Le prove libere 2 disputate sul tracciato russo di Sochi hanno mostrato una Mercedes davvero molto competitiva con Hamilton che è riuscito a precedere il proprio compagno di squadra, Valtteri Bottas, di 2 decimi. Dietro alle frecce d’argento si sono collocate le due RedBull con Verstappen davanti a Ricciardo seguite dalle due Ferrari, nell’ordine con Vettel e Raikkonen.
Una Mercedes che non ha avuto nessun problema di adattamento al tracciato di Sochi e fin da subito è sembrata essere molto competitiva e molto bilanciata, senza quei fastidiosi problemi di gomme avuti lo scorso anno; nessun problema di warm-up degli pneumatici confermando i passi in avanti dimostrati nelle ultime gare.
Foto Albert Fabrega |
Il tracciato russo è da medio carico aerodinamico e leggermente rear limited. Questo significa che bisogna mostrare particolare attenzione agli pneumatici posteriori, evitando il loro surriscaldamento (causa di blistering, sulle Soft oggi) e alla loro durata. Nessun grosso problema termico invece per le anteriori che invece tendono a raffreddarsi, con l’anteriore sinistra, pneumatico più sollecitato a Sochi, in cui è emerso oggi del graining soprattutto sulla HyperSoft. Il compound di mezzo, la UltraSoft, è risultato invece essere il migliore con la reale possibilità, secondo Pirelli, di un suo utilizzo da parte dei Top Team per passare il taglio del Q2. Questi i delta tra i vari compound sul giro secco:
HyperSoft – UltraSoft: 0.8 secondi
UltraSoft – Soft: 0.9 secondi
Restando su Mercedes, il Team campione del mondo è arrivato a Sochi con molte novità, tra cui un’ala posteriore in stile Ferrari poiché presenta un supporto a doppio pilone. Ala portata in pista nella prima sessione da Valtteri Bottas e poi riposta nel retrobox in favore di un’ala più scarica, a cucchiaio, che garantisce livelli di carico più adeguati per una pista come quella di Sochi. Confermata su entrambi i piloti invece, la nuova ala anteriore e il nuovo fondo che abbiamo analizzato nella giornata di ieri.
Se se guardano i tempi della giornata odierna del venerdì, i favoriti non possono che essere considerati loro anche se Bottas non si fida della Ferrari: “Solitamente sono stati sempre molto forti sui rettilinei, oggi invece perdevano terreno. Per questo credo che abbiano girato con la “solita” potenza, ancora non mostrando la loro reale forza. Domani molto probabilmente saranno forti, e saremo tutti più vicini”. Qualche parole anche sugli aggiornamenti: “E’ stata una buona giornata per noi. Dovremmo essere competitivi anche qui in Russia. Questo anche grazie ad alcuni aggiornamenti aerodinamici con il risultato di avere una vettura con più aderenza. Speriamo siano sufficienti in questo fine settimana”. Un’idea simile ce l’ha anche Lewis Hamilton: “E’ proprio bello quando, a questo punto della stagione, si arriva ad una gara con una macchina che presenta degli aggiornamenti. Perchè so che il Team sta già lavorando sulla vettura del prossimo anno, e vedere che ci sono aggiornamenti anche per quella di quest’anno mi motiva ancora di più per ottenere il meglio”.
Passando a Ferrari, il Team italiano a livello cronometrico è rimasto piuttosto attardato rispetto a Mercedes. Sono infatti ben 5 i decimi che separano Vettel da Hamilton e soprattutto 1 secondo che separa Raikkonen dall’anglo caraibico. Entrambe le SF71H non compaiono nella top 10 delle velocità, segno che, come affermato anche da Valtteri Bottas (“Ferrari oggi non guadagnava sui rettilinei”, visto al GPS da Mercedes), potrebbero davvero essere andati molto cauti in termini di potenza su delle Power Unit molto vecchie e usurate. Ma i motivi sono da ricercarsi altrove poiché, cosi come a Singapore (S2 e S3), sembra non esserci grip nelle tante curve a 90° del terzo settore.
