Nelle prime tre ore di prove libere del Gran Premio di Singapore una buona Ferrari che con Kimi Raikkonen chiude davanti a tutti riuscendo a sfruttare nel migliore dei modi le gomme Hypersoft (siglando il record ufficioso del circuito). La Mercedes, o meglio l’accoppiata Mercedes / Hamilton, è riuscita però ad essere piuttosto vicina alla rossa del finlandese: precisamente sono 11 i millesimi che separano l’ultimo campione del mondo Ferrari con il quattro volte iridato anglo caraibico. Team anglo tedesco che, rispetto alla passata stagione sembra aver parzialmente risolto i tanti problemi che non gli permettevano di essere veloce su questo tracciato.
Leggermente più staccate, anche rispetto alle previsioni, le due Red Bull; nella prima sessione ricordiamo che erano state invece le vetture più veloci in pista. Il team di Milton Keynes, se analizziamo il passo mostrato in qualifica, non sembra avere la “forza” per lottare con le due Ferrari e con Hamilton mentre sul ritmo di gara la velocità è stata piuttosto buona ma con la grossa incognita chiamata carburante. Il tracciato non è comunque molto sensibile al peso in quanto 10 kg di benzina equivalgono a circa 210 millesimi al giro (di oltre 90 secondi nel ritmo gara).
Partendo proprio dal Team RedBull, i maggiori problemi sembrerebbero derivare dallo sfruttamento delle HyperSoft nel giro secco: “Abbiamo avuto problemi a trovare il giusto equilibrio con le gomme Hypersoft. Restiamo comunque fiduciosi perchè i Long Run sono incoraggianti.” queste le parole di Chris Horner al termine della giornata odierna. Una RB14 che sembrerebbe troppo “dolce” sulle Pirelli rosa, faticando a metterle in temperatura e quindi estrarre dal primo giro il gran potenziale di questo compound. Incredibile la differenza in termini cronometrici tra questo compound e l’UltraSoft, oltre il secondo, precisamente 1.6 secondi. Un problema di riscaldamento degli pneumatici si accentua poi (ovviamente) quando la pista si raffredda, e quindi per le FP2, le qualifiche e la gara; è per questo che entrambe le RedBull hanno perso ritmo tra le FP1 e le FP2 che sono state corse con circa 10°C dell’asfalto di differenza.
Per quanto riguarda la Ferrari, in pista con delle piccole novità ai bargeboard oltre che all’ala posteriore (analizzata ieri), un venerdì positivo per Kimi Raikkonen anche se avrebbe potuto essere migliore a detta del pilota finlandese: “Nel pomeriggio è andata abbastanza bene anche se avrei potuto far meglio, soprattutto grazie ad un miglior sfruttamento dei cordoli su cui ho perso un po ‘di tempo”. Per Vettel invece una seconda ora e mezza molto negativa poiché un contatto con i vicini muri del circuito di Singapore nella simulazione di qualifica, fin li corsa sugli stessi tempi di Raikkonen, gli ha fatto perdere gran parte delle FP2. Ma rimane fiducioso in vista delle sessioni di domani: “Sappiamo già dove lavorare per migliorare la monoposto, che anche su questo tracciato ha un grande potenziale”. La perdita di liquido avrebbe interessato uno dei radiatori posti nella parte posteriore della SF71H che ha costretto i meccanici e gli ingegneri ad interrompere la sessione di prova del pilota tedesco. Non dovrebbero esserci gravi problemi ma solo nelle prossime ore se ne potrà sapere di più.
Tra i top team, il pilota più deludente è stato sicuramente Valtteri Bottas che ha ottenuto il quinto tempo con distacco nei confronti di Hamilton di quasi 7 decimi. Salvo miglioramenti incredibili, il finlandese non sembra avere la velocità per inserirsi nella lotta per la pole position.
GP SINGAPORE: analisi simulazione di qualifica
Se analizziamo le prestazioni in qualifica, Raikkonen è riuscito ad ottenere un giro molto pulito grazie ad una vettura ben stabile sia in entrata che in ingresso curva. Hamilton, guidando una sorprendente W09, è riuscito a portarsi molto vicino alla SF71H anche se la vettura del campione inglese è parsa ben più nervosa, e forse più al limite, rispetto alla rossa soprattutto in uscita di curva ed in frenata. Proprio in frenata, nel suo primo tentativo di qualifica con gomme UltraSoft, Hamilton ha spiattellato la gomma anteriore sinistra. Errore che ha costretto al quattro volte campione del mondo al non utilizzo di quel compound in condizione di gara.
Se analizziamo i singoli intertempi, la differenza Raikkonen la fa principalmente nel primo settore visto che negli altri tratti della pista, soprattutto il secondo, la Mercedes è stata più veloce rispetto alla
Ferrari.
Per quanto riguarda Valtteri Bottas, dopo un primo settore in linea con Hamilton, ha perso 2 decimi
nel secondo tratto di pista e nel terzo, a causa di un errore, ha accusato un
gap dal compagne di squadra di ben 4 decimi.
Vettel, a causa del contatto nella
parte terminale del suo giro lanciato, non ha completato la simulazione di
qualifica ma se analizziamo i
primi due settori possiamo notare che, il pilota tedesco, era leggermente più
lento rispetto al compagno di squadra; stiamo parlando comunque di un gap di millesimi
di secondo. Teoricamente avrebbe avuto la possibilità di inserirsi in terza
posizione davanti ad entrambe le Red Bull.
GP SINGAPORE: analisi passi gara
Se analizziamo i passi gara la vettura più veloce è stata la RedBull che soprattutto nella seconda parte di gara ha impressionato con il suo ritmo costantemente sotto il minuto e 45 secondi. Red Bull spesso ci ha abituato a simulare la gara con meno carburante rispetto a Ferrari e Mercedes e per questo i tempi di Verstappen e Ricciardo è giusto prenderli con le pinze.
Essendo un circuito cittadino è molto difficile avere idea del passo gara perché molto dipende dal traffico incontrato dai piloti nei loro giri. Come potete osservare dal grafico in basso, i passi sono stati piuttosto simili con un Raikkonen che, con gomme HyperSoft, è stato il pilota che è riuscito ad effettuare il giro più veloce al terzo giro lanciato.
Come potete osservare i tempi tendono molto a salire a dimostrazione che il degrado e l’usura delle HyperSoft è molto alta (graining presente nella giornata odierna). Questo sta a significare che i piloti che partiranno con le gomme a mescola più morbida, dovranno probabilmente optare per una strategia a 2 soste (HS, US, US), la più veloce ad oggi secondo Pirelli.
Il secondo stint è stato effettuato da tutti i piloti con le UltraSoft a differenza di Bottas che ha girato con le HyperSoft. I tempi del pilota finlandese non sono degni di nota mentre sono stati molto positivi quelli della RedBull che, analizzando i grafici, è stata la vettura più veloce in pista.
Nonostante questo, la vettura che è sembrata avere il maggior potenziale è stata la Ferrari di Raikkonen che ha effettuato uno stint particolarmente lento ma nel suo ultimo giro ha “sparato” il giro veloce a dimostrazione che la Rossa un po di è nascosta.
In conclusione queste prove libere ci hanno dimostrato che sarà un altro fine settimana dove ci sarà una grossa battaglia per la pole position con la Ferrari che sembra avere maggiori chance rispetto alla Mercedes. Pole position che è fondamentale su questo tracciato ma fino ad un certo punto poiché è vero che i sorpassi sono molto proibitivi ma spesso la strategia e le molto probabili Safety Car ci ha messo molto lo zampino nel decretare il vincitore.