Giunti al quarto appuntamento del mondiale di Formula Uno 2019 in casa Ferrari
le cose non sembrano cambiare, con la Scuderia
italiana incapace di azzeccare una strategia. Durante la Q2 il team del Cavallino
manda in pista le due SF90 con il
compound Medium, convinto che per la
gara di domani le gomme gialle fossero la scelta migliore. Peccato però che i
tecnici di Maranello non hanno
minimamente tenuto in conto le condizioni della pista, che in quel momento non
permetteva un utilizzo nella finestra ideale di quella tipologia di pneumatici.
le cose non sembrano cambiare, con la Scuderia
italiana incapace di azzeccare una strategia. Durante la Q2 il team del Cavallino
manda in pista le due SF90 con il
compound Medium, convinto che per la
gara di domani le gomme gialle fossero la scelta migliore. Peccato però che i
tecnici di Maranello non hanno
minimamente tenuto in conto le condizioni della pista, che in quel momento non
permetteva un utilizzo nella finestra ideale di quella tipologia di pneumatici.
Inoltre il precedente incidente durante la Q1
di Robert Kubica ha contribuito a
“raffreddare” una pista che già di suo, visto il particolare layout cittadino che la caratterizza,
tende a far perdere temperatura ai compound
quando le monoposto affrontano i lunghi rettilinei che compongono il tracciato
azero. L’ovvia e scontata conseguenza di questa solitaria e sciagurata
scelta si è vista immediatamente, quando le vetture scese in pista erano da subito
molto instabili in differenti punti del tracciato, provocando l’incidente di Charles e un paio di errori di Vettel che per un pelo non ha copiato
il suo compagno di squadra finendo a muro proprio nello stesso punto.
di Robert Kubica ha contribuito a
“raffreddare” una pista che già di suo, visto il particolare layout cittadino che la caratterizza,
tende a far perdere temperatura ai compound
quando le monoposto affrontano i lunghi rettilinei che compongono il tracciato
azero. L’ovvia e scontata conseguenza di questa solitaria e sciagurata
scelta si è vista immediatamente, quando le vetture scese in pista erano da subito
molto instabili in differenti punti del tracciato, provocando l’incidente di Charles e un paio di errori di Vettel che per un pelo non ha copiato
il suo compagno di squadra finendo a muro proprio nello stesso punto.
Il team
principal Mattia Binotto sembra avere
un’altro punto di vista non menzionando la tattica erronea utilizzata nella
seconda parte della sessione. Inoltre, nonostante si sia premunito di
“consolare” il giovane monegasco, che domani partirà dalla decima posizione
grazie alla doppia retrocessione in griglia di Giovinazzi e Gasly, è
convinto che le cause dell’errore affondino le radici nell’estrema irruenza in
pista di Leclerc dimostrata durante la
Q2.
principal Mattia Binotto sembra avere
un’altro punto di vista non menzionando la tattica erronea utilizzata nella
seconda parte della sessione. Inoltre, nonostante si sia premunito di
“consolare” il giovane monegasco, che domani partirà dalla decima posizione
grazie alla doppia retrocessione in griglia di Giovinazzi e Gasly, è
convinto che le cause dell’errore affondino le radici nell’estrema irruenza in
pista di Leclerc dimostrata durante la
Q2.
“È davvero un peccato
che la sua qualifica sia finita alla curva otto, ma purtroppo è quello che
spesso succede quando si spinge troppo al limite”, dichiara il boss Ferrari ai microfoni delle emittenti
televisive.
che la sua qualifica sia finita alla curva otto, ma purtroppo è quello che
spesso succede quando si spinge troppo al limite”, dichiara il boss Ferrari ai microfoni delle emittenti
televisive.
Dall’altra parte Charles
esclude che l’incidente sia stato influenzato da una scelta troppo aggressiva
sugli pneumatici, anche se ammette che con quelle gomme la vettura scivolava
molto più del dovuto.
esclude che l’incidente sia stato influenzato da una scelta troppo aggressiva
sugli pneumatici, anche se ammette che con quelle gomme la vettura scivolava
molto più del dovuto.
