- Iniziamo con Gasly, sanzionato con 10.000€, ma sospesi per 12 mesi, per aver utilizzato il set di gomme consentito nei primi 40 minuti oltre questo tempo limite.
[…] “g) Dai tredici set di gomme da asciutto assegnate a ciascun pilota ai sensi dell’articolo 24.2 (c):
i) Un set della specifica di gomma obbligatoria per il Q3 non può essere utilizzato né restituito prima del
Q3 e, per le auto che si sono qualificati per il Q3, deve essere restituito elettronicamente al Fornitore non
dopo 3 ore e mezza dalla fine della Q3.
ii) Due set della specifica di gomma obbligatoria in gara non possono essere restituiti prima della gara. A
scanso di equivoci, se ci sono due specifiche di gomma da gara obbligatoria, una serie di ogni specifica
non può essere restituito prima della gara.
Dei dieci set rimanenti:
iii) Un set, che ogni team deve nominare prima dell’inizio di P1 (o rinominato con il consenso del
delegato tecnico FIA) può essere utilizzata solo per i primi 40 minuti della sessione. Se la sessione viene
interrotta nei primi 40 minuti, il tempo di fermo verrà aggiunto al tempo limite di 40 minuti.” […]
- Restando in casa Toro Rosso, sia nel gp francese che in quello austriaco, Hartley ha dovuto sostituire la power unit, quindi gli è stato imposto di partire dal fondo dello schieramento in entrambe le gare.
“a) A meno che non guidi per più di una squadra (vedi 23.3 c) sotto), e fatte salve le aggiunte descritte di seguito, ogni pilota non può utilizzare più di 3 motori (ICE); 3 unità motogeneratrici – calore (MGU-H); 3 turbocompressori (TC); 2 accumulatori di energia (ES); 2 elettroniche di controllo (CE) e 2 gruppi elettrogeni – cinetici (MGU-K) durante una stagione di campionato.Con il consenso (e ad esclusiva discrezione) della FIA, i numeri sopra saranno aumentati di uno per ogni pilota che utilizza una power unit fornita da un produttore o da un fornitore (come definito in appendice 9) che prende parte alla stagione del campionato per la prima volta.b) Se un pilota utilizza più del numero definito in a) sopra di un qualsiasi degli elementi durante una stagione di campionato, sarà imposta una sanzione di posizioni in griglia al primo evento durante il quale viene utilizzato ogni elemento aggiuntivo. Le sanzioni saranno applicati in base alla tabella seguente e saranno cumulative:La prima volta di qualsiasi elemento aggiunto che viene utilizzato – 10 posizioni in griglia di penalità. I successivi qualsiasi elementi aggiunti che vengono utilizzati – 5 posizioni in griglia di penalità. […]”
- Sempre sanzioni assegnate per componenti tecniche sostituite, ma stavolta in Austria, vedono coinvolto Leclerc: il pilota ha infatti dovuto sostituire il cambio prima delle sei gare consecutive, quindi è stato penalizzato con 5 posizioni sulla griglia di partenza
“Ai fini del presente articolo un evento si considera se comprende la pratica P3, la sessione di
qualificazione e la gara.
a) Ogni conducente non può utilizzare più di un cambio per sei eventi consecutivi in cui la sua squadra
compete. Se un pilota utilizza un cambio di sostituzione scenderà di cinque posizioni sulla griglia di
partenza in tale evento e di altri cinque posti ogni volta che viene usato un cambio ulteriore.
Qualsiasi sostituzione del cambio sarà richiesta solo per completare il resto della manifestazione in
questione.
A meno che il pilota non riesce a finire la gara (o è in grado di iniziare la gara per motivi diversi da una
sanzione inflitta dai commissari) il cambio montato sulla macchina al termine della manifestazione deve
rimanere in esso per il resto delle sei gare in sequenza.
Qualsiasi pilota che non è riuscito a finire la gara al primo, secondo, terzo, quarto o quinto dei sei eventi
per motivi che il delegato tecnico accetta come al di là del controllo della squadra o del driver, può
iniziare il seguente evento con un cambio diverso senza penalità.
Il cambio sarà considerato come utilizzato una volta i tempi del transponder della vettura hanno
dimostrato che ha lasciato la corsia dei box.”
