domenica, Novembre 24, 2024

Lettera a Babbo Natale

Caro
Babbo Natale, ti scrivo questa letterina sperando che almeno qualcuno di questi
desideri 
possa
avverarsi…
Vorrei
che tu chiedessi alla Befana di portare
un pò di carbone a Toto Wolff; sia chiaro, carbone rigorosamente tedesco. Vedi…il nostro ha la
straordinaria abitudine di essere un vincente (prima a dir la verità
piagnucolava ogni giorno che se continuavano a perdere si sarebbero ritirati…);
ma accade che il suo prenderci in giro (e lo fa divinamente sia chiaro) diventi
alla fine un pò noioso, una volta scoperto che se dice una cosa, è vera quella
contraria…

Poi,
mi piacerebbe che qualcuno
spiegasse
a Luigino che no, a Natale non è nato lui,
e che per quanto sia uno straordinario pilota, non fa ancora i
miracoli. Per questo vorrei che trovasse sotto l’albero una settantina di
chilogrammi di modestia.
 Vorrei regalare a Valterino una nuova divisa da maggiordomo. Quella che ha è ormai consunta, è stata usata tanto e
proficuamente, ed il nostro pinguino finnico ha bisogno di una nuova tuta,
splendida splendente.
Vorrei che tu regalassi una dose extra di salute per il grande
Niki Lauda
. E ovviamente vorrei che
assistesse alla vittoria della Ferrari in entrambi i mondiali.
Vorrei
che Pirelli, sotto l’albero di Natale (fatto rigorosamente in Turchia e di
plastica riciclabile) trovasse la
formula perfetta per fare finalmente gomme degne di tale nome. Insomma, che diventassero semplicemente quegli affari
tondi e neri dalle cui bizze non dipende tutta una gara. Una variabile
indipendente e non una variabile determinante. Come era negli anni in cui, da
ragazzino, seguivo le gare di Formula Uno. Tu pensa..c’era gente che vinceva le
gare anche con le gomme spiattellate.

Vorrei regalare a Luca Cordero di Montezemolo una macchina della
verità con annesso pentotal
. Mi
piacerebbe sottoporlo ad una seduta per chiedergli come mai, negli anni
novanta, fece prima la voce grossa per un sacrosanto campionato alternativo
alla Formula Uno, e sembrava fare su serio… salvo poi rimangiarsi tutto. Ma
non solo, vorrei chiedergli come mai alla fine del suo regno a Maranello si
lamentò della mancanza dei test in pista, dell’abuso dei simulatori e di altre
follie ancora oggi presenti, quando fu lui stesso, con il silenzio-assenso, ad
avallare quelle robe e pure un regolamento che il compianto Marchionne avrebbe
giustamente e splendidamente definito come “scritto da 4 ubriachi al bar”.


 Mi piacerebbe che tutto il Team di Maranello trovasse sotto
l’albero di Natale un grande contenitore di serenità e umiltà
. Servono entrambe per vincere.
Vorrei
che Seb, vero ferrarista, ricevesse sotto l’albero un pacchetto di un’ottima
tisana rilassante,
e una
copia del libro “L’arte della guerra” di Sun Tzu
, affinché capisca quanto è importante comprendere i  punti deboli dell’avversario e volgerli a
proprio vantaggio.
 Vorrei che qualcuno regalasse ad Arrivabene un lunghissimo viaggio
in giro per il Mondo, pieno di agi e confort,
ma lontano dagli week end di Formula Uno…
Vorrei che gli agli attuali capi della Ferrari (Elkann e
Camilleri) ricevessero in dono un pò dello “spirito” di Marchionne
nel gestire e tenere unita una squadra come la Ferrari.
Servirebbe. Eccome.
Vorrei che a Mattia Binotto fosse consegnata sotto l’albero una
dose extra di pazienza
. Serve,
eccome, la sua competenza e le sue capacità organizzative. Disuniti si perde.
Vorrei che una cassa di buon senso arrivasse ai piani alti della
FIA
. Regolamenti assurdi, commissari
impreparati, interpretazioni tecnico-regolamentari alquanto discutibili,
iper-tutela di AMG e Hamilton (che non ne hanno bisogno visto che vincono
meritatamente). A Place de la Concorde a quanto pare il buon senso è merce
rarissima, se non quasi introvabile. Ma non demordiamo…

Vorrei regalare un bonus extra di maturità per Max. Non che non abbia già mostrati notevoli segni di
maturità ma ecco, vorrei che il processo di crescita professionale fosse un
pochino… accelerato.
 E’
evidente, caro Babbo Natale, quale sia il mio desiderio, un desiderio immagino
condiviso da milioni di persone in tutto il globo terracqueo. Che la Ferrari
torni a vincere il Mondiale.
Vedi, checché se ne dica, tu esisti, ed inoltre hai la tuta rossa!
Quindi sei automaticamente dalla parte dei ferraristi.
Una
vittoria iridata sarebbe davvero una bella ventata di ossigeno. Però, è anche
vero che nella vita reale (e nello sport) non ti arriva nulla da nulla. A meno
che, sia chiaro, non ci sia una mammina generosa che prepari regolamenti
tagliati su misura per te.
Ma
a chi piacerebbe vincere a mani basse uno o due mondiali senza concorrenza? A
me certamente no, e credo neanche a tutti coloro che si proclamano sinceri
sportivi. Detto questo, ecco mi piacerebbe se, sotto l’albero di Natale tu
portassi, almeno, qualche botta di culo a Maranello. Per quando potrebbe
servire. E certamente non guasterebbe.
Perché al netto degli errori e dei limiti degli uomini in rosso,
siamo storicamente in credito con la dea bendata.

E in conclusione, mi piacerebbe, ed ora torno dannatamente serio,
rivedere Michael
. Il
cristianesimo è intriso del senso del miracolo. Anche se razionalmente non ci
crediamo (ed è giusto così) talvolta le cose inspiegabili accadono…e non
aggiungo altro…io comunque prego sempre per lui.
di Mariano
Froldi

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2 Commenti

  1. Bè no, non vengo pagato. Le faccio comunque sommessamente notare che nella nostra grammatica di norma si dovrebbe usare un solo punto esclamativo. E al massimo può essere tollerata una ripetizione tripla…cordiali saluti 🙂

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