Monza, Italia. Quattordicesimo appuntamento di ventuno. E’ la volta buona. Dopo anni di insuccessi, la Ferrari arriva a Monza da favorita, con il miglior pacchetto a disposizione. Servirà calma, freddezza, un po di fortuna che non guasta mai e anche Monza potrà tornare ad essere a tutti gli effetti “rossa”. E’ questo che ci lascia lo scorso weekend, con un GP del Belgio dominato da Vettel e la sua arma letale, una SF71H che non ha lasciato scampo ad una Mercedes sottotono soprattutto la domenica.
GP ITALIA: sarà in chiaro anche sulla Rai
Ecco gli orari ITALIANI:
Prove Libere 1: 11:00 – 12:30 (Sky + RaiSport)
Prove Libere 2: 15:00 – 16:30 (Sky + RaiSport)
Prove Libere 3: 12:00 – 13:00 (Sky + RaiSport)
Qualifiche: 15:00 – 16:00 (Sky + Rai 2)
Gara: 15:10(Sky + Rai 1)
GP ITALIA: è un tracciato da basso carico aerodinamico, molto sensibile alla potenza delle unità motrici
Il Gran Premio d’Italia di questo bel mondiale 2018 di F1 si svolge anche quest’anno all’Autodromo di Monza, un tracciato storico permanente con pochi dislivelli ma molto completo dal punto di vista tecnico. Sono infatti quattro i tratti ad alta velocità, due le curve lente, due i curvoni veloci (Curva Biassono e Curva Parabolica) e due le chicanes ideali per il sorpasso dove si arriverà in staccata con l’ala mobile. Per 53 giri e 307 km di gara.
Una interessante curiosità: il tracciato italiano ha la più elevata velocità media del Campionato e la seconda più bassa tortuosità. Dal punto di vista aerodinamico l’ala mobile sarà poco efficace (solo 6-8 km/h di guadagno) per via dei bassissimi livello di carico utilizzati. Più interessante invece lo sfruttamento opportuno della scia (16 km/h di guadagno in velocità e 0”4 secondi sul tempo al giro) che fornisce parecchia velocità aggiuntiva.
Il tracciato richiede aerodinamica da basso carico, per la minima resistenza possibile, accoppiata ad un telaio efficiente al punto da fornire ancora sufficiente carico verticale a bassa velocità per favorire la frenata. Dal punto di vista meccanico sarà importante il settaggio delle sospensioni per sfruttare bene i bassi cordoli e per garantirsi una perfetta trazione in uscita dalla Prima Variante e dalla Variante della Roggia. Potenza e affidabilità dal propulsore ibrido faranno poi il resto essendo quello italiano il tracciato più severo per il motore assieme a Spa e Spielberg con quattro lunghi rettilinei e la percorrenza record a pieno carico per l’80% del tempo. Servono quindi motori termici “freschi” per questa gara, a disposizione di tutti i Top Driver, compreso Daniel Ricciardo che sarà sicuramente il primo pilota a montare la seconda evoluzione della Power Unit Renault.
Entrado più nel dettaglio e parlando di motore endotermico, lavoreranno a pieno carico per l’80% del tempo sul giro. Saranno ben 15 i secondi percorsi full-gas continuativo per circa 1350 m sul rettilineo di partenza oltre ad altre 3 percorrenze a piena potenza di circa 1 km ciascuna. Il circuito è sensibile alla potenza in modo rilevante quindi saranno avvantaggiati i propulsori che consentono il massimo recupero di energia riutilizzata in auto sostentamento durante i quattro lunghi tratti in piena potenza. Spostandoci sulla parte elettrica, medio il recupero dell’energia in frenata (MGU-K) mentre è tra i più alti in stagione quello dai gas di scarico per via dei tanti tratti veloci dove il motore lavora a piena potenza. Qualche valore delle energie in gioco: 612 kJ in frenata con la MGU-K e 3305 kJ in accelerazione con la MGU-H per un totale di 3917 kJ per giro. In termini cronometrici? 3”5 per ogni giro e 19 km/h di velocità di punta. Il consumo di carburante è piuttosto basso: servono 96 kg di benzina per completare la gara.
