Dopo cinque lunghi mesi d’attesa la all
electric race series tornerà a far parlare di sè questo week-end, quando le
fiammanti monoposto di seconda generazione sfrecceranno lungo il tracciato di Ad
Diriyah. La giovane categoria sta affrontando un importante momento di transizione,
che a sua volta ha saputo innescare un processo di crescita esponenziale. Al
momento si stanno raccogliendo i frutti del gran lavoro svolto negli scorsi
anni, quando da zero e nello scetticismo generale nacque il primo campionato
dedicato totalmente all’elettrico, che tra pochi giorni è pronto a stupire
ancora una volta regalandoci un grande spettacolo, in quello che sarà il debutto più
atteso della breve storia della Formula E.
certamente annoverare le nuove vetture rivoluzionarie, che sono capaci di
fornire un grado di competitività al quanto superiore. Effettivamente le nuove “belve”
avranno la facoltà di arrivare ad una velocità massima di 280km/h, impiegando
solamente 3 secondi per raggiungere i 100 km/h. Queste importanti
prestazioni si ottengono grazie alla potenza sprigionata dal motore
totalmente elettrico che pesa solamente 18 kg, capace di proporzionare al
veicolo la bellezza di 340 cavalli.
batterie, visto che rispetto al passato la Gen2 potrà sfrecciare lungo “le stradine” delle capitali senza dover mettere in atto lo switch di vetture a metà gara. Infatti
le nuovissime batterie fornite da McLaren Applied Technologies hanno il merito di aver profondamente cambiato il formato della competizione. A dispetto di un’ingombro e peso quasi uguale le prestazioni sono praticamente raddoppiate se confrontate con quelle della vecchia specifica. Di conseguenza grazie all’importante incremento effettuato la
competizione si trasforma in “one shot”, regalando
così quella fluidità necessaria alla categoria per fare un ulteriore passo in avanti nel mondo
del Motorsport.
1: 280 kg – 28kW di potenza accumulata
2: 320 kg – 54kW di potenza accumulata
E prevede una chiara filosofia a drag limitato, essendo peraltro la vettura sprovvista di un grande alettone posteriore centrale per generare downforce. Per questa ragione l’auto può godere di una minore resistenza all’avanzamento otre ad un cospicuo risparmio
di energia dovendo impiegare una potenza minore visto l’assenza di ingombri aerodinamici, che conseguentemente dà la possibilità alla Gen2 di poter sfruttare a pieno
tutti i cavalli erogati dalla sua power unit.
spicca su tutti Ad Diriyah per la sua particolare conformazione che si
distacca dai soliti layout cittadini utilizzati in Formula E. Il nuovo tracciato ricavato nelle strade della città ubicata a nordovest
della capitale, sarà di fatto l’incaricato di aprire i battenti di quella che
si attende come la stagione più emozionante della categoria.
molto ben assortito, con una sezione di scorrimento ad alta velocità senza
tutte le classiche curve a 90 gradi, che risultano tipiche dei circuiti urbani. Il layout che si snoda attraverso le strade del capoluogo è composto da
21 curve (di cui 9 a sinistra e 21 a destra) per una lunghezza totale pari a
2.847 Km, dove la parte nuova s’incontra con la zona antica di Ad Diriyah costeggiando le mura della città storica, per poi dirigersi fino alla linea del traguardo nel cuore del distretto.
come la pista sia divisa immaginariamente in due parti ben distinte. Dopo un
breve rettilineo e la successiva staccata le monoposto aggireranno una zona
verde, per poi immettersi in un susseguirsi di curve di media velocità intrecciate
tra di loro, che sicuramente daranno filo da torcere ai piloti. Effettivamente
questa zona richiede la massima concentrazione per azzeccare la traiettoria
ottimale, che a sua volta consentirà la giusta velocità di percorrenza facendo
la differenza in questo settore.
velocità sia molto importante, visto che il layout comprende in questa zona 3
rettilinei intervallati da frenate decise. Senza dubbio la trazione meccanica che
le vetture sapranno generare in questo settore sarà il fattore più importante
da tenere in conto, per poi essere in grado di raggiungere buone velocità di
punta accelerando il prima possibile in uscita dalle curve.
pista, la zona che risulta più plausibile sembrerebbe la frenata di curva 18,
anche se con il nuovo sistema “attack
mode” ed il già collaudato “fanboost”
le sorprese saranno dietro l’angolo.
E è una categoria che va a mille, visto che tutte le sessioni ufficiali si svolgono
lo stesso giorno (sabato). Si inizia presto con le libere per poi poco dopo più
di un’ora effettuare le qualifiche. Successivamente la frenesia allenta le sue
briglie, lasciando spazio ai tecnici per studiare tutti i dati provenienti
dalle sessioni, per poi cercare di preparare al meglio la gara.
E a tutti…