venerdì, Novembre 22, 2024

GP SPAGNA – CIRCUITO DI CATALOGNA: analisi e storia di una pista e di una città che vive di sport

Circuito di Catalogna: analisi e storia di una pista e di una città che vive di sport

Situato a soli venti chilometri dalla capitale Barcellona, il circuito del Montmeló è uno dei tracciati storici della Formula 1 moderna ed è entrato stabilmente in calendario dalla stagione 1991. Teatro di alcuni dei duelli che hanno fatto la storia dell’automobilismo, da quello tra Mansell e Senna del ’91 a quelli tra Hakkinen e Schumacher, la pista è da sempre una delle più amate dai piloti e il week-end di gara è una vera e propria festa nazionale per una città che vive di eventi sportivi di livello internazionale.
Le emozioni durante il Gran Premio di Barcellona non sono mancate fin dalla prima edizione. Era il 1991 quando Nigel Mansell e Ayrton Senna si resero protagonisti di uno scontro ruota a ruota sul rettilineo principale a oltre 300 km/h.
Negli anni successivi la pista spagnola ha iniziato a regalare momenti indimenticabili ai tifosi della Ferrari: nel 1996 Michael Schumacher ottenne la prima delle sue 72 vittorie in rosso proprio al Montmeló. Successo bissato nel 2001 quando il tedesco riuscì a superare il finlandese Mika Hakkinen all’ultimo giro grazie alla rottura improvvisa del motore del rivale che fin lì aveva dominato.
Due le sorprese assolute nella storia della F1: la prima e unica vittoria in carriera di Pastor Maldonado (con la Williams nel 2012) e il successo di Max Verstappen nel 2016, con il pilota olandese protagonista di una gara incredibile all’esordio sulla Red Bull e bravo ad approfittare dello scontro al via tra le due Mercedes favorite.

Gare storiche e spettacolari per un circuito costruito in occasione delle Olimpiadi del 1992, e che ha debuttato nel mondiale di Formula 1 nel 1991. Una struttura all’avanguardia ingegneristica per il periodo in una città che ha sempre vissuto di sport, ha ospitato e continua a ospitare alcuni degli eventi sportivi più seguiti a livello continentale.
Barcellona è infatti una vera e propria “città dell’oro” per gli appassionati delle discipline più diverse. Oltre alle classiche partite di Messi e compagni al Camp Nou, gli amanti degli sport di resistenza possono assistere alla tradizionale maratona annuale, giunta alla quarantunesima edizione, o alla Barcelona World Race, una delle prove più impegnative della vela mondiale.

Non mancano anche le iniziative di caratura internazionale per chi segue gli sport della mente. La capitale catalana ospita l’EPT, uno degli appuntamenti più importanti del poker sportivo europeo. La tappa spagnola si tiene da 14 stagioni proprio a Barcellona; e proprio grazie alla bellezza della città e all’atmosfera che si respira è diventata in pochi anni una delle più amate del tour continentale di PokerStars.
E in una città da sempre aperta al cambiamento e all’innovazione anche il circuito di F1 ha subito nel corso degli anni numerose modifiche fino a raggiungere la configurazione attuale, rimasta immutata dal 2007. Il layout odierno misura 4655 metri, prevede un totale di 16 curve, di cui 9 a destra e 7 a sinistra, da percorrere in senso orario, e due rettilinei in cui è possibile attivare il DRS.
Caratterizzata da un asfalto abrasivo che mette a dura prova gli pneumatici, la pista spagnola resta comunque una delle più amate dai piloti grazie alla sua conformazione, all’alternanza tra curvoni molto ampi e veloci e settori più secchi e tecnici e alla presenza di un rettilineo in cui si superano facilmente i 300 km/h.
Il recordman del Gp di Spagna resta Michael Schumacher. Il sette volte campione del mondo ha conquistato a Montmeló ben sei vittorie, sette pole position e altrettanti giri veloci. Due i record anche per Max Verstappen: grazie al trionfo di due anni fa, l’attuale pilota della Red Bull è diventato il più giovane vincitore sulla pista spagnola e nella F1 in generale, conquistando il successo a 18 anni, 7 mesi e 15 giorni.
Tra i piloti oggi in attività guida la classifica dei successi Lewis Hamilton a quota tre, compreso quello del 2018, seguito da Alonso e Raikkonen con due vittorie. Hamilton detiene anche il primato per i giri veloci, quattro, realizzati in gara.
La pista di Barcellona è sempre stata territorio di conquista per le Ferrari. La scuderia di Maranello è prima sia per pole position, sette (davanti alle cinque di Williams e Mercedes e alle due di McLaren e Renault), che per vittorie, otto (seguono ancora la Williams a sei e la McLaren a quattro) che per giri veloci, ben nove.
Il record sul giro in qualifica è stato realizzato da Lewis Hamilton nel 2018 con 1’16”173. Quello in gara appartiene a Kimi Raikkonen che nel 2008 con la sua Ferrari fermò il cronometro a 1’21”670.

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