- Passiamo quindi a vedere le penalità imposte per unsafe release: una per il gp di Francia e due per quello d’Austria.
“a) Le auto non devono essere rilasciate da una posizione di arresto in garage o piazzola in modo che
potrebbe mettere in pericolo il personale in corsia o un altro pilota.
I concorrenti devono fornire un mezzo per stabilire chiaramente, quando viene visto da sopra e nella
b) Se una macchina si considera rilasciata in condizioni di non sicurezza durante qualsiasi sessione di
prove, i commissari sportivi potranno togliere al pilota un numero di posizioni in griglia che ritengono
appropriate. […]”
Il team ha dimostrato che non è stato un problema di fissaggio, ma un cedimento del dado vero e proprio, quindi non avevano modo di sapere prima del problema. Al momento della ripartenza dal box tutto sembrava regolare.
Ecco spiegato il perché della sanzione più alta dei classici 5.000€.
Nel caso di Vandoorne, invece, durante le libere 1 austriache è stato fatto uscire dal box mentre in pit lane stava sopraggiungendo Vettel, che ha dovuto frenare per evitare la collisione. Anche qui, giusto applicare un po’ più del solito, dato che stava partendo dal garage sotto indicazione di un meccanico.
Nel terzo caso, quello di Magnussen, durante le libere 2 la macchina è ripartita dalla propria piazzola con uno pneumatico non correttamente fissato. E’ emerso che per errore è stato dato il segnale “ok” e quindi il pilota è partito. Dato che comunque la vettura è stata fermata subito e in sicurezza, è apparso più corretto imporre la sanzione economica come negli altri casi piuttosto che assegnare posizioni di penalità in griglia.
- Due sono poi gli episodi finiti sotto osservazione per impedimento ai danni di un avversario: in Francia, ha visto protagonista Raikkonen nei confronti di Magnussen; in Austria Vettel nei confronti di Sainz.
La violazione riguarda l’articolo 31.5 del regolamento sportivo:
“Ogni conducente che prende parte a qualsiasi sessione di prove che, a giudizio dei Commissari Sportivi,
si ferma inutilmente sul circuito oppure ostacoli inutilmente un altro conducente è soggetto alle sanzioni
di cui all’articolo 31.5. “
Nel secondo caso, Vettel è stato sanzionato con 3 posizioni di penalità in griglia + 1 punto patente perché al termine del suo giro lanciato è rimasto in traiettoria in curva 2, procedendo lentamente non avvisato via radio dell’arrivo di Sainz che è dovuto uscire di pista per evitare problemi più grossi. E’ un concorso di colpa con il team: dovevano avvisarlo via radio, ma lui finito il giro doveva subito spostarsi. Giusta la penalità in questo caso.
- Veniamo quindi ad analizzare gli episodi che hanno visto coinvolti piloti che hanno causato un incidente e riguardano tutti il gp di Francia: Vettel è stato sanzionato con 5 secondi di penalità + 2 punti patente per l’indicente con Bottas in curva 1; Grosjean ha avuto lo stesso trattamento per il contatto che l’ha visto coinvolto al via con Ocon sul rettilineo di partenza; Ocon e Gasly sono stati sanzionati con una reprimenda per l’incidente che li ha visti coinvolti in curva 3 e che ha causato il ritiro di entrambi
Tutti gli incidenti rientrano nell’articolo 38.1 del regolamento sportivo:
“Il direttore di gara può segnalare ogni incidente in pista o sospetto di violazione del presente
Regolamento Sportivo o del Codice (un “incidente”) agli steward. Dopo la revisione, avverrà a
discrezione dei Commissari Sportivi decidere se procedere o meno con un’indagine.
I commissari possono anche indagare su un incidente notato da loro stessi.”
- Un episodio si è verificato sia in Francia che in Austria: nel primo caso vede coinvolto Grosjean che ha lasciato la pista in curva 3 per rientrare in curva 5, ma non è stato sanzionato in quanto è stato leggermente portato fuori pista, ma così rientrando non ha causato pericolo per gli altri; nel secondo caso, vede coinvolto Raikkonen che ha lasciato la pista prima di curva 3 per rientrare subito dopo nella stessa posizione in cui era e senza creare pericoli. Anche per lui stessa decisione presa per il pilota Haas.
