Ai raggi X l’impegno dei sistemi frenanti delle monoposto di Formula 1 sul circuito di Melbourne
La Formula 1 riparte per il nono anno consecutivo dal GP Australia. Dal 14 al 17 marzo l’Albert Park Circuit di Melbourne ospita il 1° appuntamento del Mondiale 2019. Situato nell’omonimo parco, il circuito si snoda intorno all’Albert Park Lake.
La pista, essendo solitamente aperta al traffico cittadino, è scivolosa ad inizio week-end. Con il passare delle sessioni, l’asfalto si gomma sempre più, aumentando anche le prestazioni in frenata: nel 2018 dalle prime libere del venerdì alla Q3 del sabato le monoposto migliorarono i loro tempi sul giro di 2,9 secondi.
L’aumento delle decelerazioni si traduce in un maggiore stress per gli impianti frenanti: cresce l’usura di pastiglie e dischi che raggiungono temperature molto elevate nonostante l’asfalto sia meno caldo di molte delle piste dell’emisfero boreale.
Secondo i tecnici Brembo l’Albert Park rientra nella categoria dei circuiti mediamente impegnativi per i freni.
In una scala da 1 a 5 si è meritato un indice di difficoltà di 3, identico a quelli ottenuti da altre piste tortuose come Monaco, Budapest, Austin e Spielberg.
L’impegno dei freni durante il GP
La pista australiana presenta 8 punti di frenata, per un tempo totale sul giro di utilizzo dei freni (poco più di 13 secondi) tra i più bassi del Mondiale: l’anno scorso la media oraria sul giro secco è stata la più alta dei primi 8 GP del campionato.
Resta elevata la decelerazione media, di 4 g, grazie alla presenza di ben 5 curve in cui viene registrato un valore superiore ai 4 g.
Dalla partenza alla bandiera a scacchi ciascun pilota ricorre ai freni oltre 460 volte, esercitando un carico totale sul pedale di oltre 56 tonnellate, equivalenti al peso di 75 monoposto di Formula 1 piloti inclusi.
Detto in altri termini, ciascun pilota esercita un carico di oltre 6,2 quintali al minuto.
L’Albert Park è una delle piste del Mondiale in cui le monoposto dissipano una quantità di energia in frenata in linea con la media del campionato: in media una vettura raggiunge i 196 kWh, equivalenti al consumo orario di energia di oltre 1.400 Playstation4.
Le frenate più impegnative
Delle 8 frenate di Albert Park 4 sono classificate come impegnative per i freni, mentre 2 sono di media difficoltà e 2 sono light.
La più temuta è la curva 3 perché i piloti beneficiano del DRS e così raggiungono velocità di 318 km/h: la frenata è di 110 metri. Per completare l’operazione i piloti hanno bisogno di 2 secondi e 12 centesimi di secondo durante i quali esercitano un carico di 182 kg e subiscono una decelerazione di 5,3 g.
Molto difficile è anche la prima curva dopo il traguardo, anch’essa posizionata dopo una zona di utilizzo del DRS: la decelerazione è di 5,2 g ma la frenata è lunga ben 129 metri e 2,10 secondi.
In valori assoluti invece la frenata più lunga è quella alla curva 13: 126 metri necessari per scendere da 325 km/h a 126 km/h. Il tutto in 2,31 secondi grazie ad un carico sul pedale di 205 kg.
Prestazioni Brembo
In Australia, Brembo ha vinto più della metà delle edizioni disputate, 18 su 34. Il pilota più vittorioso con freni Brembo a Melbourne è Michael Schumacher con 4 successi, seguito da Sebastian Vettel con 3 vittorie