbe invece optare per le più dure Soft. La differenza prestazionale tra i due compound secondo le stime di Pirelli è di circa 8 decimi. Tra Medium e Soft  il gap invece è di circa 6 decimi. 
A differenza di quella della qualifica la simulazione di gara si è disputata con una temperatura inferiore di circa 8°C a causa di una piccola perturbazione che ha coperto il cielo sopra il tracciato di Budapest. 
Se analizziamo il passo medio del primo stint di simulazione gara il più competitivo è stato Ricciardo che ha preceduto di quasi 4 decimi l’altra RedBull di Verstappen. Ma il pilota che ha destato la miglior impressione è stato sicuramente Vettel che è riuscito a girare sullo stesso passo di Verstappen ma facendo un long run di ben 20 giri contro i 13 dei due piloti RedBull. Buoni anche i tempi di Raikkonen se guardiamo la media ma il suo long run è stato poco significativo perché, dopo soli 5 giri, è tornato ai box per proseguire il suo lavoro con le gomme medie. In difficoltà Mercedes che ha avuto gli stessi problemi di OverHeating analizzati in precedenza.
Nella seconda parte di gara tutti i piloti, ad eccezione di Raikkonen, hanno girato con le gomme Soft mentre il pilota finlandese si è concentrato sulle Medium. Con queste gomme la situazione sembra essere più equilibrata e non dobbiamo lasciarci ingannare dal passo di Vettel che, avendo fatto un primo stint molto lungo, aveva a bordo un quantitativo di benzina inferiore a tutti gli altri. 
Differenza di peso che secondo i nostri calcoli è da stimarsi in:

  • 0,441 s su Raikkonen
  • 0,189 s su Hamilton e Bottas
  • 0,220 s su Verstappen e Ricciardo
I dati sopracitati ci fanno capire che con questa tipologia di gomma le prestazioni tra queste 3 vetture è molto ravvicinata anche se la Ferrari sembra avere del vantaggio sui rivali. La gomma media, con le temperature di oggi, non sembra essere il compound ideale da utilizzare in gara ma chissà che con delle diverse condizioni meteorologiche per la gara di domenica non possa farla tornare in gioco. 

Per quanto riguarda la Serie B di questa F1 2018, tempone di Grosjean nella simulazione di qualifica seguito da Renault e Toro Rosso, in crescita per via soprattutto delle caratteristiche tecniche del circuito che favoriscono la STR13. Solito venerdì grigio per Mclaren che ha utilizzato l’FP1 come raccolta dati in vista della prossima stagione e solo dal pomeriggio ha iniziato a lavorare sul setup ideale per questa pista. Tre ore di libere non cosi positive per Sauber (Leclerc è scusato visto che la mattina ha dovuto cedere la propria vettura a Giovinazzi) che, ricordiamo, cosi come Haas monta la terza evoluzione di Power Unit Ferrari, anticipando quanto farà il Team ufficiale tra Spa e Monza. Nella giornata di ieri Leclerc aveva smentito i rumors (“Utilizzeremo la stessa specifica di Power Unit che monta il Team ufficiale”) che volevano sulle vetture Clienti Ferrari la nuova evoluzione dell’unità motrice italiana. Cosa poi non vera come confermato soprattutto dal Team Haas che tiene comunque basse le aspettative: “Dalla nuova PU Ferrari ci aspettiamo una miglior efficienza di combustione per un minor consumo di benzina, un po più di potenza e un po’ più di efficienza nella parte elettrica”. Un aggiornamento che a quanto capito riguarderebbe il motore endotermico e il turbocompressore. Importanti rumors vorrebbero anche la possibilità da parte di Sauber e Haas di utilizzare la nuova aggressiva mappatura che la Ferrari ha introdotto in Austria dopo aver ricevuto l’ok da parte della FIA al suo sistema ibrido controllato, tra il GP di Spagna e quello del Paul Ricard.

Concludendo questa dodicesima analisi dei venerdì di gara, la Ferrari è da considerarsi come la vettura favorita per la Pole Position e per la vittoria di domenica anche se bisognerà prestare parecchia attenzione al meteo visto che c’è il 60% di possibilità di pioggia nel pomeriggio ungherese di domani. Tanto che Charlie Whiting ha concesso a tutti i Team un set in più di intermedie.

Autori: @spontonc & @smilextech

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