Effetto peso: 0”14 secondi di ritardo al giro ogni 10 kg di peso
Effetto potenza: 0”19 secondi di guadagno ogni 10 CV
Marce più utilizzata: l’ottava
Il circuito di Monza è severo per l’impianto frenante, poco invece la trasmissionecon poco più di 1500 cambi marcia per gara. A causa dell’elevata velocità media che comporta più raffreddamento, è necessario regolare bene la ventilazione dei freni in modo la ventilazione non sia eccessiva con la conseguenza di raffreddare troppo i dischi rendendoli meno efficaci. Le vetture saranno dotate di cestelli di raffreddamento specifici per Monza che utilizzano in modo efficiente l’aria lasciandola fluire sul resto della carrozzeria per fornire carico e non resistenza di avanzamento. La stabilità di frenata è un aspetto critico a Monza. Non potendo avere elevato carico aerodinamico per la prima parte della frenata, è importante ottimizzare la ripartizione di frenata tra anteriore e posteriore e l’interazione col motore elettrico in modo da ottenere una frenata che non scomponga la vettura, bilanciando la vettura aerodinamicamente e mediante una taratura ottimale delle sospensioni.
GP ITALIA: SuperSoft per la qualifica, Soft e Medium per la gara
Le mescole utilizzate su questo tracciato, sottoposte all’elevata sollecitazione che ricevono per l’alta velocità (di rotolamento), le frenate (longitudinale) e la percorrenza delle due curve a elevata velocità (Curva Biassono e Curva Parabolica, trasversale), sono la SuperSoft per la qualifica e la Soft e Medium per la gara. In caso di pista umida e pioggia, assolutamente probabile in questa zona in questo periodo per il suo micro-clima, le squadre utilizzeranno le gomme intermedie (Verde) e full-wet (Blu) che disperdono rispettivamente 25 e 65 litri/sec di acqua alla massima velocità.
A prima vista sembrerebbe che quest’anno le mescole nominate per il Gran Premio d’Italia siano le stesse di quelle scelte nel 2017, in realtà non lo sono poiché le mescole 2018 sono più morbide di uno step rispetto alle equivalenti dello scorso anno. Riguardo all’immagine poco sopra c’è da segnalare l’importante differenza tra le scelte Ferrari e quelle di Mercedes e RedBull, più conservative. Il Team italiano ha optato per ben 10 set a testa di SuperSoft andando a penalizzare la scelta sulle Soft (le proverà Raikkonen nelle FP2) e sulle Medium (le proverà Vettel nelle FP2) mentre Redbull e Mercedes hanno optato per scelte un po più orientate sulle Soft. Ben 4 sono infatti i treni di gialle per Bottas e 3 per Hamilton e Ricciardo.
Questo circuito sollecita le gomme sia in senso longitudinale in frenata che in senso laterale in trazione e percorrendo le curve veloci. Combinando elevata velocità nei curvoni veloci assieme al carico aerodinamico, i piloti dovranno gestire possibili fenomeni di blistering delle gomme che rappresenta la formazione di bolle all’interno del battistrada per surriscaldamento interno.
Pressioni 2018: 22,5 psi all’anteriore (-0.5 psi vs 2018), 21 psi al posteriore (+0,5 psi vs 2018) Camber 2018: camber 2017 (-3.00° all’anteriore, -2.00° al posteriore)
GP ITALIA: pioggia attesa il venerdì poi calano le possibilità di pioggia
Quello italiano a livello meteo sarà un weekend non troppo compromesso dalla pioggia con alte probabilità solo nella giornata di venerdì ma un miglioramento nelle due successive. Le temperature saranno leggermente sotto media valori minimi poco sopra i 20°C e massimi attorno ai 30°C.
Come sempre, aspettiamo le previsioni più dettagliate del nostro meteorologo Andrea Pini che arriveranno nella giornata di domani.
GP ITALIA: una pista di velocità pura e di trazione come non può essere favorevole a questa Ferrari SF71H?
Quanto scritto nell’anteprima del Belgio GP può valere sicuramente anche per questo quattordicesimo appuntamento stagionale: Monza non può e non deve far paura a questa Ferrari SF71H.