I due piloti di Maranello, maggiormente in mattinata ma anche durante la sessione pomeridiana, hanno svolto un lavoro differenziato, girando con setup aerodinamici piuttosto diversi. Se nelle FP1 la nuova ala anteriore era stata utilizzata solamente da Sebastian Vettel, nella seconda ora e mezza è stata promossa anche sulla SF71H di Raikkonen. Discorso diverso invece per il carico al posteriore con Vettel che ha utilizzato un’ala simile a quella già utilizzato a Baku mentre il finlandese ha portato in pista un’ala più carica. Su entrambe le vetture invece, confermati i nuovi turning vanes che prendono spunto da quelli utilizzati la scorsa stagione sulla SF70H. Al contrario di Mercedes e RedBull, nelle FP2 Ferrari ha voluto provare il long run sul compound più duro, la Soft, un lavoro molto importante svolto da Raikkonen per la gara di domenica. Per essere totalmente precisi, anche Mercedes con Bottas ha simulato la gara con il compound Soft sul finire delle prime prove libere.
Una Ferrari lontana dalle due frecce d’argento, come ben dichiarato anche dal solito realista Sebastian Vettel: “Sembra che siamo lontani dagli altri, sia sul giro secco che nei long run. C’è poco da dire, non è stata una buona giornata per noi quella odierna”. Molto curioso vedere come Ferrari sembra essersi adattata al meglio oggi sul compound più duro dei tre, la Soft. Una mescola che Ferrari ha scartato nella scelta di 12 settimane fa, optando per una HyperSoft che molti Team cercheranno di evitare nella gara di domenica.
Raikkonen è invece il solito Iceman: “Non capisco perchè voi giornalisti facciate cosi tanto casino il venerdì. Molto probabilmente molti di voi non ha null’altro di meglio da fare. E’ solo venerdì, abbiamo provato alcune cose e vediamo di lavorare bene per i due giorni che contano nel weekend ossia domani e domenica”.
Un venerdì molto positivo invece per RedBull che comunque, a causa della sostituzione della Power Unit e della trasmissione su entrambe le vetture, non potrà insidiare le quattro vetture di testa. Si staranno mangiando le mani Helmut Marko & Co? Non proprio, dato che secondo loro quando, nella giornata di domani, Ferrari e Mercedes alzeranno i livelli di potenza delle loro Power Unit, la loro vettura non potrà più essere alla loro altezza.
Già alla vigilia di questo appuntamento, RedBull aveva confermato alla stampa che avrebbe sostituito le Power Unit Renault su entrambe le vettura passando dalla specifica C, accreditata di una ventina di CV in più, alla specifica B. Si tratta di un passo indietro quello compiuto dal motorista francese, secondo informazioni ufficiose, a causa di problemi di affidabilità riscontrati con la nuova specifica in condizioni di umidità elevata e altitudini importanti, quindi presenza di poco raffreddamento come nel caso del Brasile e soprattutto del Messico. Una RedBull già in clima 2019 anche in certe dichiarazioni di vari suoi uomini come Verstappen o Marko. Da questo punto di vista è opportuno segnalare l’importante passo in avanti che sembrerebbe aver fatto la Spec 3 di Honda utilizzata nella giornata odierna dalla Toro Rosso. Stiamo parlando infatti di upgrade che secondo informazioni ufficiose dovrebbe portare un incremento di potenza di circa 40 CV, circa 8 decimi a Sochi. Il che comporterebbero il sorpasso in termini di prestazioni assolute da parte di Honda su Renault. Non sarà contento Alonso. Ma un conto sono i banchi, un conto è scendere in pista e realizzare le vere prestazioni dell’unità. Unità motrice giapponese che vedremo Full Power però solo a Suzuka.
Se andiamo ad analizzare la simulazione di qualifica dei top 6 possiamo notare che i vari piloti avevano ancora margine per migliorare il proprio Ideal Lap; il pilota che aveva più margine, secondo i dati raccolti, è Bottas che poteva migliorare il suo tempo di ben 228 millesimi. Anche Vettel non ha avuto dei giri pulitissimi in quanto poteva migliorare di quasi 2 decimi mentre per Hamilton il potenziale miglioramento poteva essere di 120 millesimi.
