Tutti quelli che mi seguono, e quei pochissimi che mi leggono, si ricorderanno perfettamente, che l’ultima volta che ho scritto su queste pagine (messe a disposizione da Cristiano e PJ) avevo concluso il mio pensiero con le parole “basta errori”. E rieccoci qui.
Il GP italiano, che con tanta ansia aspettavamo all’indomani del trionfo belga e dalla ripresa della pausa estiva, ha mostrato a tutto il mondo il lato oscuro del tedesco della Ferrari: fragilità, irruenza, emotività. Un quattro volte campione del mondo (e purtroppo mi chiedo a questo punto come abbia fatto a vincerne quattro di fila!) non può e non deve fare quanto visto ieri se vuole vincere questo mondiale. Si, il Seb Vettel di ieri non sembrava essere un pilota plurititolato che si stava giocando il mondiale ma piuttosto un pilota di poca esperienza che si lanciava allo sbaraglio; questa è l’impressione che mi ha dato.
Agli alfieri Ferrari quest’anno è stato fornito un mezzo fortissimo, cosi forte che è capace di battere il panzer tedesco in qualifica e di tenergli testa in circuiti che prima sembrava impossibile potergli stare vicino! Sebbene Kimi ieri abbia svolto il suo dovere fino in fondo, gettando letteralmente il cuore oltre l’ostacolo (come ama tanto dire il Direttore Mariano Froldi), conquistando la pole al sabato e lottando come un leone contro un re nero in stato di grazia, non si può dire lo stesso per la nostra prima guida. Sebastian ha tutto per vincere (talento, mezzo, supporto) ma sta facendo di tutto per perderlo questo mondiale. Alla luce di quanto emerso ieri dopo il GP, posso anche comprendere il motivo di quel comportamento, ma assolutamente non lo giustifico; in quanto Seb è indifendibile. Purtroppo il male ha origini lontane, e come si suol dire, il pesce puzza dalla testa. Mi riferisco alla gestione che viene dal muretto e alle politiche interne che gestite bene non sono! In Ferrari ci sono troppi affari in sospeso, come il rinnovo del contratto a Kimi, il suo possibile appiedamento in favore di Leclerc; queste ultime due questioni sono andate ad incidere non poco sull’umore del tedesco, il quale gli si è completamente rovinato dopo che gli hanno comunicato che la pole era del compagno nonostante sul display del suo volante comparisse la scritta ‘P1’.
Ovviamente, nel debriefing post qualifica sicuramente avranno pianificato i termini della gestione della partenza, ma come? In qualunque modo se la sono detta, in Ferrari hanno un grossissimo problema: se non si sono detti nulla hanno responsabilità, se si sono accordati per gara libera hanno responsabilità. Se hanno detto a Seb di fare il bravo fino a nuovo ordine (escludendo che hanno detto a Kimi di farlo passare già in partenza per stessa ammissione di Arrivabene) allora la responsabilità sfocia nell’allarme rosso; perche in GeS hanno a che fare con un cane sciolto.
A me spiace usare questi termini cosi forti, ma del comportamento di Seb avuto ieri, francamente non si salva nulla. Ammesso e non concesso che avrebbero impartito gara libera, non ti giochi il GP (e l’intero mondiale) nelle prime 4 curve. Sono atteggiamenti scriteriati per un quattro volte del mondo.
C’era un sogno una volta…e si chiamava Monza (cit. “Il gladiatore”), e quanto l’ho accarezzato quel sogno, io e altri milioni di persone che altro non volevano che rivedere un doppietta rossa dopo 18 anni. Tutto questo ci è stato rubato, da una cattiva gestione della gara, dei piloti e delle beghe interne. Ormai gli errori non si contano più, e in un mondiale cosi tirato ogni dettaglio fa la differenza. La matematica? Dice che possiamo ancora farcela; personalmente al titolo non ci credo più, anche perché contro questo Lewis, Seb mentalmente dovrebbe resettare davvero tutto e guidare come se non avesse più nulla da perdere. Se ci riuscirà, e potrebbe anche farcela considerando la macchina che ha, sarebbe un titolo meritato a metà.
Fra 15 giorni una pista tecnicamente amica. Singapore. Sarà un altra mattanza di punti o doppietta rossa e nuovamente rincorsa mondiale?
Autore: Vito Quaranta (@quaranta_vito)
concordo al 100%.
cosa avrebbe fatto Marchionne dopo un autogol del genere? qualcuno sarebbe saltato…
Capitolo Kimi:
a: "sono arrabbiato perchè non rinnovano quindi parto e rovino tutto"… Marchionne gli avrebbe detto: "Ok, i soldi che hai preso non li puoi restituire ma da Singapore accendi pure il televisore perchè l'unica sedia rossa che ti meriti è il divano di casa".
b: "sono in pole e vorrei fare quello che voglio: correre per vincere". Marchionne gli avrebbe detto. "Sei vestito di Rosso, quindi fai quello che decidiamo noi"…in caso contrario soluzione di cui al paragrafo precedente…anche perchè le sonore dormite negli ultimi due anni nelle posizioni di rincalzo ci sono costati due titoli costruttori.
Capitolo Vettel: non guida sereno, è sempre nervoso e commette molti errori. Perchè ? Cosa non lo lascia tranquillo?
Gestione Ferrari: ????? Come è possibile fare queste scelte indifendibili e suicide ? E' realmente ipotizzabile che il vuoto lasciato da Marchionne sia uno dei motivi di questi frequenti black out? Quali possono essere le responsabilità di Arrivabene nella gestione dei piloti ?