lunedì, Dicembre 23, 2024

GP SINGAPORE – ANALISI QUALIFICHE: perchè Vettel voleva insistentemente le UltraSoft per la prima parte di gara?

Clamoroso a Singapore: ci si aspettava una pole position Ferrari ed invece, in una F1 che ci ha spesso abituato a ribaltoni tra il venerdì sera e il sabato pomeriggio, è arrivata quella di Lewis Hamilton grazie ad un giro pazzesco, in quello che è ovviamente il nuovo record ufficiale del tracciato. Primo posto ottenuto rifilando distacchi pesanti a tutti gli avversari; il primo non è un pilota Ferrari, e anche questa è un’altra sorpresa di questo sabato pomeriggio, ma bensì Verstappen, a 3 decimi. Poi ecco Vettel, autore di una qualifica opaca, cosi come Raikkonen e più in generale tutto il Team Ferrari. 6 decimi per Vettel e 7 per Raikkonen sono una eternità su una pista che avrebbe dovuto premiare le caratteristiche tecniche della SF71H. Non un quarto posto per il finlandese della Ferrari poiché anche Bottas è riuscito ad effettuare un giro migliore. A concludere la Serie A di questa F1, un deludente Daniel Ricciardo.
GP SINGAPORE: perchè Ferrari in Q2 ha provato la carta UltraSoft e, soprattutto, Vettel la voleva la viola con cosi insistenza?
Perchè la strategia UltraSoft / Soft è la più veloce. Il Q2 è stato il primo momento cruciale delle qualifiche. E’ in quel momento che si sceglie con quale compound di pneumatici partire nella gara del giorno successivo. E Ferrari è andata controcorrente, rispetto a Mercedes e RedBull visto che entrambi i piloti sono scesi in pista con la UltraSoft. Compound viola che però, già nel Q1 sulle Mercedes W09, si è dimostrato troppo lento, facendo ricorrere Vettel e Raikkonen ad un nuovo treno di HyperSoft. Ciò che è curioso però è come Vettel non fosse d’accordo con Adami sul compound da utilizzare nel secondo tentativo. Un’interessante Team Radio, infatti, ha messo in risalto come il quattro volte campione del mondo volesse utilizzare l’ultimo treno di UltraSoft a disposizione pensando di avere un margine di 0.5 secondi dal crono fatto segnare nel primo tentativo. Un qualcosa che anche Mercedes e RedBull avevano preso in considerazione ma il gap di 1.6 secondi tra le due mescole avevano fatto desistere gli strateghi dei due Team.

Perchè Vettel la voleva la viola con cosi insistenza? Perchè la strategia più veloce per la gara di domani è UltraSoft – Soft. Perchè l’UltraSoft e non la HyperSoft nella prima parte di gara? Il motivo è da ricercarsi nel possibile blistering che potrebbe affliggere le posteriori “gialle” su run molto lunghi. Blistering visto in modo evidente nelle FP1 (pista comunque molto green) sulla W09 di Lewis Hamilton. E con il rischio traffico con una fermata troppo anticipata. Compound Soft mai provato durante il weekend dalla Ferrari.

Tutti i top 10 partiranno, quindi, con il compound più morbido e dovranno cercare di gestirlo nel migliore dei modi nelle prime fasi di gara per non incorrere in un “cliff” della gomma anticipato. 

GP SINGAPORE: dove ha trovato il giro “perfetto” Lewis Hamilton?
Nella giornata di ieri la Mercedes e Lewis Hamilton avevano già dato qualche segnali positivo rimanendo vicini alle prestazioni della Ferrari ma difficilmente si poteva prevedere una qualifica cosi positiva per il Team anglo tedesco.

Tra la giornata di ieri e quella odierna, gli ingegneri di Brackey hanno modificato in modo importante l’assetto meccanico della W09, lavorando molto sugli ammortizzatori per riuscire a dare una vettura meno nervosa e più stabile a Valtteri Bottas e Lewis Hamilton. I risultati si sono già visti (parzialmente) nelle FP3 con una vettura più incisiva in fase di ingresso curva e più stabile in uscita, anche se non ancora al top della forma con i 35°C di pista del tardo pomeriggio di Singapore. In questi 15 appuntamenti stagionali la W09 è stata evoluta “poco” nelle parti esterne (aerodinamica) mentre in modo veramente importante nella meccanica, quindi nella parti meno visibili, per cercare maggior prestazione nello sfruttamento degli pneumatici. Non ultime, le novità portate in pista a Spa e in Italia con novità al telaio (alleggerito) e alla sospensione anteriore. Proprio il Gran Premio del Belgio sembra essere stata una tappa cruciale per il Team Mercedes, secondo Wolff: “E’ anche grazie al GP del Belgio se nella giornata odierna abbiamo ottenuto la Pole Position. Dopo quel GP piuttosto difficile per Lewis e la squadra, guardando le prestazioni di Vettel e la Ferrari, abbiamo capito come risolvere i problemi che avevamo in uscita dalla La Source”. Il resto l’ha fatto Hamilton, nel momento cruciale, riuscendo a realizzare il giro perfetto che resterà, molto probabilmente, nella storia della Formula 1.