Anche a Monza 2017, cosi come nel GP del Belgio, si erano palesate le mancanze tecniche del comunque ottimo progetto 2017 Ferrari; stiamo parlando principalmente della scarsa efficienza aerodinamica della vettura italiana, problema risolto sull’attuale vettura come ha ben mostrato il GP di domenica scorsa corso a Spa. Il Team italiano potrà quindi ridurre al minimo gli angoli di attacco e le corde delle sue ali pur generando sufficiente carico per andar forte in curve come la parabolica, l’Ascari o le due di Lesmo. E nei ben quattro lunghi potrà disporre di un altro grande punto di forza della SF71H ossia la Power Unit, leggermente più performante in termini di potenza rispetto alla sorella tedesca, ma ben più avanti nella parte ibrida. Oltre a ciò, anche l’impressionante trazione della vettura italiana potrà fare la differenza soprattutto in uscita dalla Prima Variante. Da non sottovalutare ciò anche in caso di una Pole Position Mercedes poiché potrebbe verificarsi in Curva Grande quanto visto sul Kemmel. Per chiudere con Ferrari, considerando una RedBull che potrebbe essere esclusa dalla lotta per il podio per via di sostituzioni programmate delle due Power Unit, fondamentale riuscire a mettere Kimi Raikkonen in seconda posizione dietro a Sebastian Vettel in una possibile classifica finale del GP.
Per quanto riguarda Mercedes, i tedeschi sono chiamati alla reazione perché per dirla alla Hamilton “Ferrari è stata superiore a noi a Spa, ma non solo, e questo mi preoccupa sicuramente. Il mondiale sta andando nella loro direzione”. Il quattro volte campione del mondo nelle ore successive al GP del Belgio ha messo ben in evidenza che la Ferrari avrebbe potuto vincere tutti e quattro gli ultimi appuntamenti: “Non possiamo sempre sperare nella pioggia. Se non fosse arrivata, in Germania e Ungheria non avremmo sicuramente vinto”. Mercedes arriverà a Monza con qualche novità aerodinamica che però, sempre secondo l’anglo caraibico, difficilmente riusciranno a fare la differenza “poiché sono sicuro che anche la Ferrari avrà le sue”. Sempre Hamilton: “Questa pista dovrebbe essere migliore per il nostro pacchetto, quindi speriamo che il nostro deficit non sia grande come a Spa. Lo scorso weekend abbiamo perso molto tempo alla prima curva e nelle ultime due curve. In quelle zone avevamo problemi di trazione. A Monza, tuttavia, la trazione è importante solo in uscita dalla prima chicane”. Considerando che poi si correrà a Singapore dove anche RedBull potrebbe mettersi in mezzo (o davanti) a Ferrari e Mercedes, possiamo ben capire quanta sia la pressione per Mercedes in questo 14esimo appuntamento stagionale.
E poi c’è la sempre ottima ma poco potente RedBull RB14 che a Monza potrebbe sostituire componenti della Power Unit Renault su entrambe le macchine. Sicura l’installazione dell’ultima evoluzione (Spec C) sulla RB14 di Daniel Ricciardo che potrebbe garantirgli un surplus di 15/20 CV non senza però prendersi dei rischi importanti di affidabilità, almeno secondo Renault stessa che non la utilizzerà proprio per evitare problemi di affidabilità che andrebbero a compromettere la lotta per il quarto posto nel Costruttori: “La Spec C è un’evoluzione dell’attuale Spec B ma più potente. Al contrario, probabilmente non è affidabile come la generazione attuale, quindi la scelta viene fatta dai singoli team”. Se la nuova unità funzionerà sulla RB14 del pilota australiano, nella giornata di sabato verrà montata anche a Verstappen con conseguenti penalità. Da sottolineare che l‘installazione di questa nuova evoluzione dell’unità motrice francese ha comportato importanti modifiche telaistiche per Redbull.
E poi c’è la lotta per la quarta posizione nel mondiale tra Renault e Haas. Prima della pausa estiva, la Renault aveva ancora un vantaggio abbastanza interessante sugli americani. Tuttavia, Haas è riuscito a ridurre il vantaggio a soli sei punti nel Gran Premio del Belgio (82 punti a 76) la scorsa settimana. E il pronostico, vista anche la pesante penalizzazione di 10 posizioni in griglia per Nico Hulkenberg, per il GP d’Italia va ancora in direzione americana che potrebbe anche effettuare il sorpasso ai danni del Team francese. Per l’unica Renault che potrebbe essere vicina ai punti ci sarà infatti da lottare anche con la motorizzata Ferrari Sauber e le Force India, oltre a considerare la scontata rimonta RedBull (con uno o entrambi i piloti). Molto probabilmente più in difficoltà saranno Team come Toro Rosso o Mclaren, che sta pian piano diventando l’ultimo Team in pista dopo i timidi segnali di ripresa di Williams.
Comunque mi ricordo una RedBull dell 'epoca motori soffiati, dominante, con più carico e poca velocità di punta….dominando il GP