“Sono stato stupido… non ho fatto un buon lavoro
oggi. Sono molto deluso di me stesso, me lo merito completamente perché ho
commesso un grave errore… guardando la televisione è molto chiaro. Durante il
primo giro sono andato bene e nel secondo mi stavo migliorando, poi ho bloccato
e sono arrivato lungo sbattendo contro le barriere. Si scivolava molto con le
medie e credo che anche Vettel abbia
avuto gli stessi problemi, ma non c’è nessuna scusa… l’errore è mio. Farò
tutto quello che posso per rimediare al mio sbaglio e tornare più forte di
prima. Domani sicuramente è un altro giorno e spingerò per farlo diventare
positivo, anche se sarò ancora arrabbiato con me stesso”
oggi. Sono molto deluso di me stesso, me lo merito completamente perché ho
commesso un grave errore… guardando la televisione è molto chiaro. Durante il
primo giro sono andato bene e nel secondo mi stavo migliorando, poi ho bloccato
e sono arrivato lungo sbattendo contro le barriere. Si scivolava molto con le
medie e credo che anche Vettel abbia
avuto gli stessi problemi, ma non c’è nessuna scusa… l’errore è mio. Farò
tutto quello che posso per rimediare al mio sbaglio e tornare più forte di
prima. Domani sicuramente è un altro giorno e spingerò per farlo diventare
positivo, anche se sarò ancora arrabbiato con me stesso”
L’atteggiamento di Leclerc
è quello del campione, pronto ad assumersi tutte le responsabilità del caso
senza cercare alibi che possano alleggerire il grave fardello posto sulle sue
spalle. Detto ciò se la scuderia italiana non si dà una svegliata difficilmente
potrà contrastare la corazzata Mercedes,
soprattutto perché i tedeschi non sbagliano praticamente mai…
è quello del campione, pronto ad assumersi tutte le responsabilità del caso
senza cercare alibi che possano alleggerire il grave fardello posto sulle sue
spalle. Detto ciò se la scuderia italiana non si dà una svegliata difficilmente
potrà contrastare la corazzata Mercedes,
soprattutto perché i tedeschi non sbagliano praticamente mai…
Autore: Alessandro Arcari – @BerrageizF1
Foto: Ferrari – Mercedes
appunto gli errori degli strateghi continuano a pesare su una situazione gia difficile, gomme gialle quando nemmeno la mercedes si prende il rischio e poi in Q3 i 2 mercedes si fanno supersre da tuttiperavere una super scia mentre vettel li passa per non avrreproblemi? risultsto che nonostante ottimi tempi nell s1 ed s2 sul rettilineo i 2 mercedes guadagnano 4 decimi. vebbe vediamo un po di positivita nel penseare che forse domani quella scia la sfruttere vettel sui mercedes , verstappen permettendo
Spiacente, ma non sono assolutamente d'accordo con la disamina. Nonostante un solo giro e nonostante la pista fredda e le "gialle", Leclerc ha passato il turno con un discreto primo giro. La strategia di usare le medie non era errata, al netto dell'impossibilità di comprendere come le stesse si possano comportare durante la gara. Se Leclerc non fosse andato a muro si parlerebbe di ben altro. E' un errore, come tanti campioni ne hanno fatto e faranno (Anche Hamilton ha toppato nello stesso punto nell'anno del mondiale di Rosberg). Punto.
Parlare sempre contro le strategie, anche davanti all'evidenza del passaggio di turno con un solo giro "a freddo", lo trovo esagerato.
Mi lascia perplesso il fatto che in Ferrari, la strategia di qualificarsi con le medie era stata pianificata ben prima di verificare che le condizioni della pista lo consentissero, ovvero già prima del weekend, quando sono state fatte le scelte dei pneumatici con Ferrari che ha scelto più mescole medie e sono andati avanti imperterriti con la scelta iniziale. In questo gp, con tutta evidenza, questa volta è stata una scelta rischiosa. A prescindere dal fatto che ci si potesse riuscire a qualificare anche con le medie (con dei rischi), penso in partenza e nei primi 3 giri con le Ferrari che comunque potevano essere attaccate da Mercedes e Red Bull e andare sotto pressione con manovre di difesa che potevano costare di nuovo la gara. Per Leclerc partendo da dietro ora la strategia con le medie sarà più facile da gestire, sperando anche in una safety car ritardata a qundo quelli con le soft hanno già cambiato. Fatto sta che in questa fase, la Ferrari ha bisogno solo di continuità di risultati e ritrovare serenità senza cercare di inventarsi niente, ma prendendo i risultati che la macchina gli consente adesso. Il campionato è lungo, ma rischia di terminare in anticipo solo per i troppi errori commessi