La Ferrari quest’anno passerà feste molto movimentate, perché Camilleri ed Elkan devono ancora sciogliere la riserva sulla questione Binotto-Arrivabene e su quella dell’organizzazione interna del team. A Maranello, inoltre, si festeggerà il primo Natale dalla morte di Marchionne
Mentre il 2018 sta finendo, il mio regalo per voi è quello di raccontarvi quale sia l’aria che si respira a Maranello, in vista del prossimo anno. Stando a fonti attendibili che ho raccolto nel corso delle settimane, il team Ferrari era convinto che la SF71H avesse tutte le possibilità per vincere il mondiale ma, fra le altre cose, è mancata la serenità. Vincere, soprattutto quando ci sono di mezzo avversari molto forti, comporta ingredienti di qualità, tutti, che devono essere amalgamati al meglio.
Dopo la gara di Singapore, Sebastian Vettel avrebbe dichiarato che non si stava divertendo e avrebbe affermato che nel team c’era molto nervosismo e tensione. Quindi si può dire che il problema più grande in Ferrari, oltre alla cattiva organizzazione sia stato (e/o sia) proprio la mancanza di tranquillità in una stagione dove contava non sbagliare (o sbagliare il meno possibile, vedi Mercedes). E questo clima teso, poco armonico, era stato già messo in evidenza dal pilota tedesco della Ferrari già a giugno quando ancora i risultati davano ragione al team italiano.
Tutti questi problemi (nervosismo, tensione, poca coesione etc.) sono presenti a Maranello da diverso tempo. La novità è che ora c’è la volontà da parte di molti membri del team Ferrari di far conoscere questa situazione anche all’esterno. Il nervosismo di cui parla Vettel non è derivato esclusivamente dai risultati in pista, ma anche da una condizione lavorativa non adeguata ai tempi o, semplicemente, non simile a quella degli altri team.
I fatti: i meccanici del team Ferrari hanno firmato un contratto metalmeccanico. Questa tipologia di contratto è a tempo indeterminato, ma con paga da contratto nazionale. I meccanici dei team inglesi, invece, hanno un contratto da liberi professionisti, di conseguenza la loro paga è in base alle capacità e al ruolo.
Cosa significa tutto ciò? Che i dipendenti italiani della Ferrari, in determinate circostanze, avrebbero meno tutele rispetto ai colleghi inglesi.
Sicuramente questo malessere c’è sempre stato, ma quando c’è una crisi di risultati tutte le cose negative vengono amplificate.
Questa situazione all’interno del team pregiudica anche il risultato stesso di una stagione. Il titolo piloti e costruttori non si vincono solo con la macchina più veloce, ma anche grazie all’efficienza e alla dinamicità del team stesso.
Ma perché non si vuole cambiare a Maranello?
Perché ci sono dei membri (piani alti) che non hanno intenzione di cambiare il team Ferrari, per via di una serie di motivi. Immodestia, mancanza di umiltà, lotte intestine? Forse, ma non solo. Fra coloro che creano problemi e conflitti, ai piani alti, possiamo tracciare un indentikit. Per ovvi motivi permettetemi di mantenere il riserbo su questo “mister X”. E’ un uomo molto importante a Maranello e ha in mano un po’ tutti i settori del reparto corse. Essendo una persona così importante, gli operai devono sperare di essere nelle sue grazie. Si può dire in poche parole che è l’uomo che influenza pesantemente le dinamiche interne del team.
Arrivabene e Binotto hanno detto come un mantra, per tutta la stagione, che bisogna cambiare per poter ambire ai titoli più importanti. Tuttavia non si può migliorare se non si eliminano tutti gli attriti e frizioni, se c’è chi rema contro per partito preso, se i meccanici lavorano troppo e non vengono gratificati come gli altri colleghi degli altri Team. Altrimenti si sarà condannati ad essere eterni secondi.
Molti pensano che la Ferrari sia il paese dei balocchi, un’impresa ricca di storia e di vittorie, ma in realtà anche a Maranello ci sono segreti che restano rigorosamente chiusi dentro il cancello rosso.
di Nicoletta Floris (@nikifloris)
Difficilmente si può leggere un articolo peggiore in giro su internet
la bassezza di questo articolo è a livello epico
Se questa notizia è vera allora le persone di talento che stanno in ferrari se ne andavano non rimanevano dove sono