Piaccia o no, Toto Wolff ha marcato una differenza a Sochi, ha dimostrato quanto sia forte la sua leadership, di chi se ne frega delle polemiche a caldo, guardando all’obiettivo che è ciò che interessa davvero al team e al marchio. Vincere.
Si può discutere il suo ordine? Certo. Ma al tempo stesso è stato netto e chiaro nei confronti di Bottas, direi onesto, senza invenzioni e giochini di strategia. Il team del dopo Rosberg è un blocco unico granitico, somiglia spaventosamente nei numeri e negli episodi alla Ferrari di Jean Todt e Ross Brawn. Mercedes è riuscita ancora una volta ha dare uno strappo decisivo e si avvia con pieni merito, salvo episodi largamente imprevedibili, al 5’ titolo consecutivo, record proprio di quella Ferrari lì.
Mentre scrivo alcuni media e i tifosi più appassionati chiedono a gran voce un salto di qualità nella direzione della GeS. Troppa differenza su questo tra Mercedes e Ferrari. È fin troppo semplice notare come dopo il testacoda di Vettel a Monza si siano spente quelle certezze a cui si erano tenacemente aggrappati pur con una classifica ingenerosa rispetto a ciò che la vettura meritava.
A questo punto vale la pena dirci le cose come stanno.
- Mercedes non la batti mai se non hai un mezzo eccellente, e Ferrari quest’anno l’ha avuto, quasi sempre. Addirittura superiore in certi GP. Quindi le cose in fabbrica funzionano bene.
- Hamilton non lo batti mai se fai più di 2/3 errori nella stagione, e Vettel ne ha commessi di più e ti ritrovi -50.
Il team ha avuto alti e bassi, lavorando inizialmente bene e con la giusta lucidità, malino quando la pressione è aumentata. Perciò non è un mistero che la gestione in pista vada migliorata molto.
Tirando le somme ciò che ora importa di più, visto che i titoli sono un miraggio, è come si intenda proseguire e ripartire. Ferrari è arrivata a tanto così, ma non è ancora abbastanza, l’arrivo di Leclerc (gara eccellente ieri) è una buonissima cosa, e ciò che non si dovrà assolutamente toccare è il gruppo tecnico di Binotto, anzi bisognerà rafforzarlo. Una struttura orizzontale ben coordinata.
Elkann ha parlato di continuare nella direzione indicata da Marchionne perciò fino a prova contraria io penso che così sarà. Ecco perché il passaggio decisionale sul Team Principal (che è in scadenza) è emblematico. Si tratterà di confermare o meno ciò che aveva programmato Marchionne.
Autore: Giuliano Gemma (@GiulyDuchessa)
Voci su Arrivabene come il DG dalla Juve se ne leggono, ma su papabili TP per la Scuderia nn ne leggo