GP SINGAPORE: da dove derivano le difficoltà incontrate dalla Ferrari nel pomeriggio odierno?
Da un non perfetto adattamento della SF71H alle Pirelli HyperSoft. Sia Vettel che Raikkonen hanno sofferto di un deleterio overheating che faceva scivolare molto le loro vetture non permettendogli di estrarre il massimo potenziale: “È stato difficile prendere il ritmo. La vettura era difficile e molto diversa da quella guidata nelle prove libere 3. Il distacco da Lewis non è corretto guardarlo. Non abbiamo ottenuto il massimo dal nostro pacchetto. Ma la gara è storia diversa”. Ha ragione il 4 volte campione del mondo tedesco della Ferrari: inutile guardare il distacco dalla W09 di Hamilton poiché nel giro “buono” del Q3, un errore importante in curva 13 ha fatto perdere parecchi decimi a Vettel.

GP.
SINGAPORE – STAGIONE 2018
 QUALIFICA Q3
POS.
PILOTA
BS1 (s)
BS2 (s)
BS3 (s)
IDEAL LAP
(s)
BEST LAP
(s)
DIFF (s)
Compound
1
HAM
26,263
36,967
32,785
96,015
96,015
0,000
HS
2
VER
26,415
36,857
32,910
96,182
96,334
-0,152
HS
3
VET
26,207
37,315
33,045
96,567
96,628
-0,061
HS
4
BOT
26,416
37,284
32,950
96,650
96,702
-0,052
HS
5
RAI
26,296
37,344
33,139
96,779
96,794
-0,015
HS
6
RIC
26,536
37,453
33,007
96,996
96,996
0,000
HS
Da capire poi il perchè di giri di riscaldamento piuttosto veloci, e soprattutto non costanti, da parte del duo ferrarista rispetto a giri più lenti dei due Mercedes. Il tutto sicuramente non è spiegarsi con l’incapacità del muretto di mettere in pista i propri piloti senza del traffico poiché Vettel ha avuto meno traffico di Bottas e Hamilton. Chiudiamo con il dire che oggi la Ferrari non è stata certamente al livello prestazionale della Mercedes.
GP SINGAPORE: Verstappen avrebbe potuto insidiare la Pole Position di Hamilton?
SI. Oltre al giro stellare di Lewis Hamilton, un’altra grande sorpresa della giornata odierna è stata la seconda posizione di Max Verstappen, autore di un giro incredibile che ha aperto un gap di quai 7 decimi rispetto al proprio compagno di squadra. Una RB14 che anche in FP3 aveva dimostrato di non riuscire ancora a sfruttare al massimo l’extragrip della HyperSoft nuova, un qualcosa di molto diverso poi invece durante la qualifica.

Una vettura che paga a Singapore un gap di circa 6 decimi di Power Unit, è riuscita, grazie all’eccellente telaio, a contenere i danni e a qualificarsi a soli 3 decimi dalla positiva W09 di Hamilton. E avrebbe potuto far addirittura meglio Verstappen visto che il suo Ideal Lap lo porta a poco più di 1 decimo dal 4 volte campione del mondo anglo caraibico. Oltre a ciò, il pilota olandese ha accusato anche dei problemi alla Power Unit che non gli hanno permesso di esprimere il 100% dell’intero pacchetto: “Da venerdì ho dovuto combattere con continue mancate accensioni dei cilindri”. E cosi è stato anche nell’ultimo tentativo con due “misfire” dell’endotermico Spec C di Renault quando era 2 decimi più veloce del suo crono fatto segnare qualche minuto prima. Bastava per la Pole Position? “Non ne sono sicuro, ma avrei potuto essere più vicino a Lewis”.

STRATEGIE PER LA GARA DI DOMANI

La strategia più veloce: 1 sosta, UltraSoft poi Soft dal giro 24 
La strategia alternativa: 1 sosta, HyperSoft poi Soft dal giro 13
La strategia audace: 2 soste, HyperSoft poi UltraSoft al giro 11 e al giro 36
Autore: @spontonc & @smilextech

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1 commento

  1. Buonasera, avrei una curiosità e spero potrete illuminarmi. Ho visto il giro della pole di Hamilton e dava l'impressione che nel momento in cui usciva dalle curve e andando sul gas, ci fosse una sorta di taglio dei cilindri..un rumore tipo "gracchio". Non è che Mercedes abbia escogitato il modo di avere una sorta di controllo della trazione e così evitare tutti i problemi di surriscaldamento eccessivo e relativa gestione degli pneumatici? Grazie dell'attenzione!

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