La 52esima vittoria di Vettel che supera Prost mettendosi al 3’ posto all time, arriva un secondo prima di Monza, alimentando una grande attesa per il GP di casa nostra. Quello che i tifosi sembravano attendersi, se vogliamo con una sorprendente serenità, in Belgio si è concretizzato; che poi è ciò che la vettura da diverse gare merita, nient’altro di più. Una vittoria sonante, robusta, una conferma di ciò che si è capito: Ferrari in questo istante ha superiorità tecnica in F1. Soprattutto in trazione, in allungo, in velocità di punta. Non serve altro, o meglio, in fabbrica il lavoro è stato finora da 10 e lode con bacio accademico. Ma attenzione. Serve ora più che mai, la determinazione e quella lucidità per affrontare con calma le tappe rimanenti.
Di fronte una Mercedes abituata a vincere, che sa come si fa, e sa come reagire, ha la lucidità di chi può permettersi un po’ di fiato dopo aver dimostrato il massimo. È sempre in testa ai campionati, e in qualche modo reagirà. Ecco perché negli ultimi due mesi facevamo riferimento agli errori “gratuiti” da evitare assolutamente, errori che ci sono stati anche sabato, in cui si è visto quel panico al box rosso, che ha portato Raikkonen a qualificarsi male, giocandosi la possibile doppietta. Errori che equivalgono per entrambe le contendenti senza pietà a punti persi. Domenica mattina lo stesso Arrivabene ha mostrato almeno a parole per la prima volta un atteggiamento che mi ha sorpreso, molto diverso dal solito, più tranquillizzante. Il che fatalità, ha coinciso con una gara secondo copione, e senza alcun errore.
Se Ferrari sembra ancora essere in grande progresso, visto l’ulteriore step in Belgio, ho la personale sensazione che Mercedes seppure stia spingendo a tutta, abbia raggiunto un limite nello sviluppo, nel senso che i miglioramenti ci sono sempre, ma risultano più faticosi, rischiosi, esigui, come se non ci fosse più “spazio” per trovare quel solito e distruttivo cambio di passo. C’è ancora molta strada e ripeto per ora vado solo a sensazione.
Bene la Racing Point Force India, che sapete essere una neonata veterana, con un Perez al top della forma e forse anche delle tasche, che ha legnato un Ocon apparso abbastanza cauto e incerto come il suo futuro (anche si parla forte di McLaren).
Capitolo motorizzati Renault, che ci aspettavamo in enorme difficoltà e così è stato. Distacchi abissali. Unica a salvarsi la RedBull, per modo di dire, con Verstappen a mezzo minuto da Vettel. Non sarà una passeggiatina fresca per Ricciardo la sua nuova avventura, mentre stupisce Gasly ancora una volta invisibile ma a punti, che se ne andrà ufficialmente in RedBull assieme a una PU Honda che da qualche Gp sta facendo vedere una luce interessante in fondo a un tunnel lungo 4 anni.
Autore: Giuliano Gemma (@GiulyDuchessa)