Arrivati alla penultima giornata di test pre-stagionali i
vari team iniziano a “spremere” le proprie vetture, ed i tempi piano piano si
abbassano. Secondo le stime della federazione internazionale corroborate poi da
analisi effettuate da varie scuderie, le monoposto 2019 avrebbero dovuto risultare più lente di circa 1.5 secondi.
Guardando però i tempi sui monitor possiamo facilmente intuire che le
previsioni non erano poi così esatte.
vari team iniziano a “spremere” le proprie vetture, ed i tempi piano piano si
abbassano. Secondo le stime della federazione internazionale corroborate poi da
analisi effettuate da varie scuderie, le monoposto 2019 avrebbero dovuto risultare più lente di circa 1.5 secondi.
Guardando però i tempi sui monitor possiamo facilmente intuire che le
previsioni non erano poi così esatte.
Dopo la giornata complicata di ieri Ferrari oggi ha decisamente cambiato passo, e con Charles Leclerc ha potuto svolgere una
sessione completa mettendosi alle spalle 56
tornate, riuscendo a “racimolare” un sacco di dato utili per la scuderia di
Maranello. Dapprima il pilota
monegasco ha girato con il composto C2
marcando peraltro l’ottimo tempo di 1:17:253,
per poi abbassare ancora il limite questa volta però con lo pneumatico più
morbido C5 fermando il crono in 1:16:231, giro record dei test 2019. Il
tempo del ferrarista è “solamente” 58
millesmi di secondo più lento della
pole position fatta registrare da Lewis Hamilton nel Gran Premio di Spagna 2018,
lasciando presagire che anche quest’anno le vetture saranno più veloci della
passata stagione.
sessione completa mettendosi alle spalle 56
tornate, riuscendo a “racimolare” un sacco di dato utili per la scuderia di
Maranello. Dapprima il pilota
monegasco ha girato con il composto C2
marcando peraltro l’ottimo tempo di 1:17:253,
per poi abbassare ancora il limite questa volta però con lo pneumatico più
morbido C5 fermando il crono in 1:16:231, giro record dei test 2019. Il
tempo del ferrarista è “solamente” 58
millesmi di secondo più lento della
pole position fatta registrare da Lewis Hamilton nel Gran Premio di Spagna 2018,
lasciando presagire che anche quest’anno le vetture saranno più veloci della
passata stagione.
Alexander Albon
con l’interessante tempo di 1:16:882
colloca con la sua Toro Rosso in
seconda posizione, calzando il composto più morbido C5. Subito dietro troviamo la storica scuderia inglese McLaren che continua a dimostrare un
buon livello di competitività acciuffando il terzo posto con Lando Norris, capace di realizzare un
crono di 1:17:084 ottenuto anch’esso
con gli pneumatici C5.
con l’interessante tempo di 1:16:882
colloca con la sua Toro Rosso in
seconda posizione, calzando il composto più morbido C5. Subito dietro troviamo la storica scuderia inglese McLaren che continua a dimostrare un
buon livello di competitività acciuffando il terzo posto con Lando Norris, capace di realizzare un
crono di 1:17:084 ottenuto anch’esso
con gli pneumatici C5.
La mattinata di Gasly
si è svolta senza nessun intoppo, e con la sua RB15 é stato in grado di inanellare 44 giri. Il pilota francese ha realizzato differenti prove aerodinamiche montando in più occasioni griglie
sulla propria vettura, per poi in tarda mattinata utilizzare gli pneumatici sperimentali Pirelli. Discreto il
riscontro cronometrico (1:17:091) che colloca in quarta posizione l’ultima nata
di Milton Keynes.
si è svolta senza nessun intoppo, e con la sua RB15 é stato in grado di inanellare 44 giri. Il pilota francese ha realizzato differenti prove aerodinamiche montando in più occasioni griglie
sulla propria vettura, per poi in tarda mattinata utilizzare gli pneumatici sperimentali Pirelli. Discreto il
riscontro cronometrico (1:17:091) che colloca in quarta posizione l’ultima nata
di Milton Keynes.
Ecco la tabella completa dei tempi della mattinata…
Autore: Alessandro Arcari – @BerrageizF1