domenica, Novembre 17, 2024

GP MELBOURNE – I PENSIERI DEI LETTORI: una rondine non fa primavera ma i due prossimi appuntamenti sono già cruciali per la Ferrari

Il rosso opaco della Ferrari si diceva servisse per risparmiare peso ma il giorno dell’esordio mondiale 2019 lo si deve associare, ancor più opacizzato,  alle prestazioni di entrambe le SF90.
Una debacle Ferrari che forse neanche nel 2014, l’anno senza vittorie, si poteva immaginare dopo l’ottima impressione fatta ai test invernali di Barcellona. Le dichiarazioni del post gara non chiariscono i motivi per i quali la rossa non è mai stata in partita sul circuito australiano, dove per altro negli ultimi 2 anni aveva trionfato pur non essendo la miglior macchina in assoluto. Finire a un minuto da una Mercedes, che invece si è dimostrata, in una versione addirittura migliorata, il solito bulldozer, é un qualcosa che neanche i più pessimisti si sarebbero aspettati con il risultato finale che dice che i due ferraristi sono finiti più vicini al medio gruppo che a quelli davanti.
Già dalle seconde prove libere del venerdì si era intuito che qualcosa non funzionasse, ma come si dice, il venerdì è solo venerdì. Anche per la Ferrari stessa che predicava calma nella sera australiana di tre giorni fa. Ma poi è arrivato il sabato e la musica non è cambiata, con una macchina che non palesa imperfezioni particolari o una guidabilità difficoltosa. Per questo, dall’esterno è sicuramente  più difficile capire i problemi che impedivano alla rossa di eguagliare i tempi segnati da Mercedes.
La fiducia allora è stata riposta nel passo gara, magari attaccando in partenza e mettendo cosi in difficoltà i grigi, sperando in qualche evento “amico” esterno. Così non è andata, e nel primo stint di Gara subito uno-due Mercedes con un sorprendente e aggressivo Bottas che scavalca Hamilton allo start. A posteriori, primo errore strategico dei muretti Ferrari e Mercedes che richiamano i loro primi piloti molto presto rispetto alla finestra dichiarata da Pirelli, e sia Vettel che Hamilton anticipano la sosta temendo un undercut da parte di chi li seguiva in quel momento, montando gomme medie fresche. La strategia voleva un guadagno in termini di secondi con gli pneumatici nuovi, cosa che non è avvenuta, e addirittura chi aveva le gomme”vecchie”, faceva tempi migliori continuando a stare in pista.
Ma fino a qui, nessuna importantissima differenza tra i top team che si stavano marcando abbastanza da vicino; nella seconda parte di gara invece Mercedes accelera il passo, almeno con Bottas (Hamilton in difficoltà per un problema al fondo) e con un Verstappen che sorpassa di potenza con una Power Unit Honda la SF90 di Vettel in chiara difficoltà. Leclerc, che al via aveva provato il sorpasso nei confronti di Vettel, nell’ultima parte di gara ha raggiunto Vettel con facilità e solo dopo un ordine di scuderia si sono congelate le posizioni tra loro, scatenando già le prime polemiche. Se sia stato più o meno giusto non dare il via libera a Charles più veloce di Seb, ma tant’è che si “lottava” per la 4-5 posizione, e nulla cambiava per il team.
Finisce nel peggiore dei modi il primo appuntamento per la Ferrari, con la Mercedes che esce ultra-vittoriosa, prendendosi tutti i punti a disposizione, compreso quello per il giro veloce siglato da Bottas in modo perentorio (e preoccupante a vedere con la facilità di come sia stato fatto). Con una RedBull seconda forza in pista e solo terza la Ferrari.
Sentire Vettel via radio esclamare ”perché sono così lento”, e sentirsi rispondere “non lo sappiamo” (più probabile, non vogliamo farlo sapere), è indice della difficoltà di questo primo week end con una Power Unit già sotto accusa per dei problemi di affidabilità che hanno causato a cascata prima il depotenziamento dei motorizzati Ferrari, e poi squilibri di assetto per compensare la mancanza di cavalli e conseguenti grossi problemi di temperatura delle coperture Pirelli.
Fatta questa analisi, se tre indizi fanno una prova, è meglio attendere i prossimi due appuntamenti, Bahrein e Cina, circuiti molto più indicativi dì Melbourne, per giudicare e vedere se questo sia stato un inciampo, pesante, ma isolato, oppure se i problemi riscontrati siano più gravi e non risolvibili nel breve periodo. Speriamo che sia solo un difetto, un componente o che sia, ma se fosse qualcosa di strutturale riguardo al nuovo layout della Power Unit (o del raffreddamento connesso) che soffre di più, o cose simili, beh, sarebbe già compromessa la stagione contro questa Mercedes.
Neanche con la sfera di cristallo ad oggi si può immaginare cosa potrà succedere tra 15 giorni in Bahrain, ma la Ferrari vista ieri in pista non può essere sicuramente quella vista nei test di Barcellona, quella che dovrà battagliare contro una corazzata tedesca ancora più forte dello scorso anno.
Concludo questo, spero interessante, mio pensiero con il fate i complimenti a Bottas per la vittoria perentoria e di forza contro il suo super compagno di squadra, riprendendosi in un attimo, quasi tutto quello di cui era stato privato la scorsa stagione. E il “vaffanculo” urlato in radio era indirizzata proprio a chi spesso, forse troppo, lo ha criticato.
Buon campionato a tutti.
di Mauro Petturiti (@m_petturiti)

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