L’articolo in questione è il 27.3 del regolamento sportivo:
“I piloti devono fare ogni ragionevole sforzo per utilizzare la pista in ogni momento e non possono
deliberatamente lasciarla senza un giustificato motivo. I piloti saranno giudicati per aver lasciato la pista se nessuna parte della vettura rimane a contatto con
essa e, a scanso di dubbi, linee bianche che definiscono i bordi della pista sono considerati parte della
pista, ma i cordoli non lo sono. Nel caso in cui una vettura lasci la pista il conducente può rientrare, però, questo può essere fatto solo
quando è sicuro per farlo e senza ottenere alcun vantaggio. A discrezione assoluta del direttore di gara
può essere data la possibilità di riprendere la posizione che aveva prima di lasciare la pista.”
- Per chiudere il capitolo Francia, Sirotkin è stato sanzionato con 5 secondi di penalità + 2 punti patente per aver guidato troppo lentamente dietro la safety car.
L’articolo in questione è il 39.5 del regolamento sportivo:
“Nessuna macchina può essere guidata inutilmente lentamente, in modo irregolare o in un modo che
potrebbe essere considerato potenzialmente pericoloso per gli altri piloti o qualsiasi altra persona in
qualsiasi momento, mentre la safety car è in pista. Questo si applica se un auto è guidata in pista, in
entrata box o in pit-lane.”
Sirotkin si trovava alle spalle di Stroll durante il regime di safety car. Via radio gli è stato chiesto di impostare “plus 8”, ma così facendo ha creato un grosso gap tra lui e il compagno di squadra davanti guidando troppo lentamente senza motivo.
Sanzione giusta, espressamente prevista.
- Gli ultimi due episodi che analizziamo riguardano il gp di Austria.
Alonso è stato costretto a partire dalla pit lane perché sulla sua vettura è stato montato il 3° MGU-K; inoltre sono stati cambiati l’ala anteriore e i tubi di pitot in regime di parco chiuso tra qualifica e gara.
E’ una violazione degli articoli 23.3 a) e 34.6 del regolamento sportivo:
23.3 a) “A meno che non guidi per più di una squadra (vedi 23.3 c) sotto), e fatte salve le aggiunte descritte di seguito, ogni pilota non può utilizzare più di 3 motori (ICE); 3 unità motogeneratrici – calore (MGU-H); 3 turbocompressori (TC); 2 accumulatori di energia (ES); 2 elettroniche di controllo (CE) e 2 gruppi elettrogeni – cinetici (MGU-K) durante una stagione di campionato.Con il consenso (e ad esclusiva discrezione) della FIA, i numeri sopra saranno aumentati di uno per ogni pilota che utilizza una power unit fornita da un produttore o da un fornitore (come definito in appendice 9) che prende parte alla stagione del campionato per la prima volta.
34.6 “Un concorrente non potrà né modificare la vettura né apportare modifiche al set-up della sospensione
quando la vettura si trova in condizioni di parco chiuso. In caso di violazione del presente articolo, il
conducente in questione deve iniziare la gara dalla pit lane e seguire le procedure di cui all’articolo 36.2.
Affinché i commissari possano essere completamente certi che non sono state apportate modifiche ai
sistemi di sospensione o di una configurazione aerodinamica della vettura (ad eccezione del parafango
anteriore), mentre si è nella fase di parco chiuso post-qualifica, deve essere chiaro ad un esame fisico
che cambiamenti non possono essere fatte senza l’uso di attrezzi.”
Per quanto riguarda il 3° MGU-K sarebbero 10 posizioni di penalità in griglia, ma per gli altri lavori è espressamente prevista dal regolamento la partenza dalla pit lane.
I commissari hanno solo applicato la norma.
Per finire, Stroll è stato sanzionato con 10 secondi di penalità + 3 punti patente per aver ignorato le bandiere blu.
L’incidente rientra nelle normative del codice sportivo internazionale.
Dalle immagini e dalle comunicazioni è emerso che Stroll non ha immediatamente dato strada a Perez non appena ha visto le bandiere blu, ma ha atteso per parte del giro.
Inoltre, sono stati applicati 3 punti sulla patente proprio perché durante i briefing era stato chiaramente detto di lasciare strada il prima possibile.