GP. SOCHI
– STAGIONE 2018 |
||||||||
SIMULAZIONE
QUALIFICA 2°STINT – TEMP. PISTA 28°C – TEMP AMB. 22°C |
||||||||
POS.
|
PILOTA
|
BS1 (s)
|
BS2 (s)
|
BS3 (s)
|
IDEAL LAP
(s) |
BEST LAP
(s) |
DIFF (s)
|
Compound
|
1
|
HAM
|
33,950
|
32,249
|
27,066
|
93,265
|
93,385
|
-0,120
|
HS
|
2
|
BOT
|
34,170
|
32,069
|
27,117
|
93,356
|
93,584
|
-0,228
|
HS
|
3
|
VER
|
34,280
|
32,446
|
26,950
|
93,676
|
93,827
|
-0,151
|
HS
|
4
|
RIC
|
34,464
|
32,269
|
27,094
|
93,827
|
93,844
|
-0,017
|
HS
|
5
|
VET
|
34,223
|
32,193
|
27,315
|
93,731
|
93,928
|
-0,197
|
HS
|
6
|
RAI
|
34,302
|
32,54
|
27,459
|
94,301
|
94,388
|
-0,087
|
HS
|
Se andiamo ad analizzare i singoli
settori possiamo notare che il gap sulla Ferrari, Mercedes lo ha costruito nel
settore 1, dove serve tanta velocità di punta, e nel settore 3 caratterizzato da
curve medio lente dove la trazione è molto importante. Velocità e trazione che in questa stagione sono sempre stati i punti di forza della SF71H mentre da qualche settimana a questa parte sembrano essere diventati dei punti di forza della W09, deboli della SF71H. Sorprendente la prestazione di entrambe le RedBull soprattutto nel terzo settore, il più lento, ma ce lo si poteva aspettare.
settori possiamo notare che il gap sulla Ferrari, Mercedes lo ha costruito nel
settore 1, dove serve tanta velocità di punta, e nel settore 3 caratterizzato da
curve medio lente dove la trazione è molto importante. Velocità e trazione che in questa stagione sono sempre stati i punti di forza della SF71H mentre da qualche settimana a questa parte sembrano essere diventati dei punti di forza della W09, deboli della SF71H. Sorprendente la prestazione di entrambe le RedBull soprattutto nel terzo settore, il più lento, ma ce lo si poteva aspettare.
In simulazione di gara i tre top hanno diversificato il lavoro tra i loro piloti. In casa Mercedes Hamilton ha iniziato il suo long run con le UltraSoft per poi terminare la simulazione di gara con le HyperSoft. Stessa scelta è stata fatta dalla RedBull che ha diversificato le gomme tra i due piloti mentre Ferrari è stata l’unica che si è concentrata sulle Soft con Raikkonen.
Se analizziamo i tempi del primo stint possiamo notare la costanza dei tempi avuti da Hamilton che è stato il pilota più veloce in pista. Raikkonen e Bottas, su HyperSoft, hanno invece avuto un incremento piuttosto importante dei tempi, sintomo che la HyperSoft, su una pista molto green come quella odierna non ha dato i risultati sperati. Per Vettel invece, primo run rovinato da un testacoda al secondo giro lanciato, continuando poi la simulazione di gara con le UltraSoft.
Nel secondo stint le due vetture più veloci in pista sono state le RedBull. I distacchi che sono riusciti ad infliggere i due tori soprattutto alle due Mercedes lascia qualche sospetto sul quantitativo di carburante imbarcato da Hamilton e Bottas nella seconda parte di simulazione. Come se Mercedes abbia deciso di simulare solamente la prima parte di gara confrontando le due mescole candidate all’utilizzo in partenza.
Cosi cosi la simulazione di Vettel con UltraSoft che con un quantitativo di benzina similare a quello di Hamilton è stato più lento rispetto al pilota inglese di 4 decimi.
Molto buone le prestazioni di Raikkonen con gomme Soft che si sono dimostrate molto costanti sulla sua SF71H. Da capire se questa gomma potrebbe diventare ottima per la seconda parte di gara; i dati raccolti dal pilota finlandese potranno sicuramente gli ingegneri di Maranello a scegliere la migliore strategia per la gara, cosa non avvenuta invece a Singapore.
Concludendo, da quello che si è visto oggi la Mercedes sembra avere del vantaggio nei confronti della Ferrari ma le prove del venerdì, come spesso abbiamo visto in questa stagione, vanno prese con le pinze in quanto le variabili in gioco sono troppe. Assolutamente da non sottovalutare poi, l’evoluzione della pista che abbasserà notevolmente i crono fatti segnare oggi dalle varie vetture. Questo importante fattore potrebbe aiutare una Ferrari che oggi ha dimostrato di generare troppo poco grip per queste difficili Pirelli 2018.
Autori: @smilextech & @spontonc