Milano, 25 marzo 2019 – Il Gran Premio del Bahrain inizia nel tardo pomeriggio e si conclude in serata, sotto le luci artificiali. Nelle ultime edizioni, questa gara è stata particolarmente combattuta dal punto di vista strategico, su un tracciato molto impegnativo. Per il secondo GP del 2019, Pirelliha nominato le tre mescole più dure della gamma: C1, C2 e C3.
CARATTERISTICHE DEL TRACCIATO
- L’asfalto è il più abrasivo della stagione, con il fondo che è stato realizzato con granito proveniente dalla Gran Bretagna: per questo motivo sono state nominate le tre mescole più dure.
- La temperatura asfalto può abbassarsi molto durante la gara e influenzare così la strategia, allungando gli stint.
- Nel 2018, Sebastian Vettel ha vinto con un solo pit stop, mentre la maggior parte dei piloti ha fatto due soste. La gara è stata dominata dalla tattica, con stint lunghi per molti piloti.
- Questo circuito enfatizza accelerazione, frenata e trazione, non le curve veloci: è fondamentale gestire al meglio i pneumatici posteriori.
- La seconda sessione di prove libere, che si svolge nel tardo pomeriggio, è l’unica rappresentativa delle reali condizioni di qualifica e gara, quindi i team concentreranno la maggior parte delle simulazioni in quei 90 minuti.
MARIO ISOLA, RESPONSABILE F1 E CAR RACING
“In passato la gara in Bahrain è stata molto combattuta dal punto di vista della strategia, come ad esempio nel 2018: speriamo che anche quest’anno sia così. Le mescole hard C1 e medium C2 nominate per questa gara sono leggermente più morbide rispetto a hard e medium del 2018, dovrebbero quindi adattarsi meglio alle caratteristiche di questo tracciato. Nonostante la gestione dei pneumatici posteriori sia un elemento chiave in Bahrain, solo pochi team hanno scelto più set di hard. Come sempre, la vera sfida sarà gestire la trazione, su un circuito variabile con temperature in calo e l’asfalto più abrasivo di tutta la stagione”.